In occasione di lavori per la costruzione della Caserma dei Vigili del Fuoco in Via Genova, nel 1933, furono scoperte strutture antiche, che vennero distrutte subito dopo la scoperta. Una sintetica nota di G. Gatti ed alcune piante e disegni dell’alzato dei resti messi in luce in tale occasione sono conservate presso l’archivio della Soprintendenza Archeologica di Roma (ASR, n. 1011-1012) e consentono, insieme agli scarni dati relativi al rinvenimento, di restituire l’articolazione di una domus con muratura in opera mista e decorazione musiva e pittorica di IV Stile. In particolare, la sala in miglior stato di conservazione, un ambiente a pianta rettangolare di m 7 x 7.70 scoperto ad una profondità di m 4.50 dal piano stradale, era coperto da una volta a crociera e conservava ancora parte degli affreschi parietali (CIMA 1993). In una successiva fase edilizia, inquadrabile verso la metà del II secolo d.C., l’ambiente venne diviso da un muro in laterizio, del quale restava visibile una fondazione in cementizio, spessa m 0.95, conservata per una lunghezza di m 6.50. Al momento della scoperta restavano visibili le due pavimentazioni relative alle due fasi di vita dell’ambiente, in entrambe i casi tessellati geometrici bicromi. A SO dell’ambiente è stata messa in luce una pavimentazione musiva a tessere nere su fondo bianco. La pianta edificio è tratta da CIMA 1993,
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio VI, Via Genova, Caserma dei Vigili del Fuoco, area, domus (fase I), tessellato geometrico Tessellato monocromo nero in ordito di filari paralleli (DM 105a) delimitato da una fascia di tessere bianche in ordito diritto. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica del pavimento musivo. Il tessellato, del quale non sono note le dimensioni, era pertinente alla prima fase decorativa dell’ambiente.
Ambiente a SO della sala rettangolare con decorazione pittorica (v. scheda) del quale restavano visibili soltanto due muri posti a squadra con il medesimo orientamento dell’ambiente precedente. In relazione a tali pareti (conservate per una lunghezza massima di m 7) restava visibile un pavimento in tessellato con motivo geometrico bicromo. La documentazione consente di ipotizzare una pertinenza di tali resti alla prima fase edilizia della domus, inquadrabile in epoca flavia. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’ambiente.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1933
Regio VI, Via Genova, Caserma dei Vigili del Fuoco, area, domus (fase I), tessellato geometrico bicromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Tessellato geometrico bicromo con un punteggiato di tessere in colore contrastante (DM 107a). Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica del pavimento.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
De Caprariis, F. 1988, Le pendici settentrionali del Viminale ed il settore sud-ovest del Quirinale, in Topografia romana. Ricerche e discussioni. Quaderni di Topografia Antica. Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Firenze, p. 20, fig. 2.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio VI, Via Genova, Caserma dei Vigili del Fuoco, area, domus (fase I), tessellato geometrico bicromo, in TESS – scheda 12911 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12911), 2012