Villa suburbana identifica in due successivi momenti di indagine nell’area della chiesa di S. Maria la Rossa, in località Conca Fallata. Le strutture e i pavimenti messi in luce all’interno (scavi 1966) e quelli rinvenuti all’esterno della chiesa duecentesca (scavi 2000-2001) sembrano far parte di un unico complesso, relativo ad una edificio residenziale esterno alla città, che si estende oltre i limiti dello scavo e deve avere avuto una vita piuttosto lunga, come indicano i reperti recuperati, tra i quali una moneta di Elagabalo (218-222 d.C.), e il riconoscimento di almeno due fasi costruttive. La villa venne poi obliterata dalla chiesa longobarda di S. Maria ad Fonticulum. Alla fase altomedievale sembrano pertinenti un pluteo di reimpiego, utilizzato come copertura di una tomba, scolpito con agnelli e un tratto di pavimento in tessellato geometrico.
FASE 1: databile al I-II sec. d.C. è un edificio a carattere verosimilmente residenziale, del quale è stato portato alla luce un tratto di pavimento in cementizio a base fittile, rinvenuto nel vano absidato esterno (amb. 1), obliterato da un opus sectile appartenente alla FASE 2.
FASE 2: riferibili ad una successiva trasformazione di epoca tardoantica (IV-V sec. d.C.), sono alcune strutture di alcuni ambienti facenti parte di una villa suburbana. Si tratta, in particolare, di un ambiente absidato (amb. 1), con resti di pavimentazione in opus sectile a esagoni e triangoli, che oblitera una precedente pavimentazione in cementizio di FASE 1, e di un ambiente cruciforme absidato (amb. 2), preceduto da una struttura rettilinea (amb. 3), solo parzialmente scavata (cortile?), e pavimentato con un tessellato geometrico bicromo. L’opus sectile è databile, per confronto con altri rinvenimenti di Milano, al IV-V sec. d.C. (Ceresa Mori 2001, p. 124).
FASE n.d.: ad una fase non meglio documentata, forse riferibile al IX secolo d.C., sarebbe da attribuire un quarto pavimento "a tre colori con decorazione di ottagoni e stelle a quattro punte" (David 1996, p. 71), del quale però nulla si sa riguardo la posizione stratigrafica e l’ambiente originario.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
via della Chiesa Rossa 57, amb. 2, tess. geom. bicr. a ottag. e quadr. Rivestimento a più unità decorative (?), del quale è nota la decorazione della parte absidata curvilinea in tessellato geometrico bicromo, il cui campo, bordato da una fascia a treccia a due capi bicroma (chiara su fondo scuro), seguita da una linea tripla bianca e una linea doppia nera, è caratterizzato da una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti (formanti quadrati), delineati con tessere dentellate, gli ottagoni caricati da quattro quadrati bianchi determinanti un quadrato nero al centro, con effetto di croce greca, e quattro triangoli neri di risulta ai lati.
Ambiente 1: ambiente a pianta absidata, parzialmente scavato, appartenente ad una villa suburbana con più fasi, contiguo e con andamento parallelo all’ambiente 2, con orientamento N-S. Alla FASE 1 appartiene un tratto di pavimento in cementizio a base fittile. Alla FASE 2 è invece riferibile la pianta absidata e la relativa pavimentazione in opus sectile a esagoni e triangoli, che oblitera, e in parte sfrutta come piano di preparazione, il precedente cementizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2000-2001 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Via della Chiesa Rossa 57, amb. 1, op. sect. a esagoni e triangoli
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: iterativa? Cromia: policromo
Rivestimento in opus sectile a piccolo modulo di esagoni neri e triangoli policromi, allettato in uno strato di cocciopesto, di cui rimangono pochi frammenti, uno dei quali con le piastrelle ancora in situ.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: cocciopesto
Ceresa Mori, A. 2001, Recenti ritrovamenti di pavimenti in opus sectile a Milano., in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Ravenna, pp. 123-124, figg. 3-4.Guidobaldi, F. 2009, Sectilia pavimenta tardoantichi e paleocristiani a piccolo modulo dell’Italia settentrionale, in Rivista di Archeologia Cristiana, Citttà del Vaticano, p. 362.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, via della Chiesa Rossa 57, amb. 1, op. sect. a esagoni e triangoli, in TESS – scheda 11033 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11033), 2012