Della pavimentazione antica si conserva solo un limitato lacerto lungo la navata centrale (nell’area meridionale, in prossimità della seconda colonna) che ha restituito parte della decorazione del campo, mentre risulta completamente perduta la decorazione del bordo. L’abside ha, invece, restituito, per intero, il rivestimento pavimentale, anch’esso in tessellato, decorato con due pavoni affrontati ai lati di un kantharos. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La navata di destra ha restituito un ampio frammento della pavimentazione in tessellato policromo, con una composizione di onde continue di pelte, e parte del rivestimento dell'intercolumnio. La pavimentazione viene datata, su base archeologica, tra la fine del V e il VI secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Sono stati rintracciati pochi lacerti pertinenti all’originale pavimentazione musiva di VI secolo d.C. La decorazione doveva organizzarsi per pannelli giustapposti inquadrati, come suggerito dai pochi frammenti conservati, da una medesima cornice. La decorazione geometrica, prevede l’impiego di tessere policrome; si riconoscono tessere bianche, nere, grigio scuro e chiaro, verdi e rosse. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra