L’edificio, parzialmente indagato nel 1971, era ubicato nel centro della città di Civitas Camunorum, all’interno dell’isolato, che si sviluppava a ovest dell’anfiteatro, ne pressi delle terme. Sono stati messi in luce tre ambienti allineati lungo l’asse est-ovest che si affacciavano, a sud, su di un ambiente rettangolare, identificabile con un corridoio o un peristilio. Gli ambienti 2 e 3 erano pavimentati in tessellato. Le relazioni di scavo menzionano, inoltre, la presenza di un rivestimento in cementizio, nell’ambiente 1. Sono state avanzate diverse ipotesi di identificazione della destinazione dell’edificio: in virtù della presenza dei tessellati, attestati in questa zona solo nel santuario di Minerva a Breno, si è proposta l’identificazione con un edificio pubblico, forse cultuale. In alternativa, in virtù della vicinanza con le terme, si è ipotizzato che gli ambienti indagati ne costituissero parte integrante. Infine, si è anche considerata al possibilità che si trattasse di un edificio a destinazione residenziale. Si segnala, tuttavia, che vi sono notizie relative ad altri tessellati, ora perduti, e rinvenuti a Cividate Camuno, tra cui un tessellato policromo ad ornato geometrico e vegetale, portato alla luce nel 1922 in zona Broli. Pianta tratta da Mariotti 2007.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Edificio zona Broli, vano 2, tessellato policromo con composizione di fusi e cerchi tangenti Il rivestimento è costituito da un tessellato policromo con decoro geometrico. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni concavi tangenti disegnati da trecce a due capi policrome, con effetto di composizione ortogonale di fusi e cerchi. Lungo il lato nord si sviluppa una fascia ad archi e merli disegnata da una treccia a due capi nera su fondo bianco. La fascia era presumibilmente raffigurata anche sul lato sud, che è andato perduto. Il campo e la fascia erano poi bordati da una linea doppia di tessere nere, seguita da una fascia monocroma bianca.
Vano 3: ambiente dalla funzione indeterminata confinante, a est, con l’ambiente 2 e affacciato, a sud con il corridoio o porticato 4. Il rivestimento era in tessellato bianco e nero.
Lunghezza: 4,60 m – Larghezza: 3,90 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1971 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia
Edificio zona Broli, vano 3, tessellato bianco e nero con stelle di losanghe
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Il pavimento è rivestito da un tessellato bianco e nero decorato da una composizione ortogonale di stelle di losanghe bordato da una fascia di quadrati concatenati.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Abelli Condina, F. 1986, 32 Via Terme Romane, propr. Bellesi e Troletti, in Carta archeologica della Media e Bassa Val Camonica (F. 34 – Breno), Brescia, p. 61.Mariotti, V. 2008, Due mosaici attribuiti alle Terme di Cividate Camuno, in Atti del XII colloquio dell’associazione Italiana per lo studio e la conservazione del mosaico, tivoli, pp. 445-446, 450-451, figg. 6, 8.Rossi, F. 1991, 403. Cividate Camuno, Via Terme Romane (propr. Bellesi e Troletti), in Carta Archeologica della Lombardia. la Provincia di Brescia, Modena, p. 58.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Edificio zona Broli, vano 3, tessellato bianco e nero con stelle di losanghe, in TESS – scheda 12226 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12226), 2012