schedaCompsa, edificio pubblico, pavimento in cotto Conza della Campania ( AV ) Gli scavi condotti dalla Soprintendenza nel 1981 nel centro storico di Compsa, l’attuale Conza, hanno evidenziato la presenza di un edificio con funzione pubblica sorto lungo il lato occidentale dell’area forense. L’edificio è in opera incerta con corsi orizzontali in laterizi, quattro colonne sulla fronte orientale e podi in blocchi di calcare squadrato. Dell’edificio si conservano due ambienti, uno dotato di pavimentazione in tessellato, l’altro in cotto. Le colonne sono relative ad un portico con pavimentazione in cementizio con inserti. L’edificio è caratterizzato da almeno due fasi costruttive. La prima (fase I: età tardo-repubblicana) prevede l’impiego di strutture in opera incerta e la presenza di un porticato con colonne in laterizio e pavimentazione in cementizio. La seconda (fase II: inizio dell’età imperiale) prevede la realizzazione dell’ambiente con pavimentazione in tessellato e la costruzione dei podi in blocchi di calcare squadrato. Non è chiara la cronologia dell’ambiente con pavimentazione in cotto. Le strutture, analogamente a quanto documentato per l’intera area forense, mostrano continuità di vita sino ad età altomedievale quando viene impiantata una necropoli ed ambienti dotati di focolari.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Compsa, edificio pubblico, portico, cementizio con inserti Pavimento in cementizio a base litica decorato da inserti in calcare policromo sparsi sulla superficie, bordato da una fascia monocroma nera. Non è noto se il pavimento sia ancora esistente.Compsa, edificio pubblico, tessellato bicromo Tessellato a fondo bianco bordato da una cornice in tessellato bianco, con tessere disposte su filari ad ordito irregolare, a cui fa seguito una fascia monocroma nera di sette filari di tessere racchiusa fra due linee doppie bianche. Il campo è in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli. Si nota una vasta lacuna lungo il lato sinistro e al centro, quest’ultima con parti di restauro in tessere di dimensioni maggiori. Vano pavimentato con un rivestimento in cotto. Non è chiaro a quale fase edilizia appartenga l’ambiente nè quale sia la sua funzione.Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata Specifiche di rinvenimento Data: 1981/00/00 – Ente responsabile: SBA SA Compsa, edificio pubblico, pavimento in cotto Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: non documentato Pavimento in cotto, non meglio specificato, restaurato in antico mediante rifacimenti in cementizio e l’inserimento di una soglia lapidea. Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: non documentato Restauri antichi: Il pavimento viene restaurato mediante rifacimenti in cementizio e l’inserimento di una soglia lapidea. Condizione giuridica: proprietà Stato
Barbera, M./ Rea, R. 1994, in Compsa e l’alta valle dell’Ofanto. Contributi per una carta archeologica dell’Irpinia, Roma, p. 18.Colucci Pescatori, G. 1991, Evidenze Archeologiche in Irpinia, in La Romanisation du Samnium aux II et I siècles av.J.Actes du Colloque, Centre Jean Berard, Napoli, p. 88.Johannowsky, W. 1982, L’attività archeologica nelle Province di Avellino, Benevento e Salerno, in Megale Hellas. Nome e immagine (Atti del ventunesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto 2-5 ottobre 1981), Taranto, p. 360.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Compsa, edificio pubblico, pavimento in cotto, in TESS – scheda 12859 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12859), 2012INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12859
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