Indagini archeologiche effettuate negli anni 1969-1970 hanno messo in luce sul colle Viminale una domus orientata NO-SE a breve distanza da un’altra abitazione riccamente decorata (v. scheda). La domus, con muri in opera reticolata, era delimitata a N e a S da due bracci di un criptoportico quasi parallelo alla via Ciancaloni (H) che scendeva con una certa pendenza verso via Urbana; questo fu dotato di finestre a bocca di lupo in una fase di riutilizzo. Della domus restano visibili ampie sale con volte a botte e piano pavimentale ad una quota inferiore di m 1.25 dal piano attuale, dislivello attualmente superato da gradini moderni. Tracce dell’originaria decorazione sono ancora visibili in due sale dell’abitazione: l’ambiente F, comunicante con le simmetriche sale E e G, ai lati, preserva un pavimento musivo con motivo geometrico a tessere bianche e nere di fattura e motivo decorativo identico a quello realizzato nella vicina sala L, la quale conserva anche traccia del rivestimento parietale di II stile con architetture dipinte in rosso sul fondo nero al di sopra di una zoccolatura a finto marmo. La tecnica edilizia e il tipo di decorazione consentono di riferire l’impianto dell’abitazione al periodo repubblicano, forse alla tarda età cesariana (Ramieri). Sulla base delle attuali conoscenze non è possibile attribuire con certezza a questa domus un frammento di pavimento in cementizio con motivo decorativo a meandro, che con maggiore probabilità era pertinente ad un più antico edificio sorto sul sito (v. scheda).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio VI, Via Cimarra, domus, ambiente L, tessellato bicromo Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105a) delimitato da una fascia di tessere nere seguita da una di tessere bianche in ordito diritto. Manca nell’edito la documentazione grafica del rivestimento pavimentale.
Ambiente F, a pianta rettangolare, con pareti in opera reticolata, posto tra due sale strette e lunghe con le quali era in diretta comunicazione (in pianta E e G). La volta a botte, intonacata, venne in un momento successivo rivestita da un secondo strato di intonaco esteso anche alla porta della sala. Il pavimento, a mosaico, è lacunoso in più punti e realizzato con tessere di colore bianco e nero.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1969-1970 – Ente responsabile: Sovraintendenza ai BB.CC. del Comune di Roma
Regio VI, Via Cimarra, domus, ambiente F, tessellato bicromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105a) delimitato da due fasce di tessere nere in ordito diritto. Manca nell’edito la documentazione grafica del pavimento.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ Restauri antichi: Il bordo del tappeto è stato restaurato in antico: le fasce nere del bordo sono state sovradipinte nel medesimo colore forse per rendere più regolare il tracciato dell’incorniciatura e dare maggiore consistenza al contrasto del colore (Ramieri).
Ramieri, A.M. 1980, Roma (Regio VI). Via Cimarra. Resti di edifici monumentali del I sec.a.C. sulle pendici del Viminale, in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, p. 40, figg. 23-24.