scheda

via Olmetto/ vicolo S. Fermo, amb. 1, tess. geom. con scena di pesca e di cervi
Milano ( MI )


Edificio a carattere residenziale a più fasi costruttive, del quale alcuni resti furono indagati tra il 1970 e il 1972, nel corso di lavori per la costruzione di un’autorimessa privata a lato del vicolo San Fermo (una diramazione di via Olmetto). L’area individuata dagli scavi si trova all’interno della cinta muraria repubblicana, a poca distanza da essa; le mura urbiche sono richiamate anche nel disegno di uno dei pavimenti appartenenti alla FASE 1 dell’edificio. Furono rintracciati, infatti, in particolare, quattro piani pavimentali decorati con tessellati bicromi e policromi, geometrici e figurati e uno in opus sectile. L’ambiente 1, del quale fra gli altri si conserva in più larga parte la decorazione pavimentale, è perfettamente orientato secondo il piano regolatore della città in età romana (Mirabella Roberti 1980, nota 2), così come lo sono anche i frammenti in tessellato bicromo.
Si osserva che, all’interno dello stesso isolato moderno, a pochi metri di distanza, sono attestati altri vani con decorazione pavimentale (cfr. via Amedei 2, via Amedei 6-8, via dei Cornaggia); in particolare la domus di via Amedei 2 (cfr. scheda) potrebbe essere pertinente, nella sua fase più recente di IV-V sec. d.C. (FASE 3), ad un unico grande complesso residenziale, al quale anche i tessellati policromi di via Olmetto/ vicolo San Fermo potrebbero appartenere (Ceresa Mori/ Pagani 2007).
FASE 1: alla fase più antica della domus sono pertinenti due frammenti (evidenziati in verde nella pianta) di due pavimenti in tessellato geometrico bicromo, datati su base stilistica tra l’età cesariana e l’età augustea (I sec. a.C.-I sec. d.C.), e orientati secondo le direttrici di cardo e decumano massimi.
FASE 2: della fase di IV sec. d.C., attribuibile allo sviluppo della domus originaria in un grande edificio residenziale, è nota una pavimentazione appartenente ad un ambiente (non meglio documentato) di notevoli proporzioni (amb. 1), orientato secondo le direttrici di cardo e decumano massimi, costituita da una decorazione in tessellato suddivisa in tre unità decorative, due delle quali figurate rispettivamente con una coppia di cervi e una scena di pesca. Il pavimento fu considerato (per i carattere iconografici) dal soprintendente Mario Mirabella Roberti come appartenente ad un’aula di culto cristiana (Mirabella Roberti 1980). Contrariamente Massimiliano David non trova elementi sufficienti per attribuire le scene figurate ad una committenza strettamente religiosa, ma piuttosto vi riconosce un ambiente a carattere abitativo, facente parte di un “importante impianto residenziale urbano tardoantico” (David 1990). Questa fase potrebbe essere connessa alla FASE 3 della domus di via Amedei 2, della quale sono noti un pavimento in tessellato geometrico e due pavimenti in opus sectile, datati tra IV e V sec. d.C. Alla stessa quota (Soldati Forcinella 1989) e coerente con l’orientamento, lo stile e la policromia del pavimento dell’ambiente 1, è il tessellato geometrico policromo di un secondo ambiente (amb. 2), verosimilmente da riferire alla medesima fase. Diversamente, è stato anche supposto che il tessellato appartenga ad un rifacimento successivo, da collocare cronologicamente, in base all’analisi stilistica, nel VI sec. d.C. (Soldati Forcinella 1989; David 1996).
FASE 3: all’ultima fase di vita dell’edificio sono attribuibili alcuni rifacimenti o vere e proprie ristrutturazioni. Si tratta, in particolare, di due frammenti di opus sectile, ritrovati a poca distanza l’uno dall’altro; essi, per orientamento e decorazione, sembrerebbero appartenere ad un unico pavimento, con andamento NO-SE. Tale ipotesi potrebbe essere messa in dubbio dalla presenza di un muretto ad angolo retto rilevato in planimetria: esso potrebbe però essere sovrapposto e quindi da attribuire ad una fase successiva di obliterazione del precedente edificio. In base al rilievo planimetrico, inoltre, l’opus sectile parrebbe andare a sovrapporsi ai precedenti pavimenti in tessellato bicromo e, forse, anche a quello in tessellato geometrico policromo. Per mancanza di dati relativi ai rapporti stratigrafici, non è purtroppo finora possibile identificarne più precisamente e con maggiore certezza la natura. Per il pavimento è stata proposta una datazione posteriore al IV sec. d.C., compresa tra VI e IX sec. d.C. (David 1996). Tenendo presente che “il motivo a esagoni e triangoli in versione a piccolo modulo è quasi predominante nel repertorio paleocristiano o, comunque, tardoantico avanzato” (Guidobaldi 1985), e che a Milano i confronti per questa tipologia sono inquadrabili cronologicamente tra IV e VII sec. d.C. (cfr. piazza Duomo: cattedrale maggiore, battistero di S. Giovanni alle fonti; S. Lorenzo fuori le mura; piazza Missori, chiesa di S. Giovanni in Conca; corso di Porta Romana, chiesa di S. Nazaro), si potrebbero forse stabilire, come limiti temporali per la stesura del mosaico in questione, il V e il VII sec. d.C.
(La pianta della località allegata è rielaborata da Milano capitale 1990, in rosso via Olmetto/ vicolo S. Fermo, in verde la localizzazione delle altre decorazioni pavimentali attestate nell’isolato moderno. La pianta dell’edificio allegata, documentato dal solo rilievo dei pavimenti, è rielaborata da David 1996: in verde la FASE 1, in giallo la FASE 2, in azzurro la FASE 3).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
via Olmetto/ vicolo S. Fermo, amb. 2, tess. pol. a cerchi secanti
Rivestimento in tessellato geometrico policromo costituito da un campo, bordato da una fascia con treccia policroma a quattro capi su fondo scuro, compresa tra due fasce monocrome bianche delineate da una linea singola di tessere nere; segue una fascia esterna monocroma bianca a ordito di filari paralleli. Il campo è costituito da una composizione ortogonale di cerchi secanti e non contigui, disegnata da cordoni a bordi diritti allacciati, gli ottagoni mistilinei caricati da un cerchietto annodato, campito a sua volta da motivi vari, tra i quali si sono conservati un nodo di Salomone e un quadrato dentato iridato. Gli spazi di risulta tra il cerchio maggiore e il cerchietto concentrico sono campiti da un triangolo isoscele a tessere nere, centrifugo. Il frammento conservato su pannello ha dimensioni pari a 1.87×1.72 m.

