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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9893
Baia, Castello Aragonese, vano E, tessellato bicromo – Baia – Bacoli  ( NA )

edificio residenziale/villa
Nel 1999 in seguito ad alcuni lavori di restauro all’interno del Castello Aragonese di Baia, nel cosiddetto Padiglione Cavaliere, sono stati scoperti i ruderi pertinenti al settore residenziale di una villa romana sulla quale si impostò nel XV secolo la fortezza aragonese. Una prima campagna di scavi è stata condotta nel 2000-2003, mentre la seconda fra il settenbre del 2006 ed il 2008. La villa, che si articolava su terrazzamenti digradanti verso il mare, è il risultato di due grandi fasi edilizie (fase I e fase II), suddivise in sottofasi (fase I a, I b, I c; II a, II b), che si estendono cronologicamente dal II secolo a.C. all’età flavia. Fase I a (II secolo a.C.): appartiene a questa fase l’impianto della villa realizzata su due terrazzamenti. Il livello superiore è occupato dagli ambienti di carattere residenziale ubicati attorno ad un atrio e muniti di terrazze laterali (alfa, beta, delta ed epsilon). Il secondo livello è costituito da ambienti voltati con funzione sostruttiva. Fase Ib (fine del II-inizi del I secolo a.C.). Sono ascrivibili a questa fase alcuni lacerti di pavimentazione in cementizio decorato rinvenuti al di sotto degli ambienti A, G, E e del settore nord dell’atrio D. Delle murature, rasate e sostituite da quelle della fase I c, rimane un tratto con cortina in opera incerta e tracce di pittura a fondo azzurro di I Stile pertinente ad un muro rinvenuto al di fuori dell’ambiente B. E’ ipotizzabile che in questa fase la villa si articolasse in una serie di vani, corrispondenti agli ambienti A-D1, D2, H, E, G, attorno ad uno spazio centrale, forse un atrio (vano D), del quale sono state ritrovate le tracce pertinenti alla preparazione pavimentale. Fase I c (età sillano-cesariana). A questa fase risale un riassetto planimetrico dell’edificio, che assume un carattere monumentale, documentato dalla presenza di nuove pavimentazioni. La villa si articola attorno ad un atrio centrale (vano D), privo di impluvio, dotato di pavimentazione in tessellato ed opus sectile. A nord dell’atrio D si trova il vano G, interpretato come tablino e pavimentato con un tessellato decorato da motivi geometrici. Ad est dell’atrio sono ubicati l’ala D2, con andamento est-ovest, ed il vano D1, entrambi con pavimenti in cementizio decorato. A sud si trova l’ambiente A con pavimentazione in tessellato che ricopre quella in cementizio della fase I b. Le terrazze vengono dotate di pavimentazioni in cementizio. Il lato occidentale della villa è più scarsamente conservato. Sono stati rinvenuti due pavimenti in cementizio in corrispondenza dell’angolo sud-ovest e nord del vano E. Con la fase II, che si estende cronologicamente dalla fine del I secolo a.C. all’età flavia, vengono messe in atto delle sostanziali modifiche planimetriche attraverso la realizzazione di quattro vani angolari (A, C, H, F), con cortine murarie in opera reticolata ed ammorsature in laterizi, che determinano uno spazio centrale a croce greca che si imposta al di sopra dell’atrio D, del tablino G e dei vani E, D1 e D2 (fase II a: età giulio-claudia). Con l’età flavia (fase II b) viene rialzato il piano di calpestio della villa attraverso una platea in cementizio spessa cm 60, che oblitera le precedenti pavimentazioni, sulla quale vengono stesi nuovi rivestimenti in tessellato ed opus sectile. (La pianta della località è su base IGM 184 III NO; la pianta dell’edificio è tratta da Miniero 2010, p. 440, fig. 1).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: non determinato
Vano E. Si trova lungo il lato occidentale dell’atrio D. Risale, nel suo primo impianto, alla fase I a (II secolo a.C.). Era rivestito da una pavimentazione in cementizio a base fittile a decorazione geometrica obliterata, durante la fase I b (età sillano-cesariana), da una seconda pavimentazione in cementizio con decorazione a meandri, presso l’angolo sud-orientale, e con inserti sparsi sul lato settentrionale. Non è chiaro se siano riferibili a due unità decorative dello stesso rivestimento o a due vani differenti. Durante la fase II b (età flavia), il vano viene pavimentato con un tessellato bicromo. (La pianta dell’ambiente è tratta da Miniero 2010, p. 440, fig. 1).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1999/00/00 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta

Baia, Castello Aragonese, vano E, tessellato bicromo

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: bicromo

Tessellato bicromo non meglio documentato.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico dei Campi Flegrei)

Condizione giuridica: proprietà Stato

Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Riferimento: Miniero, Paola) via Castello 39 – Baia (Bacoli – NA)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
De Caro, S. 2000, L’attività della Soprintgendenza Archeologica di Napoli e Caserta nel 1999, in Magna Grecia e Oriente mediterraneo prima dell’età ellenistica. Atti del trentanovesimo convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 1-5 ottobre 1999), Taranto, p. 633.
Miniero, P. 2000, Le origini: la villa romana, in Il Museo archeologico dei Campi flegrei nel castello di Baia, Napoli, pp. 15-22.
Miniero, P. 2001, Notizia preliminare sullo scavo della villa romana inglobata nel Castello Aragonese di Baia, in Atti del VII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000), Ravenna, p. 328.
Nava, M. L. 2008, L’attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta nel 2007 , in Atene e la Magna Grecia dall’età arcaica all’ellenismo. Atti del quarantasettesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 27-30 settembre 2007), Taranto, pp. 839-843.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Baia, Castello Aragonese, vano E, tessellato bicromo, in TESS – scheda 9893 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9893), 2011
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9893

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca