Nel 1988 i lavori di adeguamento dell’acquedotto comunale di Susa, in via al Castello, non appena oltrepassata la Porta di Francia o Porta pedis Castri (cfr. ubicazione, da BRECCIAROLI TABORELLI 1990, tav. XXI, n. 1: in rosso), misero in luce una porzione di domus di epoca tiberiana, impostata sul banco roccioso debitamente livellato. Il sondaggio (11.50m NS x 3.40m EO) ha evidenziato un ambulacro a “L” (A), che circonda sui lati E e N uno spazio (B) inizialmente scoperto (cfr. planimetria resti, da BRECCIAROLI TABORELLI 1990, tav. XXIXa). Alla fase originaria di inizio I sec. d.C. (fase I) appartiene il corridoio A, pavimentato in tessellato nero a punteggiato di dadi bianchi, e lo spazio a SE, scoperto e pavimentato in “cocciopesto”, di cui restano alcuni lacerti al di sotto del pavimento successivo. In una fase di poco posteriore (fase II, terzo quarto del I sec. d.C.) vengono erette nuove strutture murarie a SE del corridoio, che delimitano il vano B, dotato di canaletta e pavimentato con un secondo “cocciopesto”. Dopo una serie di ristrutturazioni databili entro l’epoca antonina, la domus viene abbandonata, forse in concomitanza con la costruzione della cinta muraria ridotta (fine III sec. d.C.).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
via al Castello, domus, fase II, vano B, cementizio fittile Definito "cocciopesto", il pavimento è interpretabile come cementizio a base fittile, composto da malta e frammenti laterizi. Viste le analogie con la preparazione dell’adiacente corridoio A, si ipotizza che il piano in cementizio del vano B costituisca solo un livello preparatorio di un rivestimento più elaborato, ma completamente perduto.
Corridoio A, fase I (prima metà I sec. d.C.). Costruito sul pendio roccioso livellato e sostruito, l’ambulacro è conservato solo in corrispondenza dei bracci N e O, delimitato da muri realizzati in grossi ciottoli e schegge lapidee legati da abbondante malta grigiastra. L’ambiente, livellato mediante un riporto di terriccio scuro e uno chiaro, ricchi di materiale da costruzione residuo, viene pavimentato con un tessellato a punteggiato di dadi bianchi su fondo nero (fase I, prima metà I sec. d.C.). Un taglio, riscontrato su tutto il perimetro del mosaico in aderenza alle pareti, attesta l’asportazione di un qualche rivestimento parietale nel corso delle attività di spoglio che precedettero l’abbandono della domus.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1988 – Ente responsabile: SBAPMAE
Via al Castello, domus, fase I, corridoio A, mosaico nero a punteggiato di dadi bianchi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Rivestimento in tessellato a fondo nero, ornato da un punteggiato regolare di dadi bianchi, distanti 0.16m l’uno dall’altro. Il bordo del tappeto geometrico è delimitato da una cornice lineare, distante circa 0.45m dalle pareti interne e costituita da una fascia monocroma bianca (5 file di tessere) e da una linea tripla nera; lo spazio di risulta ai piedi delle pareti è pavimentato in tessellato nero a ordito di filari paralleli e obliqui. Foto da BRECCIAROLI TABORELLI 1990, tav. XXX/b.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure Larghezza: 1.80 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: strato di malta su strato di ghiaia pressata e coccipesto, a sua volta steso su vespaio di ciottoli Spessore: >20cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1cm cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1cm cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 107b – punteggiato di dadi su tessellatum in colore contrastante
Barello, F./ Calabria, E./ Del Prete F. 2012, Susa. Castello. Edificio monumentale di epoca romana, in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 296.Barello, F. 2009, Domus e urbanistica segusina alla luce degli ultimi interventi di archeologia preventiva., in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, p. 226, fig. 6.Brecciaroli Taborelli, L. 1990, Segusio: nuovi dati ed alcune ipotesi., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, pp. 72, 95, tav. XXXa-b.Lanza, E. 2001, Susa romana., in I Romani in Val di Susa, Torino, p. 60, fig. p. 60.Mercando, L. 1993, La città, le mura, le porte., in La Porta del Paradiso. Un restauro a Susa, Torino, p. 92, fig. 99.Mercando, L. 1996, Mosaici in Piemonte: le scoperte recenti., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995) , Bordighera, p. 147, nota 19.Mercando, L. 1998, I pavimenti decorati., in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, p. 152, fig. 114.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, via al Castello, domus, fase I, corridoio A, mosaico nero a punteggiato di dadi bianchi, in TESS – scheda 12542 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12542), 2012