L’edificio residenziale fu parzialmente messo in luce nei primi anni ’80 nel corso dei lavori per la realizzazione di un acquedotto, in un orto tra via Carmine e via Licinio a Venafro. Le strade ricalcano tracciati della viabilità romana, in un isolato nel settore NW della colonia sovrapposto all’insediamento ellenistico di IV-II sec. a.C. Si riconoscono una scala, una piccola cisterna rettangolare e alcuni ambienti, con murature in opera incerta con testate in blocchi di pietra, tra cui la sala a, con pavimento in tessellato geometrico tricromo, il corridoio b, gravitante sulla corte interna c e pavimentato in tessellato geometrico bicromo, l’ambiente d, con rivestimento in sectile, gli ambienti e ed f, con pavimentazione in tessellato con inserti misti. Si individuano almeno due fasi di frequentazione:
I fase (età augustea): ad essa risalgono i pavimenti dei vani a, b, e, f;
III fase (seconda metà III-IV sec. d.C.): realizzazione del pavimento del vano d.
L’abbandono sembra dovuto al crollo delle strutture, forse per il terremoto del 346 (immagini modificate da Capini 1990, 210; Ciliberto 2012, 571).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Via Licinio, vano a, tess. tricromo Il rivestimento, che decorava l’intero pavimento e del quale si conservano due lacerti (misuranti 1.28×77 m e 1×1.21 m), è in tessellato tricromo con decorazione geometrica.
Via Licinio, vano b, tessellato bicromo Il rivestimento, le cui dimensioni corrispondono a quelle complessive dell’ambiente (1.10×1.53), è in tessellato bicromo ed è composto da un bordo, formato da una serie di fasce monocrome, e dal campo monocromo nero.
Via Licinio, vano e, tessellato con inserti misti Il rivestimento, di cui si conservano 4 frammenti, misuranti rispettivamente 1.60×1.34, 1.22×1.21, 1.73×0.97, 1.06×1.04, è in tessellato monocromo nero con inserti misti.
Via Licinio, vano f, tessellato con inserti misti Del rivestimento si conservano 4 frammenti, misuranti rispettivamente 2.23×1.37, 1.41×0.65, 38.5×0.42, 0.50×0.67 m, in tessellato monocromo nero a ordito di filari paralleli, con inserti misti. I frammenti mostrano tracce di un intervento di restauro, genericamente collocabile nella media età imperiale.
Vano d: ambiente a oriente della corte interna c, pavimentato in opus sectile marmoreo.
Lunghezza: 2.93 m – Larghezza: 1.68 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: anni ’80 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica del Molise
Via Licinio, vano d, sectile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: policromo
Il rivestimento si compone di un bordo, costituito da una serie di cornici di dimensioni diverse composte da lastre policrome rettangolari e quadrate, e del campo, la cui composizione è ottenuta assemblando formelle a modulo quadrato medio con motivi semplici in redazione mista ad elementi curvilinei in forma semplice. Tra i marmi impiegati appaiono il giallo antico, il cipollino, l’africano, il bigio, la breccia di Sciro, il pavonazzetto, il rosso antico e il porfido.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Lunghezza: 2.93 m – Larghezza: 0.52 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea) Dimensioni Metriche Tessere: 23.5×66; 29 cm
Specifiche tecniche Lunghezza: 2.41 m – Larghezza: 1.16 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea) Dimensioni Metriche Tessere: 29 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
*a modulo quadrato con motivi semplici a redazione mista
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico di Venafro, ex Convento di S. Chiara, Primo piano, sala 7 – inv. 47.849) Condizione giuridica: proprietà Stato
Museo Archeologico di Venafro, ex Convento di S. Chiara (Riferimento: Direzione Regionale Beni Culturali del Molise) Corso Garibaldi, 8
Capini, S./ Catalano, D./Morra, G. 1996, in Venafro, Isernia, pp. 49-51.Capini, S./ Ciliberto, F. 2011, Alcuni pavimenti inediti da Venafrum, in Atti del XVI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 17-20 marzo 2010), Tivoli, pp. 134-135, figg. 5-8, pp. 139-140.Capini, S. 1989, La città di Venafro (Is), in Tutela. V Settimana dei beni culturali, Matrice (CB), pp. 85-86.Capini, S. 1991, Venafrum, in La Romanisation du Samnium aux II et I siècles av.J.Actes du Colloque, Centre Jean Berard, Napoli, pp. 31-33.Capini, S. 1994, Venafro, in Conoscenze : rivista annuale della Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise, Campobasso, p. 33-35.Capini, S. 1996, in Museo Archeologico di Venafro, Campobasso, p. 37.