Indagini condotte nel 1937 e nel 1955 sotto la Chiesa di San Cesareo (via di Porta San Sebastiano) da parte del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e della R. Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, misero in luce resti di due ambienti comunicanti tra loro per mezzo di un vano con due colonne; entrambi recavano tracce di rivestimento parietale in lastre di cipollino e conservavano ampie porzioni della loro pavimentazione musiva "a tessere bianco-nere con soggetti marini". Il primo dei due vani prevedeva, forse, una copertura a volta. Diverse aperture sui lati indiziano l’esistenza di altri ambienti con i quali i due rinvenuti comunicavano. Sono attestati, inoltre, una vasca e un piccolo condotto di scarico. Entrambi i tessellati (CAR VIII f 15 a) sono datati in età antoniniana, ma subirono alcuni rifacimenti tra III e IV sec. d. C. Il complesso potrebbe appartenere ad una domus con terme annesse (come quella della vicina Vigna Guidi); è stata ipotizzata anche una sua appartenenza alle Terme Commodiane (A. TERENZIO, in BCom 66, 1938, p. 241; MATTHIAE 1955; A. INSALACO, in BUStA XXVII, 3-4, 1984, pp. 82-90; AVETTA 1985, p. 33, n. 26; ESPOSITO, OLEVANO 2015). La pianta delle strutture è tratta da MATTHIAE 1955.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
L’ambiente rappresenta – insieme ad un secondo al quale è collegato per mezzo di un vano con due colonne – tutto ciò che si conosce di un complesso edilizio. Coperto forse a volta, esso conserva parte della originaria decorazione parietale (lastre di rivestimento in cipollino) e pavimentale, un tessellato bicromo a decoro figurato (scena marina). La scarna documentazione esistente non consente di fornire ulteriori precisazioni in merito all’assetto planimetrico dell’ambiente e alla sua originaria funzione.
Lunghezza: 11,20 m – Larghezza: 15,10 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1937/01/04, 1955
Regio I, San Cesareo de Appia, tessellato bicromo con scena marina
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: bicromo
Tessellato bicromo con scena marina: al centro Nettuno su quadriga; tutt’intorno Nereidi, Tritoni e teorie di animali marini. Il pavimento, datato in epoca antoniniana, risulta aver subito dei restauri già in antico (III -IV sec. d.C.).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Avetta, L. 1985, in Roma. Via Imperiale. Scavi e scoperte (1937-1950) nella costruzione di Via delle Terme di Caracalla e di Via Cristoforo Colombo (Tituli 3), Roma, p. 33, n. 26..Esposito, E./ Olevano, F. 2015, Per una rilettura dei mosaici a tema marino sotto la chiesa di San Cesareo de Appia (RM), in Atti del XX Colloquio per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM), Roma, 19-22 marzo 2014, Tivoli, pp. 201-210, figg. 1-9.Terenzi, A. 1938, Regione I. Porta Capena, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, 241..
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Manetta, Consuelo/ Angelelli, Claudia, Regio I, San Cesareo de Appia, tessellato bicromo con scena marina, in TESS – scheda 10763 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10763), 2011