via Olmetto/ vicolo S. Fermo, amb. n.d., tess. bicr. con mura turrite
Rivestimento in tessellato geometrico bicromo, di cui si è rinvenuto in situ un frammento che conserva parte della larga cornice e una piccola traccia del fondo del campo, in tessellato monocromo nero, a ordito di filari obliqui. Il bordo, a ordito di filari dritti, è costituito, dall’interno verso l’esterno, da una linea tripla di tessere bianche e da una linea doppia di tessere nere. Segue una fascia decorata da una fila di torri bianche su fondo nero, gli intervalli tra una torre e l’altra appaiono campiti con elementi decorativi singoli, uno dei quali raffigura un’anfora. Le torri sono ben caratterizzate: esse si presentano infatti strette ed allungate, con una base bassa e modanata a doppio gradino; la parte più elevata è scandita da due aperture ad arco, sovrapposte, intervallate da un elemento a trapezio rovesciato. La parte terminale delle torri è mancante. Il lacerto, conservato su pannello, misura 0.80 x 1 m.

via Olmetto/ vicolo S. Fermo, amb. n.d., tessellato geometrico bicromo
Rivestimento in tessellato geometrico bicromo, del quale si conserva un frammento costituito da parte del campo, verosimilmente decorato da una composizione a base di ottagoni tangenti, su fondo bianco, bordato da una cornice composta da quattro fasce monocrome bianche e nere alternate, di diversa larghezza, seguite da una linea tripla di tessere bianche, seguita a sua volta il disegno di un secondo campo (forse un secondo pannello?); quest’ultimo presenta una forma trapezoidale delineata da una linea singola di tessere bianche inclusa fra due linee singole di tessere nere. Lo spazio di risulta vicino al bordo è campito da un motivo geometrico costituito da due fusi neri, sdraiati, uniti da un corto segmento orizzontale con due segmenti verticali alle estremità. Il lacerto, conservato su pannello, misura 0,70 x 1 m.

via Olmetto/ vicolo S. Fermo, op. sect. a esagoni e triangoli
Rivestimento in opus sectile a piccolo modulo di esagoni e triangoli, con effetto di stelle a sei punte triangolari, con emblema (?). Gli esagoni sono in pietra nera, i triangoli in marmi chiari di varia natura (breccia, cipollino, grigio venato, giallo, rosato). Del rivestimento originale furono rinvenute tre porzioni, una delle quali – come si vede nel rilievo – presentava listelli disposti ad angolo, costituente forse parte del bordo di un emblema. Si conserva attualmente un solo frammento del sottofondo in cocciopesto con le impronte di piastrelle esagonali e triangolari, sul quale sono state ricollocate arbitrariamente le piastrelle recuperate in situ ma non in posto. Il frammento restaurato, reintegrato e conservato su pannello misura 1.12×1.12 m.


Ambiente 1: ambiente a pianta rettangolare, allungata, con orientamento NE-SO, appartenente probabilmente ad un grande edificio a carattere residenziale (FASE 2). Si conserva eccezionalmente un tratto di muratura di fondazione in ciottoli e malta, collegato originariamente ad un vasto pavimento, ritrovato a quota -1.80 m dal piano stradale, in tessellato geometrico-figurato policromo, distinguibile in tre unità decorative, secondo l’ipotesi di ricostruzione proposta dal Mirabella Roberti (Mirabella Roberti 1990). In base alla ricchezza della decorazione e alle sue proporzioni (152 mq ca.), l’ambiente potrebbe essere verosimilmente interpretato come sala di rappresentanza. (La pianta allegata è consesrvata presso l’Archivio Disegni della Soprintendenza per il Beni Archeologici della Lombardia, ADS 20b/1971)

Lunghezza: 23 m – Larghezza: 6.60 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1970 – Ente responsabile: Soprintendenza alle Antichità della Lombardia

Via Olmetto/ vicolo S. Fermo, amb. 1, tess. geom. con scena di pesca e di cervi

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento in tessellato geometrico-figurato policromo, distinto in 3 unità decorative (a-c) separate da una fascia con ghirlanda di alloro. (a) Verosimilmente riferibile al settore d’ingresso, è caratterizzata da uno pseudo-emblema rettangolare figurato con due cervi affrontati, bordato da una larga cornice a meandro di doppie T sdraiate, rettangoli sdraiati e quadrati, figurati. (b) Riferibile al settore di rappresentanza, è caratterizzata da un campo bordato da una fascia a nastro policroma, seguita da una fascia esterna decorata da una fila di crocette. Esso è costituito da una composizione ortogonale di ottagoni, quadrati e croci, formanti esagoni allungati, con pseudo-emblema centrale figurato, che conserva parte di una scena di pesca con amorini alati. (c) Riferibile ad un settore non meglio precisabile, presenta un campo ad ottagoni adiacenti, disegnati da una treccia a due capi continua, formanti quadrati ed esagoni allungati. Si conservano 4 fr. (m 2.30×0.85, 4×3.10, 5.10×3.90, 2.08×2.62).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: 23 m; Larghezza: 6.60 m;
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Nucleus (5.5 cm), rudus (7 cm), statumen (ciottoli, 6 cm).
Spessore: 18.5 cm

Unità decorative

Parte dell’ambiente: anticamera
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Unità decorativa, verosimilmente riferibile al settore d’ingresso alla sala, caratterizzata da uno pseudo-emblema rettangolare figurato (poco conservato), bordato da una larga cornice a meandro di doppie T sdraiate, rettangoli sdraiati e quadrati in corrispondenza degli angoli, il meandro disegnato da una treccia policroma a due capi su fondo scuro. I pannelli quadrangolari del bordo sono campiti da scene figurate, parzialmente conservate: in particolare, il pannello rettangolare meridionale presenta due cervi affrontati in paesaggio campestre, reso da radi gruppi di ciuffi d’erba. L’unico quadrato angolare integro è campito da rami fogliati. Lo pseudo-emblema è giustapposto, lungo il suo lato lungo meridionale, ad una sequenza di quadrato, rettangolo, quadrato.

Bordo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 7.45 m – Larghezza: 6.60 m
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.25 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 41b – Meandro a doppie T sdraiate e rettangoli diritti, il rettangolo disegnato da treccia a due capirami fogliati
DM 41b – Meandro a doppie T sdraiate e rettangoli diritti, il rettangolo disegnato da treccia a due capicervi affrontati

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
rami fogliati

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Coppia diCervo

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 7.45 m – Larghezza: 6.60 m
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
 
 
Referenza fotografica: da MIRABELLA ROBERTI 1984, fig. 161.

Parte dell’ambiente: spazio centrale
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Unità decorativa verosimilmente riferibile al settore di rappresentanza vero e proprio, caratterizzata da un campo bordato da onde il fondo sfumato in senso orizzontale, seguita da una fascia esterna decorata da una fila di crocette di cinque tessere sulla punta, nere su fondo chiaro. Esso è costituito da una composizione ortogonale di ottagoni, quadrati e croci, formanti esagoni allungati, con pseudo-emblema centrale figurato.
Le croci sono caricate da una croce di treccia a due capi su fondo scuro. Gli ottagoni sono decorati da figure geometriche varie tra le quali: cerchio concentrico campito da un quadrato inscritto a lati convessi e caricato da un quadrifoglio o da una crocetta quadripetala; cerchio concentrico campito da una stella iscritta di due quadrati sottesi; croce inscritta caricata da un fiorone unitario di quattro elementi adiacenti a petali bilobati, il centro è un cerchio sovrapposto; croce inscritta caricata da un quadrifoglio; fiorone composito di otto elementi non contigui: quattro petali affusolati e quattro loti trifidi, intorno ad un punto; nodi di Salomone; quadrato dentato iscritto caricato da un secondo quadrato sulle diagonali, a sua volta campito da una croce dentata sulle diagonali, gli spazi di risulta sono decorati, in corrispondenza del punto mediano dei lati del quadrato più esterno, da una nappina. I quadrati sono campiti da: croce di fusi sottesi; croce di scuta sottesi caricati al centro da una crocetta quadripetala; quadrato dentato iridato; stralcio di una composizione di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori; stralcio di un reticolato di fasce delineate caricate da losanghe e quadrati; stuoia policroma.
Lo pseudo-emblema conserva parte di una scena di pesca di amorini pescatori alati, in nudità, con barche e reti, in un mare pescoso, disegnato da onde delineate con tessere disposte di piatto, a linea doppia bicroma (nera e azzurra), ondulata; si osserva la presenza di scogli. In primo piano è una barca dalla quale un amorino pescatore, disegnato di scorcio, si protende verso destra reggendo una rete; alla sua sinistra è un amorino in volo, visto frontalmente. Nel secondo registro si vedono parte di una barca a sinistra, con un amorino stante in atto di ricevere qualcosa da un secondo amorino che si staglia sul mare, entrambi visti di tre quarti, e una seconda imbarcazione sull’asse centrale, solo parzialmente conservata. Dal punto di vista stilistico, le figure appaiono stilizzate, rigide nei movimenti e poco caratterizzate.

Bordo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 9.45 m – Larghezza: 6.60 m
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.25 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 60e – onde, il fondo sfumato in senso orizzontale
DM 5c – fascia a punteggiato di crocette

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 9.45 m – Larghezza: 6.60 m
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.25 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacroce di treccia a due capi su fondo scuro
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacerchio concentrico con quadrato iscritto, caricato da quadrifoglio o da crocetta quadripetala
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacerchio concentrico campito da una stella iscritta di due quadrati sottesi
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacroce iscritta con fiorone di 4 elem. adiacenti a petali bilobati, il centro è 1 cerchio sovrapposto
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacroce iscritta caricata da un quadrifoglio
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatafiorone di 8 elementi non contigui: 4 petali affusolati e 4 loti trifidi, intorno ad 1 punto
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatanodo di Salomone
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineataquadrato dentato iscrit. caricato da 1 quadr. sulle diagonali, gli spazi di risulta con 1 nappina
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacroce di fusi sottesi
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatacroce di scuta sottesi caricati al centro da una crocetta quadripetala
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineataquadrato dentato iridato
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatastralcio di una composizione di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatastralcio di un reticolato di fasce delineate caricate da losanghe e quadrati
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineatastuoia policroma

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Scena diPescaamorini alati

 
 
Referenza fotografica: da DAVID 1996, fig. 41.

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Unità decorativa riferibile ad una settore con funzione non meglio precisabile, caratterizzata da un tessellato geometrico policromo, decorato da un campo con composizione ortogonale di ottagoni adiacenti, disegnati da una treccia a due capi continua, formanti quadrati ed esagoni allungati con cornice interna che chiude la composizione riprendendo la forma dell’ottagono. I quadrati sono caricati un quadrato dentato concentrico. Esso è bordato da una fascia con fila di ogive, alla quale segue parte della fascia esterna ritmata da una fila di crocette di cinque tessere sulla punta, nere su fondo chiaro.

Bordo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 5.85 m – Larghezza: 6.60 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.25 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 49a – fila di semicerchi intersecantisi e tangenti, formanti una fila di ogive e di squame adiacenti, in colori contrastanti
DM 5c – fascia a punteggiato di crocette

 

Campo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 5.85 m – Larghezza: 6.60 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.25 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 169a – composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori (formanti quadrati ed esagoni allungati), delineataquadrato dentato concentrico

 
 
Referenza fotografica: da DAVID 1996, fig. 41.

Oggetto conservato: frammento – Conservato in: abitazione privata (via Amedei 4-6, Pavimento)

Restauri moderni: Strappo del pavimento e della sua preparazione.
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

via Amedei 4-6 (Riferimento: Ceresa Mori, Anna) via Amedei 4-6 – Milano

David, M. 1990, Mosaico 2a.12b., in Milano capitale dell’impero romano 286-402 d.C., Cinisello Balsamo, pp. 105-106, fig. 2a.12b.
David, M. 1996, Via Amedei 4-6. Pavimento n. 4., in I pavimenti decorati di Milano antica. I secolo a.C. – VI secolo d.C., Milano, pp. 59-61, figg. 5-9, 11-13, 15, 17-22, 25-41, 321-322.
Mirabella Roberti, M. 1980, Un musaico figurato in via Olmetto a Milano., in Archeologia e storia a Milano e nella Lombardia orientale, Como, pp. 157-168, figg. pp., 159, 163, 165, 168.
Mirabella Roberti, M. 1984, Basiliche minori., in Milano romana, Milano, p. 160, figg. 161-163.
Ruffa, M. , in I mosaici di via Amedei 4. Ricerca d’archivio sul rinvenimento dei mosaici romani e loro conservazione nel vano sotterraneo di via Amedei 4 – Palazzo Majnoni d’Intignano, Milano, pp. 5-13, 16-17, figg. 5, 10-12, 21-26.
Soldati Forcinella, T. 1989, Via Amedei, 4-6. Già via Olmetto, 11 – vicolo S. Fermo., in Milano archeologica, Milano, pp. 13-14 .

ISPEZIONE: 2014 | DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Massara, Daniela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, via Olmetto/ vicolo S. Fermo, amb. 1, tess. geom. con scena di pesca e di cervi, in TESS – scheda 10752 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10752), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10752


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