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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4623
Basilica post-teodoriana, navata nord, tessellato con reticolato – Aquileia  ( UD )

EDIFICIO: basilica cristiana
Il complesso post-teodoriano si articola in più strutture. L’edificio principale (A), molto ampio (m 73.40 x 31), utilizza tutta l’area dell’aula nord del complesso teodoriano (e parzialmente anche i suoi muri perimetrali) e si estende anche nella parte intermedia tra le due aule, prolungandosi verso est sotto il Cimitero dei Caduti. La pianta è rettangolare senza abside e, nella prima fase, gli ingressi sono a sud. L’edificio è diviso in tre navate, di cui la centrale è larga il triplo delle laterali. I basamenti che dividono la navata settentrionale da quella centrale sono sullo stesso allineamento di quelli dell’edificio teodoriano, ma sono il doppio di numero, e sorreggevano originariamente colonne robuste, poi sostituite da colonne piuttosto esili. La copertura consisteva con ogni probabilità in un tetto unico a capanna. Bertacchi 1980 ritiene che il progetto iniziale prevedesse di utilizzare i pavimenti musivi di epoca teodoriana: quello dell’aula nord e anche, almeno in un primo momento, il pavimento in cocciopesto dell’ambiente contiguo (E) e il mosaico con stella del vano L. A parere di Bertacchi l’edificio non era utilizzato, se non in casi eccezionali, per le cerimonie eucaristiche, ma serviva alla predicazione, come farebbe supporre la presenza di una passerella per il clero (solea): in questa funzione continuava la destinazione dell’aula nord teodoriana, cioé di Catecumeneo. Il battistero post-teodoriano (vano G), nel progetto iniziale, sfrutta il corridoio G della fase precedente, e risulta dotato di una vasca di forma esagonale allungata, inserita in una muratura a stella con sei lati concavi. Il battistero teodoriano (H) viene invece sostituito da due ambienti decorati da mosaici, uno quadrato (I) e uno rettangolare (L), che probabilmente servivano per la conservazione delle offerte (Bertacchi 1980, p.224). In un secondo momento il progetto risulta modificato e viene realizzato un altro pavimento musivo nella basilica, che si estende a più di un metro sopra al livello della sottostante aula nord: era infatti necessario raggiungere la quota di un nuovo quadriportico di accesso al complesso, eretto ad ovest dell’edificio, e realizzato sulle rovine di una precedente domus romana, i cui resti (per quanto livellati) si trovavano ancora ad una quota elevata di circa un metro rispetto all’aula nord. Questo quadriportico (schedato con l’Episcopio post-teodoriano) fungeva da raccordo tra la chiesa e altri edifici religiosi. Questa ristrutturazione interessa anche il battistero (vano G), il cui livello pavimentale viene rialzato e scompare la conformazione a stella della vasca. Il complesso post teodoriano è stato distrutto da un incendio durante l’invasione attilana nel 451 d.C. La datazione della costruzione, invece, è ancora dibattuta, ma in genere gli studiosi concordano sulla seconda metà del IV sec.d.C., considerando comunque due programmi edilizi diversi e tempi lunghi di realizzazione (cfr. supra) (sulla questione si veda Bertacchi 1980, p.227-228).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: navata laterale
Dell’ambiente, la navata settentrionale della basilica, è venuta in luce parte della pavimentazione musiva.

Lunghezza: 17.75 m – Larghezza: 6.50 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1893, 1918, 1930-1931 – Ente responsabile: SA TS

Basilica post-teodoriana, navata nord, tessellato con reticolato

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere e ornato da un reticolato di linee semplici dentate, gli scomparti caricati da una crocetta quadripetala.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Misure
Lunghezza: 73.40 m; Larghezza: 6.50 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 124a – reticolato di linee semplici dentate0.40 (lato)crocetta quadripetala
Referenza fotografica: foto di T. Clementi.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bertacchi, L. 1971, La Basilica postattilana di Aquileia. Relazione preliminare dei recenti scavi, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, c. 46, fig. 23.
Bertacchi, L. 1972, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, cc. 61-88.
Bertacchi, L. 1980, Architettura e mosaico, in Da Aquileia a Venezia. Una mediazione tra l’Europa e l’Oriente dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., Milano, p. 226.
Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, p. 55, tavv. 32 e 40, n. 170.
Brusin, G./ Zovatto, P.L. 1957, in Monumenti paleocristiani di Aquileia e di Grado, Udine, p. 183, fig. 79.
Brusin, G. 1930, Comunicazione sui più recenti scavi di Aquileia romana e cristiana letta al Congresso di Studi Romani il 25 aprile 1930, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, pp. 59-60, fig. 9.
Brusin, G. 1934, in Gli scavi di Aquileia. Un quadriennio di attività dell’Associazione Nazionale per Aquileia: 1929-1932, Udine, p. 189, tav. V.
Cecchelli, C. 1933, in La Basilica di Aquileia, Bologna, pp. 215-253, 279-283.
Gnirs, A. 1919, Zur Frage der christlichen Kultanlagen aus der ersten Hälfte des vierten Jahrhunderts im österreichischen Küstenlande, in Jahreshefte des österreichischen Archaelogischen Instituts in Wien, pp. 197 ss.
Lanckoronski von, K./ Niemann, G./ Swoboda, H. 1906, in Der Dom von Aquileia. Sein Bau und seine Geschichte , Wien, pp. 15 ss, 52 , fig. 38.
Mirabella Roberti, M. 1957, Osservazioni sulla basilica post-teodoriana settentrionale di Aquileia, in Studi in onore di Aristide Calderini e Roberto Paribeni, Milano, pp. 863-875.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Basilica post-teodoriana, navata nord, tessellato con reticolato, in TESS – scheda 4623 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4623), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4623

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca