scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9166
Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb 12, tess reticolato di fasce – Ravenna  ( RA )

edificio residenziale/domus
La domus, parzialmente nota, rinvenuta nel settore S dello scavo del palazzo di Teodorico (sito 8), è costituita da una serie di ambienti collocati tra un portico, probabilmente parte di un grande peristilio, posto a N, ed un altro portico o corridoio parallelo al primo, posto a S. Si distinguono tre fasi abitative su basi sia stilistiche, sia stilistico-archeologiche, cui segue un fase di abbandono durante il II sec.d.C., prima della costruzione del palazzo di Teodorico impostata su queste strutture completamente rasate.
Durante la prima fase, datata alla tarda età repubblicana, il portico 1, pavimentato in tessellato, costituisce il fulcro della domus e si apre a N verso uno spazio scoperto di cui non si hanno ulteriori informazioni. Su tale portico gravitano diversi ambienti, a partire dalla grande stanza 2, accessibile tramite un’ampia soglia in marmo. Ad E si trova la stanza 3, dotata di pavimento in tessellato, aperta a N grazie una seconda soglia marmorea, ad O attraverso una soglia in tessellato. Segue la stanza 4, anch’essa pavimentata in tessellato, comunicante con la precedente e con il vano 5 mediante due soglie mosaicate sistemate nel settore N del vano. Alla stanza 5, pavimentata in pregiato opus sectile, si accedeva sia dal portico settentrionale, sia dall’adiacente stanza 4. Dell’ambiente 6, il più orientale di tutti, non sono note né la pavimentazione né le soglie, dal momento che l’indagine è stata limitata dalla risalita dell’acqua di falda. Gli ambienti gravitanti sul portico 1, direttamente aperti su di esso o semplicemente collegati, presentano in genere dimensioni e rivestimenti che li classificano quali stanze di soggiorno o di rappresentanza.
Nella parte S dell’area indagata si trova invece un nucleo di ambienti di servizio comunicanti con il corridoio 7: su di esso si apre l’ambiente 8, di cui non si conosce il rivestimento pavimentale, a sua volta collegato al vano 9, probabilmente una corte scoperta in mattonato. Da quest’ultima, procedendo verso E, si aveva accesso alla stanza 10, con pavimento in cementizio monocromo.
Durante la seconda fase, datata all’età augustea, la stanza 4 viene frazionata nel corridoio 11, che mantiene gli accessi precedenti, e nella stanza 12 aperta solo a SO, sull’ambiente 3; analogamente l’ambiente 5 viene suddiviso nei vani 14 e 13, l’ultimo dotato di un impianto di riscaldamento alimentato dalla caldaia costruita nella corte 9, ripavimentata in esagonette fittili. L’ambiente di servizio 10 si divide nella stanza 15, collocata a S, e nella stanza 16, posta a N ad una quota maggiore, sopra un secondo sistema di riscaldamento a pavimento di cui non si conosce la caldaia di alimentazione. Durante questa fase, contestualmente alla costruzione delle scale addossate alla parete O, viene ripavimentato anche l’ambiente 3.
Alla terza fase abitativa, infine, collocata tra la fine del I sec.d.C e l’inizio di quello successivo, si attribuisce il rifacimento delle pavimentazioni in tessellato degli ambienti 6, 12, 13 e 14, ed in opus sectile dell’ambiente 2 (Planimetrie tratte da "Atria longa patescunt", in corso di stampa; prima, seconda e terza fase).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

ambiente di soggiorno
Ambiente 12: ambiente ottenuto durante la seconda fase di vita della domus dal frazionamento della precedente stanza 4, divisa ora nel corridoio 11, a N, e nella stanza in esame, a S. Tale stanza mantiene la pavimentazione in tessellato realizzata durante la prima fase e l’accesso dal vano 3, posto ad E, tramite la soglia mosaicata.
Terza fase: la stanza viene ripavimentata in tessellato (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, terza fase).

Lunghezza: 5.8 m – Larghezza: 4.1 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1908

Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb 12, tess reticolato di fasce

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Rivestimento in tessellato geometrico, bicromo, costituito da un bordo a treccia a tre capi e da un campo a reticolato di fasce con quadrati in colore contrastante nei punti d’incrocio. Se ne conservano due frammenti rispettivamente di 1.13 x 1.3 m e di 2.4 x 1.75 m.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Misure
Lunghezza: 5.8 m; Larghezza: 4.1 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1t – linea tripla
DM 72b – treccia a tre capi, delineata, in colore contrastante
DM 1a – linea semplice

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 144d – reticolato di fasce con quadrati in colori contrastanti nei punti d’incrocio, le fasce caricate da losanghe e da quadrati sulla diagonale, tangenti, in colori contrastanti (i quadrati iscritti nei quadrati d’incrocio); modulo Q3 nei quadrati tra le fasce, i triangoli sui vertici del quadrato esterno caricati da triangoli in colore contrastante con i vertici nei punti medi del triangolo circoscritto.
Referenza fotografica: Immagine tratta da Ghirardini, 1916.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: abitazione privata

Reimpiego: Reimpiegato in casa Serena-Monghini, stanza III, piano superiore, dove venne posto in opera assieme ad un lacerto delle pavimentazione proveniente dalla stanza 14 della stessa dumus.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Berti, F. 1976, in Mosaici antichi in Italia, Aemilia. Regione ottava. Ravenna, 1, Roma, pp. 33-34, tav IV.
Farioli Campanati, R. 1973, Note su alcuni mosaici pavimentali di Ravenna., in Corsi di Cultura sull’Arte Ravennate e Bizantina (Ravenna, 11-24 marzo 1973), Ravenna, p. 311, tav 1.
Ghirardini, G. 1916, Gli scavi del palazzo di Teodorico a Ravenna. , in Monumenti Antichi, Milano , col. 765, tav VI.
Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec.a.C.-III sec.d.C.), in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, p. 81, fig. 41.
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana.
, in Ravenna romana, Ravenna, p. 143, fig. 13.
Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, pp. 145-149, fig. 92.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb 12, tess reticolato di fasce, in TESS – scheda 9166 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9166), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9166

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca