Durante la prima metà dell’Ottocento sotto la basilica di S. Susanna furono rinvenute strutture murarie e pavimentazioni relative a due domus poi inglobate nelle fondazioni della chiesa. Le due case, sovrapposte, sono note dai documenti medievali in relazione all’esistenza di un titulus Susannae; in questo luogo il papa Caio avrebbe istituito una statio in memoria della martire nonché il primo nucleo della basilica cristiana del IV secolo. La domus più antica, con orientamento NO-SE e ad una profondità di m 1.80 dall’attuale piano strradale, presenta muri in opera reticolata, inquadrabile nel periodo tardo-repubblicano, e pavimenti musivi ben conservati: nella sala più ampia resta visibile un tessellato a fondo nero con un punteggiato regolare di inserti in contrasto cromatico, mentre in un ambiente identificabile con un corridoio si conserva un mosaico a crocette anch’esso su fondo nero ed uno zoccolo dipinto a fasce monocrome di colore rosso e nero con sottili riquadrature geometriche. La domus fu tagliata e parzialmente riutilizzata dalla costruzione di un secondo edificio a carattere abitativo realizzato in opera mista, con differente orientamento (E-O) rispetto al precedente ed ortogonale alla strada Alta Semita. A questa seconda casa, il cui impianto sembra risalire agli inizi del II secolo d.C., si deve ascrivere un mosaico con emblemata e due pavimenti in cementizio con inserti uno dei quali venne parzialmente distrutto già in antico. Tali strutture furono poi inglobate durante la costruzione della chiesa.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio VI, Via XX Settembre, domus, cementizio con inserti (punteggiato di tessere) Cementizio a base fittile con tessere musive pertinente alla più antica domus scoperta sotto la chiesa di S. Susanna alla fine dell’Ottocento. Non sono note le dimensioni del pavimento per il quale manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.
Regio VI, Via XX Settembre, domus, soglia musiva del lato NO Soglia NO: soglia, parzialmente conservata, decorata con il motivo della stella ad otto punte di triangoli isosceli realizzati con tessere bianche attorno ad un quadrato di tessere nere con quadrati e triangoli di risulta in redazione bicroma (DM 142g).
Regio VI, Via XX Settembre, domus, soglia musiva, lato SE Soglia SE: conservata per l’intera lunghezza dell’ambiente, questa soglia, è decorata con il motivo della clessidra che si ripete su una triplice fascia in alternanza, in nero su fondo bianco e viceversa; i quadrati che separano le clessidre sono decorati al centro da una crocetta di tessere. La soglia è incorniciata da una doppia fascia di tessere nere e bianche. Manca nell’edito la documentazione grafica.
Regio VI, Via XX Settembre, domus, tessellato con emblemata policromi Tessellato a fondo bianco campito al centro da un pannello rettangolare in cui due fasce a scacchiera di triangoli isosceli (DM 197a), interrotti da inserti marmorei, inquadrano due emblemata con divinità (Posidone e Amymone; Perseo e Andromeda). Gli emblemata sembrano essere pertinenti alla fase originaria di esecuzione del pavimento, anche se non si è escluso che potessero essere frutto, al pari degli inserti marmorei, di un successivo rifacimento del tessellato (Laurenti).
Regio VI, Via XX Settembre, domus, tessellato geometrico bicromo (punteggiato di crocette) Punteggiato di crocette bicrome, in colori contrastanti su fondo nero; la tessitura è regolare e la resa accurata. Il campo è incorniciato da una duplice fascia costituita ciascuna da tre tessere bianche su fondo nero. Manca nell’edito la documentazione grafica del pavimento.
Durante interventi di restauro realizzati dall’ICR negli anni 1999 e 2000 sul pavimento in mosaico con emblemata messo in luce nel 1995 sotto la chiesa di S. Susanna (v. scheda), un saggio stratigrafico nel settore NO della domus ha messo in luce un ambiente contiguo a quello con il mosaico, che era pavimentato in cementizio con un punteggiato di tessere nere. Tale ambiente, del quale non si conosce la funzione, era probabilmente speculare rispetto ad un vano che si apriva sul lato opposto della sala con mosaico, del quale resta in situ soltanto un lacerto del pavimento in cementizio (v. scheda). Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’ambiente e della relativa pavimentazione.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Regio VI, Via Venti Settembre, domus, punteggiato di tessere su cementizio
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Punteggiato regolare di tessere musive nere su cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: 2 (tessere nere) cm
Laurenti, M.C. 2001, Un mosaico con due emblemata rinvenuto sotto la basilica di S. Susanna. Alcune anticipazioni, in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico, Ravenna, pp. 430, 436, nota 3.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio VI, Via Venti Settembre, domus, punteggiato di tessere su cementizio, in TESS – scheda 12891 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12891), 2012