Grande edificio a carattere residenziale intensivo e commerciale ("insula") di età adrianea-antoniniana, addossato alla pendice W del Campidoglio, portato in luce a più riprese fra il 1819 (FEA 1820, p. CXIV) e durante gli scavi eseguiti fra 1928 e 1930 per l’isolamento del Campidoglio (che in questo punto comportarono la rimozione della settecentesca chiesa di S. Rita e la sua ricostruzione presso il Teatro di Marcello). Del complesso (noto in bibliografia con il nome di "Casa di Via Giulio Romano": PACKER 1968-69), restano, oltre al pianterreno e al mezzanino, tre altri piani, e tracce di un quarto livello (e probabilmente di un quinto). Il pianterreno è costituito da ambienti rettangolari ("tabernae") aperti su un cortile, circondato da un portico a pilastri. Le tabernae, probabilmente adibite a botteghe, comunicavano direttamente con gli ambienti posti al livello superiore e formanti una sorta di mezzanino, il cui pavimento, originariamente di legno, è ora perduto. L’edificio era costruito interamente in opera laterizia (alcuni fra i bolli rinvenuti sono del 133); gli ambienti conservavano resti di decorazione parietale (intonaci dipinti) e pavimentale (a commesso laterizio e in tessellato). L’immagine edificio è tratta da PACKER 1968-69.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente 16, terzo piano. Vano di forma trapezoidale, originariamente coperto con una volta a botte massiva impostata ad una quota di + m 4.10 da p.d.c.. La copertura fu in seguito modificata con l’aggiunta, nella porzione est dell’ambiente, di una volta a crociera irregolare, sorretta da due pilastri addossati alle pareti N e S; successivamente fu aggiunta anche una volta a botte, impostata sul muro N dell’ambiente (probabilmente mai portata a termine). Significative modifiche strutturali sono apprezzabili anche sulla parete S, ancora in parte rivestita da intonaco bianco. Nel vano si conservano ancora brevi lacerti dell’originaria pavimentazione in opus spicatum.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1928/1930
Regio VIII, Campidoglio, insula dell’Aracoeli, III p., ambiente 16, p. a commessi laterizi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Pavimento a commessi laterizi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio VIII, Campidoglio, insula dell’Aracoeli, III p., ambiente 16, p. a commessi laterizi, in TESS – scheda 11506 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11506), 2012