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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9438
Domus di via Madonna delle Grazie, atrio, cementizio con inserti – Santa Maria Capua Vetere  ( CE )

edificio residenziale/domus
Fra il 1995 ed il 1996, in occasione di alcuni lavori per la costruzione di un edificio in via Convento delle Grazie, già Madonna delle Grazie, nell’area più settentrionale dell’antica città di Capua, sono venuti alla luce i resti pertinenti ad una domus, obliterata da strutture di carattere pubblico d’età antonino-severiana. La domus, il cui primo impianto risale all’età repubblicana (II secolo a.C.), oblitera a sua volta un precedente edificio di III secolo a.C. del quale è stata rinvenuta la vasta sala triclinare, pavimentata in cementizio, al di sotto dei cubicoli V-VI. La domus presenta gli ambienti disposti simmetricamente attorno ad un atrio centrale; l’ingresso, che non è stato scavato, si apre verso ovest. Sull’atrio (I) si affacciano le ali (IV e IX) ed i cubicoli (V-VIII); in asse con l’ingresso si trova, invece, il tablino (II) affiancato a destra da un altro cubicolo (III) e a sinistra dal corridoio (XI). L’atrio (I), al centro del quale si trova l’impluvio, presenta una pavimentazione in cementizio con punteggiato di dadi che sostituisce due precedenti pavimentazioni in cementizio con inserti, mentre il bordo dell’impluvio si caratterizza per la presenza di un mosaico nilotico. Le ali (IV-IX), trasformate poi in cubicoli, presentano murature con paramento in opera reticolata e pavimentazioni in cementizio decorato. I cubicoli (V-VIII) non hanno restituito pavimentazioni, mentre il vano III, situato a destra del tablino ed interpretato anch’esso come cubicolo, è pavimentato con un rivestimento in cementizio decorato. Il tablino (II), infine, è pavimentato con un rivestimento in tessellato, restaurato già in antico. In base alle strutture, ai materiali ed ai rivestimenti pavimentali, sono state individuate all’incirca otto fasi edilizie. La prima fase (III secolo a.C.) prevede la presenza di un edificio, al quale apparteneva la sala triclinare sotto i cubicoli V e VI, su cui si sovrappone nel II secolo a.C. la domus (II fase). Alla fine dell’età repubblicana (III fase) si data il primo pavimento dell’atrio, mentre ai primi decenni del I secolo d.C. (IV fase) il secondo pavimento dell’atrio, in cementizio con inserti marmorei, il rivestimento della ali (IV e IX) e del cubicolo (III). All’età claudia (V fase) risale il bordo dell’impluvio, decorato con un mosaico nilotico, mentre alla seconda metà del I secolo d.C. (VI fase) l’ultima pavimentazione dell’atrio in cementizio con punteggiato di dadi. In età adrianea (VII fase) vengono effettuati dei rifacimenti quali l’inserimento di soglie monolitiche in calcare nelle ali (IV e IX), trasformate in cubicoli, e la ridecorazione pittorica degli ambienti VIII e IX. Infine, durante la seconda metà del II secolo d.C. (VIII fase) la domus viene distrutta e sostituita da un complesso di carattere pubblico. (La planimetria dell’edificio è tratta da Sampaolo 1997, p. 601, fig. 1.).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: atrio
Atrio I: è di tipo compluviato ed occupa la parte centrale dell’abitazione. L’impianto risale al II secolo a.C., mentre la prima pavimentazione nota, databile alla fine dell’età repubblicana e rinvenuta per un breve tratto presso il tablino, era in cementizio a base fittile con un punteggiato irregolare di tessere. A questa pavimentazione se ne sovrappone un’altra, probabilmente durante i primi decenni del I secolo d.C., in cementizio con inserti marmorei, ritrovata lungo il lato settentrionale dell’impluvio. In un momento cronologicamente non specificato, l’atrio viene decorato da una pavimentazione in cementizio con punteggiato di dadi disposti a cm 9 l’uno dall’altro. Tale pavimentazione, della quale sono stati ritrovati solo scarsi lacerti, viene sostituita (II metà del I secolo d.C.) da un rivestimento in cementizio con analogo motivo decorativo, ma con dadi posti ad una distanza di cm 15. Al centro dell’ambiente si trova l’impluvio con bordo decorato da un mosaico con scene nilotiche risalente ad età claudia. L’impluvio con decorazione nilotica, misurante m 1.90×1.40, sostituisce un precedente impluvio di dimensioni maggiori (m 2.00×2.50) con una vasca in cementizio dipinto d’azzurro colmata da una gettata di opera cementizia che ne restringe le dimensioni. Al di sotto di questa vasca sono stati individuati dei lastroni di tufo squadrati riconducibili all’impluvio del primo impianto della casa (II secolo a.C.). (La planimentria dell’ambiente è tratta da Sampaolo 1997, p. 601, fig. 1).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1995-96 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta

Domus di via Madonna delle Grazie, atrio, cementizio con inserti

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo?
Cromia: policromo

Cementizio a base fittile con inserti marmorei conservato per un breve tratto a nord dell’impluvio.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti marmorei)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio
Referenza fotografica: immagine da Sampaolo 1997, p. 602, fig.2

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ
Il pavimento è stato individuato per un breve tratto lungo il lato settentrionale dell’impluvio. Non è noto se sia ancora visibile.
Condizione giuridica: non documentato

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Ciaccia, G./ Sampaolo, V. 1996, Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Via Santa Maria delle Grazie. Rinvenimenti in proprietà Piccolo, in Bollettino di Archeologia, Roma, pp. 76-82.
De Caro, S. 1997, Attività della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta nel 1996, in Mito e Storia in Magna Grecia. Atti del trentaseiesimo convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 4-7 ottobre 1996), Taranto, pp. 412-414.
Sampaolo, V. 1997, I pavimenti della domus di via Madonna delle Grazie in S. Maria Capua Vetere, in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, pp. 595-606, fig. 2.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Domus di via Madonna delle Grazie, atrio, cementizio con inserti, in TESS – scheda 9438 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9438), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9438

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca