scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8605
Domus di via D’Azeglio 47, amb. 3, tess. geom. con emb. di pugili  – Ravenna  ( RA )

edificio residenziale/domus
Lo scavo dell’area di via D’Azeglio 47 ebbe inizio nel 1993 e mise in luce una complessa stratificazione di fasi insediative succedutesi a partire dalla tarda Repubblica fino all’età moderna. Il complesso è caratterizzato dalla presenza di una strada con orientamento NO-SE (sito 33), a S della quale si impostano tutte le fasi costruttive fino al VI sec. d.C., momento in cui parte della carreggiata viene occupata e defunzionalizzata. Alla prima fase abitativa appartengono alcuni lacerti murari datati al II-I sec. a.C. che vennero inglobati nelle fondazioni dei successivi ambienti 4 e 5; di questa fase tuttavia non è possibile una ricostruizione planimetrica estesa. La seconda fase, la prima estensivamente documentata, è datata all’epoca augustea e presenta l’impianto tipico delle abitazioni nobiliari d’età repubblicana dell’Italia centrale e meridionale. L’ingresso si articola in due vani di cui il primo, le fauces (amb. 1), sono completamente aperte sulla strada e dotate di sedili laterali in muratura; oltre la soglia in blocchi di arenaria, sulla quale sono visibili i segni dei perni della porta, si accede al vestibolo (amb. 2), oltrepassato il quale si entra nell’ambiente 3, l’atrio rettangolare pavimentato in tessellato e dotato d’impluvium. Ad est dell’ambiente 3, si aprono i vani 4 e 5, stanze di soggiorno, mentre i vani 10 e 11 costituiscono inizialmente una fascia di rispetto tra la domus in questione ed un’unità abitativa collocata ad est. Di quest’ultima fanno parte gli ambienti 8 e 9: rispettivamente un vano scoperto pavimentato ad esagonette ed una corte, anch’essa scoperta. La parte occidentale della domus venne indagata limitatamente ai limiti imposti dallo scavo. Nel settore N, ai lati delle fauces, gli ambienti 6 e 7 si identificano con un ambiente produttivo e una bottega aperti direttamente sul marciapiede pavimentato in cocciopesto. La terza fase della domus è datata al II-III sec. d.C. In questo momento il muro E del vestibolo viene prolungato in direzione S da una struttura muraria poggiante direttamente sul mosaico dell’atrio di età augustea. Tale muro costituisce la chiusura occidentale dei nuovi ambienti che vengono costruiti sopra i precedenti vani di soggiorno 4 e 5, ed in parte sopra l’atrio 3. Nella nuova disposizione, l’ambiente 13, una corte scoperta, si trova ad occupare lo spazio del precedente ambiente 4, parte dell’ambiente 5 ed il settore NE del cortile 3. A S di questo ambiente si ricava un piccolo vano dotato di sistema di riscaldamento a pavimento (amb. 12) e la stanza 14, posizionata ad E di quest’ultimo. Gli ambienti 6 e 7, le botteghe ai lati delle fauces, continuano ad essere utilizzati e mantegono la precedente disposizione planimetrica. Nel settore occidentale dell’atrio viene costruita una tettoia o un porticato il cui limite E si ferma prima dell’impluvium centrale. Forse in questo momento vengono inglobati nella domus i vani 10 e 11 che sono interpretati rispettivamente come un corridoio ed un vano scale. La quarta fase è datata al V sec.d.C. e presenta sostanziali modifiche rispetto alle fasi precedenti. Non è noto quale fosse in questo momento l’ingresso alla domus, probabilmente posto ad E fuori dai limiti di scavo, ma al posto degli ambienti 1, 2, 7 si trova ora una sola stanza (amb. 17), chiusa sul cardine da un muro lesenato all’esterno. Ad E dell’ambiente 17, il vano 16 occupa lo spazio dei precedenti 11 e 9, mentre nel settore S, a spese anche del cortile 8, si ricava la corte porticata 15. La stanza 14, già esistente nella fase precedente, viene dotata di una nuova pavimentazione in opus sectile, che ne rialza la quota di due dei tre gradini funzionali a metterla in comunicazione con l’ambiente 12, che continua ad essere utilizzato. Alla fine del V sec. d.C. o all’inizio di quello successivo, la domus viene inglobata, assieme a quella che si trova sul lato N del cardine, nella costruzione di un palazzetto bizantino.
(Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa)


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: atrio
Ambiente 3: seconda fase: ambiente di forma rettangolare, in asse con l’ingresso della domus, con funzione di corte dotata di vasca centrale per la raccolta dell’acqua. Dell’impluvium rimane la struttura in mattoni alla quale è collegato un condotto fognario che si sviluppata lungo il lato orientale dell’atrio e scarica verso N, nel collettore principale, al di sotto della strada. Il vano è pavimentato in tessellato bicromo, con pseudo-emblema policromo collocato tra la vasca e l’ambiente 2.
Durante la terza fase di vita dell’edificio, il muro orientale dell’ingresso (amb. 1 e amb. 2) viene prolungato nell’area dell’atrio al fine di ottenere ad E ambienti chiusi più ampi, dove precedentemente si trovavano i vani di soggiorno 4 e 5. La corte centrale perde dunque in questo momento il braccio E, al posto del quale vengono creati gli ambienti 12-13-14 (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, II fase abitativa).

Lunghezza: >11 m – Larghezza: 9 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1993

Domus di via D’Azeglio 47, amb. 3, tess. geom. con emb. di pugili

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Tessellato geometrico e figurato, policromo, diviso in due unità decorative. La prima è costituita da un rivestimento monocromo bianco, delimitato da una fascia nera, situato attorno all’impluvium; la seconda, negli ambulacri dell’atrio, presenta una pavimentazione in tessellato bianco decorato da piccoli motivi geometrici neri, disposti regolarmente. All’interno di questa unità si trova uno pseudo emblema a decorazione figurata, in asse con l’ingresso, rivolto verso quest’ultimo, collocato tra la soglia dell’ambiente 2 e l’impluvium dell’atrio. L’immagine contenuta entro il cerchio presenta due pugili nudi, uno stante, l’altro piegato sulla gamba sinistra, identificabili rispettivamente con Polluce ed Amico nel contesto dell’episodio mitologico della contesa dell’acqua.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: >11 m; Larghezza: 9 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: atrio
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Tessellato ad impaginazione con pseudo emblema inserito nell’ambulacro N dell’atrio. Il pannello, che reca al centro una decorazione figurata, presenta due cornici concentriche: quadrata quella esterna, circolare quella interna. Lo spazio di risulta tra le due forme geometriche è campito da quattro triangoli a base concava disegnati da una doppia fila di tessere nere. L’unico completamente conservato, il triangolo dello spigolo O, porta una decorazione vegetale con un fiore di forma lanceolata affiancato da due foglie che si dipartono da un lungo stelo centrale. Dalla base della composizione prendono origine altri elementi simili a foglie e ampie volute contrapposte prolungate fino ai vertici del triagolo.
La cornice quadrata esterna è composta da una linea tripla di tessere bianche, da una fila di denti di sega dentati e da una linea tripla di tessere nere. Le tessere di questi elementi, assieme a quelle del rivestimento del resto degli ambulacri, sono di modulo maggiore rispetto a quelle utilizzate nella decorazione figurata e nei quattro triangoli a base concava.
La cornice interna, rotonda, presenta una linea dentellata di colore nero cui si aggancia una linea dentellata di tessere azzurre e un meandro di svastiche a giro semplice, in nero, rosa e bianco. La cornice rotonda si conclude all’interno con una treccia a due capi, policroma, sfumata nei colori del verde scuro, verde chiaro e bianco, o del rosso, rosa e bianco, con effetto di rilievo su fondo scuro.
L’immagine contenuta entro il cerchio raffigura due pugili con i piedi rivolti verso l’ingresso della domus. Il personaggio di sinistra, stante, si conserva solamente nella parte inferiore del corpo ed è affiancato alla sua destra da un oggetto di colore grigio-azzurro, purtroppo incompleto, che potrebbe rappresentare un vaso di metallo. La figura di destra è piegata sulla gamba sinistra e porta la destra, tesa, verso il centro della scena. Della sua parte superiore è ben conservato il braccio sinistro che si appoggia a terra ed è fasciato fin quasi al gomito da legacci. Il piano di posa è sottolineato dalla presenza delle ombre scure stese sul fondo bianco. In alto a destra è conservata parte di un’iscrizione in cui si legge la parte terminale di una parola desinente in –CVS. Se il particolare delle fasciature in pelle alle loro mani li identifica immediatamente come pugili, l’iscrizione potrebbe essere integrata con AMICVS e i due personaggi risulterebbero essere Polluce ed Amico, nell’episodio mitologico della contesa dell’acqua.
Il resto dell’ambulacro N, e quelli E ed O, presentano una decorazione in tessellato geometrico, bicromo, ad ordito di filari paralleli, obliqui rispetto agli assi dell’ambiente. Il fondo bianco è punteggiato da file parallele e sfalsate, alternativamente di crocette nere di singole tessere disposte sulla diagonale e di quadrati dentati, neri, con al centro una tesserina bianca.
L’unità decorativa degli ambulacri presenta un bordo in comune con l’unità decorativa dell’impluvium: una linea tripla di tessere bianche seguita da linea tripla di tessere nere e da un’ulteriore linea tripla di tessere bianche. Tale bordo si conserva anche per un tratto molto limitato, nell’ambulacro E, circa di fronte all’ambiente 5.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
DM 10g – denti di sega, dentati
DM 2j – linea dentellata (dentelli di gruppi di quattro tessere)
DM 38c – meandro di svastiche a giro semplice e quadrati
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 108e – punteggiato di crocette monocrome, di singole tessere sulla diagonale
DM 113e – punteggiato di quadrati dentati in colore contrastante

