scheda

edificio termale

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

Altri rivestimenti presenti nell’edificio

Regio III, Terme di Traiano, esedra SW, nicchia, opus sectile
Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo medio con schema a stuoia, conservato esclusivamente a livello di impronte.

Regio III, Terme di Traiano, lastricato

Regio III, Terme di Traiano, mosaico a grandi tessere

Regio III, Terme di Traiano, tessellato figurato

AMBIENTE: esedra

Nell’angolo sudoccidentale delle Terme di Traiano si conserva in elevato una delle esedre semicircolari aperte nel perimetro che recingeva la grande area scoperta intorno al blocco degli edifici termali veri e propri. L’esedra SW, ampia circa m 30, presenta elevato articolato in due ordini sovrapposti di nicchie; al disotto di queste, si trovano tre bassi gradoni concentrici, rivestiti con lastre di marmi bianchi (proconnesio e lunense); sul più alto di questi gradini si impostava un colonnato, che sorreggeva una balconata che permetteva l’accesso alle nicchie del piano superiore. Sulle pareti intorno alle nicchie l’esedra presentava una ricca decorazione marmorea, della quale sussistono soltanto le tracce; del pavimento invece si conservano solo alcuni tratti del rivestimento in opus sectile marmoreo, documentato prevalentemente a livello di impronte.

Lunghezza: 35 m – Larghezza: 19 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Altri rivestimenti presenti nell’ambiente

Regio III, Terme di Traiano, esedra SW, nicchia, opus sectile
Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo medio con schema a stuoia, conservato esclusivamente a livello di impronte.

Regio III, Terme di Traiano, esedra SW, opus sectile

Parte dell’ambiente: esedra
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Pavimento in opus sectile marmoreo a grande modulo con schema a stuoia, documentato prevalentementea livello di impronte. Lo schema decorativo è ottenuto con lastre rettangolari di pavonazzetto (m 1.80 x 0.90) alternato a quadrati di giallo antico (lato m 0,45).