Il 17 novembre 1938, nel corso dei lavori per l’apertura della Via Imperiale – l’attuale via Cristoforo Colombo – in un’area compresa tra le Terme di Caracalla e le Mura Aureliane (Regio I) venne messa in luce una necropoli costituita da una serie di colombari con sepolture ad inumazione ed incinerazione. Dalla documentazione conservata presso l’ Archivio Storico della Soprintendenza Archeologica di Roma (AABBAA – Div. II – 1934-40, B. 37) e dalle foto di scavo, si apprende che ad un solo mese di distanza dal rinvenimento, i mosaici che decoravano ciascun colombario erano stati "distaccati per entrare a far parte del Museo Nazionale Romano". A parte un breve contributo di P.E. ARIAS (BCom 67, 1939, p. 179) – all’epoca direttore delle indagini – lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la dispersione del "giornale di scavo" determinarono la perdita di ogni altro dato relativo alla scoperta e ai successivi trasferimenti dei rivestimenti. Una tabella inserita nel pavimento di S. Balbina (Regio XII), però, attesta il reimpiego dei frammenti musivi della necropoli sull’asse centrale e davanti alle soglie di alcune cappelle della chiesa, in seguito a restauri e completamenti ad opera del sacerdote Castulo Ghezzi nel 1939. Ragioni stilistiche concorrono a datare i tessellati a cavallo tra il I e il II secolo d.C.; tale cronologia ben si addice al contesto della necropoli, dove è provato il ricorso indifferenziato ai due diversi riti di sepoltura e ai materiali in essa rinvenuti, in parte trasferiti nel Museo Nazionale Romano (v. schede), in parte essi stessi conservati presso la chiesa di S. Balbina.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Il fortunato ritrovamento negli archivi della Soprintendenza Archeologica di Roma di una pianta quotata (GOFFREDO, SAGNOTTI 1997, fig. 8) che raffigura la serie di edifici funerari messi in luce nel corso dei lavori per la costruzione della Via Imperiale (1938), ha permesso di individuare il colombario di provenienza (n. 31) del tessellato bicromo con decorazione geometrica, reimpiegato fin dal 1939 entro un pannello rettangolare, nella prima cappella di destra della chiesa di S. Balbina. Sebbene la documentazione esistente non consenta, in generale, precisazioni in merito alle caratteristiche architettoniche del colombario, il disegno conservato negli archivi ne evidenzia una pianta rettangolare con nicchie su uno dei lati lunghi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1938
Regio I, viale delle Terme di Caracalla (necropoli cd. della Via Imperiale), tessellato geometrico bicromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bicromo con decorazione geometrica, reimpiegato in un pannello collocato davanti alla soglia della prima cappella di destra della chiesa di S. Balbina. Campo decorato con motivo a scacchiera o dama (DM 114a), delimitato su due lati, in successione, da una linea dentata (DM 1e) e da una fila di coppie di squame affrontate, sdraiate e non contigue, in colori contrastanti (var. DM 56e).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 114a – scacchiera (o dama)
var. DM 56e – Fila di coppie di squame affrontate, sdraiate e non contigue, in colori contrastanti
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 114a – scacchiera (o dama)
Referenza fotografica: Goffredo, D. – Sagnotto, A. 1997, fig. 4.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: edificio religioso (Chiesa di S. Balbina, Davanti alla soglia della prima cappella a destra) Restauri moderni: ll frammento subì interventi di restauro ad opera del sacerdote Castulo Ghezzi, in occasione del reimpiego e della sistemazione del mosaico all’interno di un pannello rettangolare, posto davanti alla soglia della prima cappella a destra, all’interno della Chiesa S. Balbina (1939).
Goffredo, D./ Sagnotti, A. 1997, Il restauro come reimpiego: i mosaici trovati a Roma nella Via Imperiale e reimpiegati nella basilica di S. Balbina, in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo studio e la conservazione del mosaico, Ravenna, p. 809, fig. 4.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Manetta, Consuelo, Regio I, viale delle Terme di Caracalla (necropoli cd. della Via Imperiale), tessellato geometrico bicromo, in TESS – scheda 10767 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10767), 2011