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
Fiore lanceolato fiancheggiato da foglie affusolate.

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Figure diPugili
Figura diContenitori/vasi

Iscrizioni

TrascrizioneLinguaImpaginazioneAndamentoPunteggiaturaAltezza (min-max)
[…]cuslatinoorizzontaledestrorsonessuno– (cm)
Referenza fotografica: Fotografia tratta da Montevecchi, 2004.

Parte dell’ambiente: impluvio
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Unità decorativa distinta in un bordo a semplice fascia nera, entro il quale si trova il campo in tessellato monocromo bianco. Il rivestimento del campo doveva interrompersi a contatto con le lastre in marmo che costituivano il rivestimento della vasca in mattoni.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: Fotografia tratta da Montevecchi, 2004.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec. a.C.-III sec. d.C.)., in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, p. 81, fig. 43.
Maioli, M.G. 1993, Ravenna, via D’Azeglio, n. 47. Complesso archeologico., in Studi e documenti di archeologia, Bologna, p. 362, fig. 64.
Maioli, M.G. 1995, Edifici di età rapubblicana e augustea nel complesso archeologico di via D’Azeglio a Ravenna., in Seminario Internazionale sul tema: “Ricerche di Archeologia Cristiana e Bizantina”, Ravenna, pp. 514-517, figg. 3-4-5.
Maioli, M.G. 1996, I mosaici del complesso di via D’Azeglio in Ravenna., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera, pp. 339-340, fig. 8.
Maioli, M.G. 2000, Edilizia privata: gli aspetti culturali e architettonici., in Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal III secolo a.C. all’età costantiniana, Catalogo della mostra (Bologna, 18 marzo-16 luglio 2000), Venezia, p. 175; p. 204, fig. 3.
Maioli, M.G. 2003, Comune di Ravenna. La stratificazione urbana di via D’Azeglio. , in Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna, Ravenna, p. 18-19, fig. 6.
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Maioli, M.G. 2003, La domus dei pugili., in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici e altri tesori mai visti., Fusignano, pp. 62-65, figg. 1-2-3.
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana, in Ravenna romana, Ravenna, pp. 136-137, figg. 5-6.
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Montevecchi, G./ Leoni, C. 2004, Settore meridionale. Domus dei pugili (I a.C. – I d.C.), in Archeologia urbana a Ravenna. La “Domus dei tappeti di Pietra”. Il complesso archeologico di via D’Azeglio., Ravenna, pp. 23-24, figg. 16-17-18-19-20.
Montevecchi, G./ Leoni, C. 2004, Settore meridionale. Domus dei pugili: continuità d’uso (II-III d.C.), in Archeologia urbana a Ravenna. La “Domus dei tappeti di Pietra”. Il complesso archeologico di via D’Azeglio., Ravenna, p. 43, figg. 41-42-43-44-174.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus di via D’Azeglio 47, amb. 3, tess. geom. con emb. di pugili , in TESS – scheda 8605 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8605), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8605

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca