Tra 1914 e 1916 una serie di lavori svolti in Piazza Colonna, presso l’angolo con largo Chigi e la via di S. Maria in Via, portarono alla luce un grande complesso di edifici (insulae) in laterizio prevalentemente databili all’età medio imperiale, limitati da strade la cui quota era m 12.30 slm. Ad Sud dell’insula il cui lato lungo occidentale affacciava sulla via Flaminia sorgeva un edificio la cui pianta presentava una serie di ambienti a destinazione commerciale/utilitaria (botteghe) con grandi e lunghi corridoi di accesso e, sul lato Ovest, 5 ambienti comunicanti tra loro, dei quali solo il meridionale (G in pianta) aveva l’ingresso sulla strada.
La parte centrale di questa struttura conosce in età tardo antica (fine IV secolo) una profonda ristrutturazione che riutilizza parzialmente le strutture del II secolo (Gatti 1917, p. 12). La nuova destinazione era probabilmente residenziale (domus). Si riconosce in pianta l’ingresso del complesso su via Flaminia (ambiente H), che immetteva attraverso ad una serie di ambienti e ad un corridoio (L in pianta) parallelo al fronte Est dellinsula sulla via Flaminia (la pianta località è tratta da maps.google.it; quella edificio da Gatti 1917, pianta).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. Motivazione della cronologia: dati archeologici
Settore interno dell’ambiente di ingresso H (in pianta); la larghezza (m 2) ne permette l’identificazione come vestibolo o corridoio di collegamento ai vani interni. Conservava parzialmente il pavimento originale in tessellato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1914-6
Regio VII, Piazza Colonna, domus dell’insula 3, vestibolo, Tessellato geometrico bicromo
Parte dell’ambiente: corridoio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Il mosaico presenta un campo decorato da un complesso motivo geometrico, il cui soggetto è una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti formanti quadrati. Non si hanno notizie relative al bordo. Gatti così descrive il pavimento: “mosaico di grossolana fattura; il fondo è a tasselli neri e la decorazione, a semplice disegno geometrico; rappresenta dei quadrati di m 0.67 di lato, con gli angoli terminanti in quadrati più piccoli; il tutto è formato con fasce a doppia fila di tesselli bianchi” (Gatti 1917, in bibliografia, p. 13). La notazione ‘grossolana fattura’ del Gatti potrebbe indicare tanto tessere di grandi dimensioni quanto una stesura non accurata delle stesse: in entrambi i casi si potrebbe trattare di un indizio a favore di una datazione tarda del pavimento. Manca la documentazione grafica e/o fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate, probabilmente grandi. cm