Resti di una domus suburbana, probabilmente demolita al momento della costruzione delle mura, sono stati ritrovati nel settore occidentale della città romana, tra le attuali corso Magenta e via Circo, e facente parte di un ricco quartiere residenziale suburbano, nella prima fascia esterna alle mura repubblicane (cfr. via Cappuccio 5-7). La domus venne obliterata con la realizzazione della cortina di Massimiano alla fine del III sec. d.C., che costituisce un terminus ante quem per la datazione dell’edificio. Della casa sono stati messi in luce due muri interni e i pavimenti, o preparazione di pavimenti, di almeno tre vani.
In una PRIMA FASE, probabilmente pertinente al I sec. d.C., l’ambiente a Est (amb. 2) era pavimentato con un cementizio a base litica con frammenti di laterizi, piccole scutulae in pietra nera e alcune più grandi in marmo, su vespaio in ciottoli. Il vano a Ovest (amb. 1) conservava un vespaio in ciottoli, mentre il pavimento è stato completamente asportato.
Successivamente, in una SECONDA FASE cronologicamente da collocare in un arco compreso tra I sec. d.C. e III sec. d.C., si assiste al rifacimento di tutti e tre I pavimenti e all’ampliamento del vano a Sud (amb. 3).
Nel vano 2, al pavimento in cementizio a base litica, venne sovrapposto un opus sectile, di cui si è conservato il sottofondo in cocciopesto nel quale sono ben visibili le impronte delle piastrelle asportate, alcune delle quali sono state recuperate nello strato di abbandono che copriva il pavimento. Lo strato di preparazione conteneva frammenti di intonaci dipinti databili tra il primo e secondo quarto del I sec. d.C. In base ai confronti, il pavimento in opus sectile può essere più puntualmente datato tra I e II sec. d.C.
L’ambiente 1 viene ripavimentato con un cementizio costituito di frammenti di laterizi, anfore, pietra grigia e marmo bianco, allettati in una matrice di malta bianca.
Il vano 3 viene ampliato verso Est e ripavimentato con un nuovo cementizio, molto simile a quello del vano 1. (La pianta dell’edificio allegata è rielaborata da Ceresa Mori 2001, fig. 2 )
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
via Cappuccio 13, amb. 1, cementizio a base mista Rivestimento in cementizio a base mista, costituito da una matrice in malta bianca con frammenti di laterizi, anfore, pietra grigia e marmo bianco.
via Cappuccio 13, amb. 2, cementizio a base fittile con inserti Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti litici e marmorei, il cui campo è costituito in particolare da un fondo in malta bianca con frammenti di laterizi, piccole scutulae in pietra nera e alcune più grandi in marmo.
via Cappuccio 13, amb. 2, impronte di opus sectile a scacchiera Q x Q2 Rivestimento in opus sectile del quale rimangono le impronte, in base alle quali si può ricostruire il disegno del campo. Il campo si presenta in redazione a scacchiera di due motivi (Q x Q2), ovvero lastrine quadrate (Q) alternate a lastrine quadrate con quadrato inscritto diagonalmente nel quadrato di base (Q2), le lastrine triangolari di marmo bianco. Il campo è bordato da una fascia a listelli, lungo le pareti.
Ambiente 3: l’ambiente è a pianta quadrangolare e si affianca a NE all’ambiente 2, a NO al vano 1. Esso è delimitato verso Nord da un muro con andamento Est-Ovest spesso circa 30 cm. Alla PRIMA FASE di vita della domus è da riferire un vespaio in ciottoli e laterizi il cui pavimento era stato completamente asportato già in antico. Riferibile invece alla SECONDA FASE è la successiva pavimentazione in cementizio a base mista, coevo a quello in opus sectile dell’ambiente 2 e ad un altro cementizio della medesima tipologia dell’ambiente 1. (La pianta dell’ambiente allegata è rielaborata da Ceresa Mori 2001, fig. 2)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1993 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Via Cappuccio 13, amb. 2, cementizio a base mista
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: monocromo?
Rivestimento in cementizio a base mista, costituito da una matrice in malta bianca con frammenti di laterizi, anfore, pietra grigia e marmo bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Ceresa Mori, A./ White N. 1992-1993, Milano. Via Cappuccio 13. Sondaggi presso le mura massimianee, in Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, Milano, pp. 117-119.Ceresa Mori, A. 2001, Recenti ritrovamenti di pavimenti in opus sectile a Milano , in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Ravenna, p. 132, fig. 2.Slavazzi, F. 2000, I pavimenti in battuto di Mediolanum. Via Cappuccio 13 (1993), n. 3, in Milano tra l’età repubblicana e l’età augustea: atti del convegno di studi (26-27 marzo 1999, Milano), Milano, p. 238.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, via Cappuccio 13, amb. 2, cementizio a base mista, in TESS – scheda 10715 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10715), 2012