scheda

edificio residenziale/villa

Nel 1955, in occasione della demolizione di un palazzo di proprietà Gerini a via del Tritone n. 62, vennero alla luce resti di un ninfeo verosimilmente annesso ad un proprietà privata, forse una villa (Felleti Maj) che si estendeva in un’area pentagonale a O degli Horti Luculliani, compresa fra via del Tritone, a S, e via Due Macelli, a E, presso l’attuale galleria pedonale. Durante gli sterri emerse un’ampia sala del ninfeo (in pianta, A), orientata N-S, con pareti in laterizio realizzati con materiali di reimpiego. La sala aveva due nicchioni aperti sui lati brevi e comunicava, in corrispondenza dei perimetrali lunghi, con altri vani: a O con due ambienti a pianta rettangolare (D, E) di m 2.50×2.10 di estensione, che avevano probabilmente funzione di spogliatoi, e sul lato opposto con l’ambiente F. La sala A, a pianta quadrata di m 4.20 di lato, aveva pareti rivestite da crustae marmoree ed un pavimento in cementizio a base fittile che al centro conservava una canaletta ed una piccola vasca (lunga m 0.50 e profonda m 0.13); due vasche di maggiori dimensioni erano invece inserite nei nicchioni aperti sui lati brevi (B, C), le cui pareti erano rivestite con crustae in marmo fino all’altezza della volta, come si deduce dalle impronte conservate. La volta del nicchione B, che aveva una ampiezza di m 3.10×1.70, era dipinta con intonaco bianco sul quale era stato steso un successivo strato di intonaco di colore rosso scuro; il nicchione opposto (C) aveva maggiori dimensioni (m 3.50×3.60) e conteneva una vera e propria piscina. In base alla tecnica edilizia, alla tipologia dell’edificio e al rinvenimento di un bollo laterizio in situ, pertinente all’età severiana, è possibile proporre una datazione del ninfeo nel pieno III secolo d.C. Un restauro o rifacimento dello stesso è attestato tra la fine del III o nel corso del IV secolo d.C., con la realizzazione di un muro in opera vittata sormontato da piccole colonne di cipollino.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (2° q) al secolo III d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: ninfeo

Ninfeo (A) a pianta quadrata (m 4.20 di lato) con due absidi o nicchioni sui lati brevi N e S (B-C). L’ambiente, con orientamento N/S. aveva pareti in opera laterizia con una cortina poco accurata realizzata con materiali di reimpiego; le pareti e le absidi, fino all’altezza della volta, erano rivestite da crustae di marmo, delle quali restavano in situ impronte. L’abside B aveva dimensioni minori (m 3.10×1.70) ed una volta dipinta con due differenti strati: il primo di intonaco bianco ed il successivo di colore rosso scuro; l’abside C, più ampia (m 3.50×3.60), aveva invece la calotta dipinta di colore azzurro. La pavimentazione della sala era in cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica del pavimento.

Lunghezza: 4.20 m – Larghezza: 4.20 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (2° q) al secolo III d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Regio VI, Via del Tritone, Via due Macelli, cementizio a base fittile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Cementizio a base fittile senza inserti, che non è più visibile. Del pavimento manca la documentazione grafica e fotografica.