L’edificio, per il quale è stata dubitativamente avanzata la proposta di identificazione con un luogo di culto, è ubicato tra via Fara e contrada Guardiola e fu interessato da saggi della Soprintendenza nel 1973. Furono parzialmente messi in luce tre vani a pianta rettangolare, obliterati da sepolture d’età altomedievale, e uno dotato di una vaschetta quadrata pavimentata in tessere fittili. Il materiale rinvenuto consente una datazione tra il II sec. a.C. e il I d.C.(immagini modificate da De Felice 1994; 98).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Il vano di servizio, destinato verosimilmente alla distribuzione dell’acqua, con pareti costituite da schegge di calcare ammaltate e intonacate, era dotato di una vaschetta quadrata (1.75×1.70 m), pavimentata in grandi tessere fittili alternativamente rosse e gialle, con un cordolo idraulico lungo il perimetro del vano. Al centro il rivestimento era interrotto da un’altra vasca quadrata più piccola (0.27 m).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1973 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica del Molise
Contrada Guardiola, vasca in tessere fittili rosse e gialle
Parte dell’ambiente: vasca Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Stesura in grandi tessere fittili alternativamente rosse e gialle.
Specifiche tecniche Lunghezza: 1.75 m – Larghezza: 1.70 m Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))