Edificio a carattere verosimilmente residenziale, del quale alcuni resti furono indagati nel 1951 in via Nerino 10 e via Nerino 12. Esso si trova in un quartiere di alto livello residenziale, poi occupato dal Palazzo Imperiale. Sono state rinvenute alcune strutture murarie, tratti di pavimentazione in cementizio a base fittile "molto grossolano e poco resistente" (Soldati Forcinella 1989), ritrovato a quota -1.20 m dal piano di calpestio, e, a quota -1.30 m, un pozzo con la sua vera che sembra tagliare un pavimento in tessellato geometrico tricromo; dallo stesso contesto provengono anche molti frammenti di intonaci colorati con cornici (alcuni con le impronte dell’incannucciata) e frammenti marmorei, tegoloni e mattoni termali forati. Il pavimento in tessellato è stato datato, in base alla sola analisi stilistica, al IV sec. d.C. (Soldati Forcinella 1989; David 1996).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Ambiente n.d.: vano non meglio documentato, appartenente ad un edificio a carattere verosimilmente residenziale, del quale è nota parte della pavimentazione in tessellato geometrico policromo, ritrovata a quota -1.30 m dal piano di calpestio. Essa è associata anche ad una vera di pozzo, in non chiaro rapporto stratigrafico (taglia?).
Lunghezza: >2.90 m – Larghezza: >2.85 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1951 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia
Via Nerino 10-12, amb. n.d., tess policr con cerchi annodati
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato geometrico tricromo il cui campo, bordato da una larga fascia monocroma bianca seguita da una linea doppia di tessere nere e da una linea tripla di tessere bianche, è decorato da una composizione ortogonale su fondo bianco di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi alternati a quadrati a lati concavi, disegnata da una treccia policroma a due capi su fondo scuro. I cerchi sono ribattuti internamente da un cerchio delineato da una linea singola di tessere nere su fondo bianco che include al centro un fiorone; gli ottagoni sono campiti da un ottagono inscritto, delineato da una linea doppia di tessere nere, che include al centro una crocetta quadripetala nera; i quadrati sono caricati da un quadrato a lati concavi inscritto, delineato da una linea doppia di tessere nere seguita da un bordo composto da 4 parallelogrammi tangenti, campito al centro da una crocetta nera, le tessere poste di punta, su fondo bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Lunghezza: >2.90 m – Larghezza: >2.85 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 cm
Specifiche tecniche Lunghezza: >2.90 m – Larghezza: >2.85 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.5 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
var. DM 235a – composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi alternati a quadrati a lati concavi, disegnata da una treccia a due capi
fiorone di 4 elementi non contigui, a petali neri triangolari trifidi
var. DM 235a – composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi alternati a quadrati a lati concavi, disegnata da una treccia a due capi
crocetta quadripetala
var. DM 235a – composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi alternati a quadrati a lati concavi, disegnata da una treccia a due capi
crocetta nera, le tessere poste di punta
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
Oggetto conservato: pannello – Conservato in: museo/antiquarium (Civiche Raccolte Archeologiche – inv. A0.9.9785) Recuperati due tratti (uno dei quali di dimensioni pari a 5×1.20 m, da via Nerino 10), ricomposti su un pannello di 2.90×2.85 m. I frammenti sono stati ricomposti arbitrariamente, nel tentativo di ricreare lo schema del campo. In realtà essi, come si evince dalla documentazione grafica e fotografica, erano allineati ma non adiacenti. Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Calderini, A. 1953, in Storia di Milano, Milano, pp. 553, 671.David, M. 1996, Via Nerino 12., in I pavimenti decorati di Milano antica. I secolo a.C. – VI secolo d.C., Milano, pp. 118-119 n. 66 , figg. 215-221, 332.Frova, A. 1954, L’Afrodite-Musa di Milano, in Bollettino d’arte, pp. 97-106.Frova, A. 1955, Ritrovamenti e scavi dal 1950 al 1953., in Ritrovamenti e scavi per la “Forma Urbis Mediolani”, Milano, p. 14.Mirabella Roberti, M. 1984, in Milano romana, Milano, p. 91.Mirabella Roberti, M 1972, in Milano romana e paleocristiana, Milano, 3.1.Soldati Forcinella, T. 1989, Via Nerino 12., in Milano archeologica, Milano, pp. 273-274 .