Edificio a carattere commerciale e/o residenziale (“insula”) sotto la basilica di S. Pudenziana. Scavi condotti a più riprese fra seconda metà del XIX e XX secolo nell’area sottostante alla basilica titolare hanno permesso di individuare cospicui resti di domus di epoca tardorepubblicana e protoimperiale (v. schede) obliterate prima dalla costruzione di un’ "insula" di tarda età adrianea, e, successivamente, di un grande edificio a carattere “polifunzionale” di età antoniniana (v. scheda) entro il quale si stabilì verso la fine del IV secolo la basilica del titulus Pudentis (v. scheda). I resti dell’edificio adrianeo, databile in base ai bolli laterizi delle officinae pudentianae ad un periodo non precedente al 128-134 d.C., consistono in una fila di ambienti quadrangolari disposti su due livelli esistenti lungo il margine orientale dell’area sotterranea e in corrispondenza del muro di facciata della basilica (H1-2/a-b: v. pianta). L’inserimento della costruzione comportò l’abbandono e l’obliterazione della porzione orientale della “Domus I”, che tuttavia, nello spazio compreso tra le pendici del Viminale e il nuovo corpo di fabbrica, restò in parte praticabile. L’esistenza, alle spalle dell’”insula”, di un’area relativamente libera da costruzioni, è documentata dalle numerose finestre che si aprivano sul lato ovest e su entrambi i livelli della nuova costruzione, in seguito tamponate, ma ancora ben evidenti. Recenti indagini archeologiche (ANGELELLI 2010) permettono di ricostruire per l’”insula” – che quasi certamente si affacciava sul Vicus Patricius (anche se la sua estensione è stata accertata soltanto in parte) – un’altezza di almeno tre o anche di quattro piani, peraltro del tutto usuale per edifici di questo tipo. Si è inoltre verificato che l’edificio fu oggetto di restauri in età severiana, consistenti in alcuni interventi strutturali e nella stesura di nuovi rivestimenti murari con decorazione lineare rossa su fondo bianco. Assai scarse e poco documentate sono le tracce dei rivestimenti pavimentali originari, probabilmente asportati in parte già in antico e in parte durante le fasi di frequentazione post-classica correlate al soprastante edificio di culto.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio VI, S. Pudenziana, “insula”, opus sectile (?) "Rivestimento di marmo a rombi” noto esclusivamente da fonti bibliografiche (GIAMPAOLI 1872; PARKER 1883: "pavement of opus Alexandrinum") ed attualmente irreperibile; manca la documentazione grafica e fotografica.
Vano a pianta quadrangolare (H3/a) pertinente al piano terreno dell’insula. Le pareti conservano ancora traccia della decorazione pittorica, costituita da pannelli ripartiti da edicole schematiche delineate da sottili fasce rosse e risalente ad un intervento di restauro di età severiana. Quasi nulla sopravvive dell’originario rivestimento pavimentale, di cui si conserva soltanto un breve lacerto della preparazione.
Lunghezza: 5.25 m – Larghezza: 5.10 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1962-65 – Ente responsabile: Soprintendenza ai Monumenti di Roma
Regio VI, S. Pudenziana, “insula”, rivestimento di tipo non documentato
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: non documentato
Rivestimento pavimentale di tipo non documentato, di cui si conserva soltanto un lacerto della preparazione (3.50 x 1.20).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: A commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum) allettati su uno strato di malta grigiastra. Spessore: 0.07
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, C., Regio VI, S. Pudenziana, “insula”, rivestimento di tipo non documentato, in TESS – scheda 12985 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12985), 2012