
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
AMBIENTE: triclinioVano A. L’ambiente data il suo primo impianto ad età giulio-claudia (fase I). L’assetto attuale è riconducibile alla fase d’età antonina (III fase), quando avviene la monumentalizzazione del complesso ad opera di Cassia Vittoria in onore del marito L. Lecanio Primitivo, sacerdote augustale. Il sacello è un ambiente di pianta rettangolare su podio con scalinata posta in asse, fiancheggiata da podi marmorei. Il pronao tetrastilo, con colonne in cipollino, è preceduto da un ingresso con tracce di pavimentazione musiva risalente alla prima fase edilizia (età giulio-claudia). L’interno è decorato da una pavimentazione in opus sectile ed in cementizio decorato. La parete di fondo è scandita da tre nicchie scavate nel banco tufaceo: quella centrale, a pianta semicircolare e copertura a catino, presenta tracce della decorazione pittorica a fondo rosso con soggetti marini. All’interno della nicchia semicircolare era posta in origine una statua di Augusto della quale è stato rinvenuto il basamento, mentre nelle nicchie laterali erano poste le statue di Vespasiano e Tito. Le murature dell’ambiente sono in opera reticolata ai lati ed in opera listata sul prospetto. In origine dovevano essere ricoperte da lastre marmoree. L’ambiente è stato interpretato come sacello, tuttavia in base al ritrovamento di alcuni resti di pasti, è possibile che abbia potuto avere anche delle funzioni triclinari. (La pianta dell’ambiente è tratta da Buonaguro 2008, p. 182, fig. 3).
Lunghezza: 9 m – Larghezza: 8 m
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1968/00/00 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta
Miseno, Sacello degli Augustali, vano A, pavimento in opus sectile
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Rivestimento in opus sectile e cementizio decorato, articolato in quattro unità decorative relative allo spazio conviviale (a), allo spazio triclinare (b-c) e alla soglia (d). L’ingresso all’ambiente è sottolineato da una soglia marmorea bianca (d). Lo spazio conviviale (a), di m 9×2 (m 4.5 in corrispondenza dell’ingresso), è decorato da un rivestimento in opus sectile di modulo quadrato reticolare Q2L/R/Q2, ossia un quadrato di base (cm 60) decorato da un quadrato listellato Q2L (cm 40), posto in diagonale, e i quadrati minori nei punti d’incrocio (cm 30) decorati da quadrati iscritti in diagonale. I materiali utilizzati sono marmo africano (quadrato centrale), giallo antico (triangoli di risulta) e probabilmente pavonazzetto e bardiglio nei rettangoli laterali e nei quadrati minori; i listelli erano verosimilmente in palombino e ardesia. Gli spazi laterali del pavimento, interpretabili come spazi triclinari, sono pavimentati da un rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolato di fasce in tessere bianche, che riprende il motivo decorativo del sectile. In base a considerazioni di carattere stilistico il pavimento è datato ai primi anni dell’età antonina (III fase). Il pavimento è attualmente sommerso dall’acqua e non è, dunque, possibile effettuare un’analisi autoptica per la verifica dei materiali.
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Lunghezza: 9 m;
Unità decorative

Parte dell’ambiente: spazio tricliniare
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Rivestimento in opus sectile e cementizio decorato, articolato in quattro unità decorative relative allo spazio conviviale (a), allo spazio triclinare (b-c) e alla soglia (d). L’ingresso all’ambiente è sottolineato da una soglia marmorea bianca (d). Lo spazio conviviale (a), di m 9×2 (m 4.5 in corrispondenza dell’ingresso), è decorato da un rivestimento in opus sectile di modulo quadrato reticolare Q2L/R/Q2, ossia un quadrato di base (cm 60) decorato da un quadrato listellato Q2L (cm 40), posto in diagonale, e i quadrati minori nei punti d’incrocio (cm 30) decorati da quadrati iscritti in diagonale. I materiali utilizzati sono marmo africano (quadrato centrale), giallo antico (triangoli di risulta) e probabilmente pavonazzetto e bardiglio nei rettangoli laterali e nei quadrati minori; i listelli erano verosimilmente in palombino e ardesia. Gli spazi laterali del pavimento, interpretabili come spazi triclinari, sono pavimentati da un rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolato di fasce in tessere bianche, che riprende il motivo decorativo del sectile. In base a considerazioni di carattere stilistico il pavimento è datato ai primi anni dell’età antonina (III fase). Il pavimento è attualmente sommerso dall’acqua e non è, dunque, possibile effettuare un’analisi autoptica per la verifica dei materiali.
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 145a – reticolato di fasce delineate, con quadrati iscritti sulla diagonale nei punti di incrocio e losanghe sdraiate iscritte nei rettangoli, in colori contrastanti |

Parte dell’ambiente: spazio tricliniare
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Rivestimento in opus sectile e cementizio decorato, articolato in quattro unità decorative relative allo spazio conviviale (a), allo spazio triclinare (b-c) e alla soglia (d). L’ingresso all’ambiente è sottolineato da una soglia marmorea bianca (d). Lo spazio conviviale (a), di m 9×2 (m 4.5 in corrispondenza dell’ingresso), è decorato da un rivestimento in opus sectile di modulo quadrato reticolare Q2L/R/Q2, ossia un quadrato di base (cm 60) decorato da un quadrato listellato Q2L (cm 40), posto in diagonale, e i quadrati minori nei punti d’incrocio (cm 30) decorati da quadrati iscritti in diagonale. I materiali utilizzati sono marmo africano (quadrato centrale), giallo antico (triangoli di risulta) e probabilmente pavonazzetto e bardiglio nei rettangoli laterali e nei quadrati minori; i listelli erano verosimilmente in palombino e ardesia. Gli spazi laterali del pavimento, interpretabili come spazi triclinari, sono pavimentati da un rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolato di fasce in tessere bianche, che riprende il motivo decorativo del sectile. In base a considerazioni di carattere stilistico il pavimento è datato ai primi anni dell’età antonina (III fase). Il pavimento è attualmente sommerso dall’acqua e non è, dunque, possibile effettuare un’analisi autoptica per la verifica dei materiali.
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 145a – reticolato di fasce delineate, con quadrati iscritti sulla diagonale nei punti di incrocio e losanghe sdraiate iscritte nei rettangoli, in colori contrastanti |

Parte dell’ambiente: spazio conviviale
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Rivestimento in opus sectile e cementizio decorato, articolato in quattro unità decorative relative allo spazio conviviale (a), allo spazio triclinare (b-c) e alla soglia (d). L’ingresso all’ambiente è sottolineato da una soglia marmorea bianca (d). Lo spazio conviviale (a), di m 9×2 (m 4.5 in corrispondenza dell’ingresso), è decorato da un rivestimento in opus sectile di modulo quadrato reticolare Q2L/R/Q2, ossia un quadrato di base (cm 60) decorato da un quadrato listellato Q2L (cm 40), posto in diagonale, e i quadrati minori nei punti d’incrocio (cm 30) decorati da quadrati iscritti in diagonale. I materiali utilizzati sono marmo africano (quadrato centrale), giallo antico (triangoli di risulta) e probabilmente pavonazzetto e bardiglio nei rettangoli laterali e nei quadrati minori; i listelli erano verosimilmente in palombino e ardesia. Gli spazi laterali del pavimento, interpretabili come spazi triclinari, sono pavimentati da un rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolato di fasce in tessere bianche, che riprende il motivo decorativo del sectile. In base a considerazioni di carattere stilistico il pavimento è datato ai primi anni dell’età antonina (III fase). Il pavimento è attualmente sommerso dall’acqua e non è, dunque, possibile effettuare un’analisi autoptica per la verifica dei materiali.
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Lunghezza: 9 m – Larghezza: 4.5 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base mista)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
*a modulo quadrato reticolare – quadrato maggiore con quadrato listellato inscritto diagonalmente/ rettangolo semplice/ quadrato minore con quadrato inscritto diagonalmente (Q2L/R/Q2) |

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Rivestimento in opus sectile e cementizio decorato, articolato in quattro unità decorative relative allo spazio conviviale (a), allo spazio triclinare (b-c) e alla soglia (d). L’ingresso all’ambiente è sottolineato da una soglia marmorea bianca (d). Lo spazio conviviale (a), di m 9×2 (m 4.5 in corrispondenza dell’ingresso), è decorato da un rivestimento in opus sectile di modulo quadrato reticolare Q2L/R/Q2, ossia un quadrato di base (cm 60) decorato da un quadrato listellato Q2L (cm 40), posto in diagonale, e i quadrati minori nei punti d’incrocio (cm 30) decorati da quadrati iscritti in diagonale. I materiali utilizzati sono marmo africano (quadrato centrale), giallo antico (triangoli di risulta) e probabilmente pavonazzetto e bardiglio nei rettangoli laterali e nei quadrati minori; i listelli erano verosimilmente in palombino e ardesia. Gli spazi laterali del pavimento, interpretabili come spazi triclinari, sono pavimentati da un rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un reticolato di fasce in tessere bianche, che riprende il motivo decorativo del sectile. In base a considerazioni di carattere stilistico il pavimento è datato ai primi anni dell’età antonina (III fase). Il pavimento è attualmente sommerso dall’acqua e non è, dunque, possibile effettuare un’analisi autoptica per la verifica dei materiali.
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo)
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Sacello degli Augustali di Miseno) Il pavimento è attualmente sommerso dalle acque di una falda sotterranea.
Condizione giuridica: proprietà StatoOggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Sacello degli Augustali di Miseno) Il pavimento è attualmente sommerso dalle acque di una falda sotterranea.
Condizione giuridica: proprietà StatoOggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Sacello degli Augustali di Miseno) Il pavimento è attualmente sommerso dalle acque di una falda sotterranea.
Condizione giuridica: proprietà Stato
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Amalfitano, P. 1990, in I Campi Flegrei: un itinerario archeologico, Venezia, p. 257.Borriello, M. R. 1987, L’edificio degli Augustali di Miseno, in Domiziano-Nerva: la statua equestre da Miseno. Una proposta di ricomposizione, Napoli, pp. 19-20, fig. 13.Buonaguro, S. 2008, Il sacello degli Augustali di Miseno: un pavimento “sommerso”, in Atti del XIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Canosa di Puglia 21-24 febbraio 2007), Tivoli, pp. 175-186, figg. 3-11.Capaldi, C. 2000, Rivestimenti parietali e pavimentali, in Il sacello degli Augustali di Miseno (Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia), Napoli, p. 23.De Franciscis, A. 1971, L’attività archeologica delle province di Napoli e Caserta. Il sacello degli Augustali a Miseno, in Taranto nella civiltà della Magna Grecia. Atti del decimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 4-11 ottobre 1970), Napoli, p. 443.De Franciscis, A. 1991, in Il sacello degli Augustali a Miseno, Napoli, pp. 37-43, figg. 39-40.Pensabene, P. 2000, La decorazione architettonica del Sacello, in Il Museo archeologico dei Campi flegrei nel castello di Baia, Napoli, p. 58.Zevi, F. 2000, Le basi marmoree del Sacello degli Augustali di Miseno, in Il Museo archeologico dei Campi flegrei nel castello di Baia, Napoli, p. 46.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Miseno, Sacello degli Augustali, vano A, pavimento in opus sectile, in TESS – scheda 9868 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9868), 2011
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9868