Durante lo sbancamento di un cortile e dei sottostanti vani cantinati di un edificio in via Grassi angolo via Ramelli ad Asti (cfr. ubicazione, da ZANDA, CROSETTO, PEJRANI 1986, tav. XVI, n. 13: in rosso) sono stati messi in luce i resti di strutture murarie pertinenti ad almeno tre fasi costruttive.
FASE I (tarda età repubblicana). Per questa fase sono emersi un lacerto murario NS e una canaletta in laterizi a esso perpendicolare, in pendenza verso O.
FASE II (metà I sec. d.C.). Il muro viene obliterato da un edificio a destinazione residenziale, di cui sopravvivono parte di due ambienti, separati da un tramezzo orientato E-O. La canaletta sembra essere ancora utilizzata, con l’apertura di un pozzetto al limite E dell’area di scavo. A N del tramezzo e in fase con questo si estende un lacerto pavimentale in “cocciopesto robusto e curato” ; verso S un altro lacerto di “cocciopesto più sottile” copre parte del muro, rispettandone tuttavia l’andamento (possibile rifacimento posteriore). Dall’area provengono inoltre numerosi frammenti di cornici e piastrelle in marmo bianco e viola, tessere di mosaico bianco e nero, frammenti di intonaci parietali a bande rosse e gialle su fondo bianco, nonché consistenti reperti ceramici.
FASE III. L’ultima fase viene distinta in due sottofasi: la prima (fase IIIa) ha restituito uno strato ricco di carboni e ceramica, riconducibile all’abbandono o alla distruzione dell’edificio tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C.; la seconda (fase IIIb) riguarda, invece, il definitivo abbandono delle strutture nel corso dell’epoca tardoantica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
via Grassi ang. via Ramelli, domus, vano N, cementizio fittile Definito "cocciopesto robusto e curato", è spesso circa 15cm ed è posato su un vespaio di ciottoli. E’ interpretabile come cementizio a base fittile. Non si esclude che possa costituire la preparazione per un pavimento in tessellato, perduto.
Del vano S sopravvive solo una porzione del piano pavimentale "in ghiaietto e cocciopesto sottile", che sembra coprire anche il tramezzo EO. E’ possibile quindi che il cementizio sia pertinente a un rifacimento successivo del pavimento del vano, non ulteriormente indagabile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1986 – Ente responsabile: SBAPMAE
Via Grassi ang. via Ramelli, domus, vano S, cementizio fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Descritto come "strato sottile di cociopesto e ghiaietto", più sottile rispetto al cementizio del vano N, il piano pavimentale pare comunque interpretabile come cementizio a base fittile, steso su vespaio di ciottoli. Non si esclude che possa costituire la preparazione per un pavimento in tessellato, perduto.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, via Grassi ang. via Ramelli, domus, vano S, cementizio fittile, in TESS – scheda 10821 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10821), 2012