Domus nota come di L. Caecilius Iucundus, posizionata al centro dell’Insula 1 della Regio V, con orientamento Nord-Est/Sud-Ovest e due ingressi, uno da via Vesuvio (n. 26), l’altro dal vicolo ad essa parallelo (n. 10). L’impianto della casa è di età sannitica (III-II sec. a.C.). Le strutture furono indagate negli anni 1844 e 1875-1876.
FASE 1 (III-II sec. d.C.): domus ad atrio costruita in opera a telaio di calcare del Sarno, con uso del tufo per le parti decorative come i capitelli cubici e l’architrave sopra l’ingresso.
FASE 2 (III Stile): l’intera Insula viene ristrutturata e la domus di Caecilius Iucundus si allarga, inglobando la maggior parte degli ambienti della casa V 1, 23. L’ingresso "a", presenta un pavimento a doppio livello, quello più basso verso la strada (civico n. 26), quello rialzato, rivestito in tessellato bicromo figurato (PO-XXa-b), d’accesso all’atrio principale "b", anch’esso con pavimento in tessellato con inserti (PO-XX): in entrambi i casi si osserva la ridipintura in III Stile. Sull’atrio "b" si aprono diversi ambienti tra i quali le due alae speculari "e" (PO-XX) e "h" (PO-XX) che precedono il tablino "i" (PO-XX): tutti e tre questi ambienti presentano una pavimentazione in tessellato geometrico bicromo associata ad una decorazione parietale in III Stile. Nel viridarium "l", porticato, vengono ricavati tre nuovi ambienti (amb. r-t) lungo la parete nordorientale grazie alla chiusura del posticum, essendovi ora un secondo accesso dal civico n. 10. Sul lato nordoccidentale si apre un secondo gruppo di ambienti (amb. n-q) in cui fa da fulcro l’esedra-triclinio "o", le cui pareti in III Stile, associate al pavimento in tessellato con emblema marmoreo (PO-XX), vengono in un secondo momento ricoperte con pitture di IV Stile (FASE 3). Ai lati sono i due cubicoli "n" e "p", quest’ultimo pavimentato in cementizio con inserti (PO-XX).
FASE 3 (III Stile): alcune pareti vengono ridipinte con decorazioni pittoriche caratteristiche del IV Stile, per esempio il triclinio "m", il peristilio "l" e gli altri ambienti su di esso affaccianti (amb. n-t).
(La pianta dell’edificio allegata è tratta da De Vos 1991, fig. p. 574)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23-26, ala "h", tess. edera nascente da un kantharos Rivestimento in tessellato bicromo a due unità decorative, corrispondenti alla soglia (a) e allo spazio interno (b).
La prima unità decorativa (a) è caratterizzata da un campo di forma rettangolare stretto ed allungato, bordato sui lati lunghi, dall’esterno verso l’interno, da una fascia monocroma nera a ordito di filari obliqui, linea tripla nera, linea doppia bianca, linea doppia nera. Il campo, a fondo bianco di ordito di filari dritti, è decorato da girali d’edera terminanti con foglia cuoriforme, nascenti da un kantharos, i motivi decorativi sono delineati da una linea singola o doppia che ne segue le forme.
La seconda unità decorativa (b) è caratterizzata da un campo monocromo nero a ordito di filari obliqui, bordato da tre linee triple nere alternate a due fasce monocrome bianche.
Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23-26, tablino "i", tess. con pseudo-emblema e soglia Rivestimento in tessellato bicromo a due unità decorative, corrispondenti alla soglia (a) e al vano (b).
La prima unità decorativa (a) è caratterizzata da un campo di forma rettangolare stretto ed allungato, a fondo bianco a ordito dritto, decorato da una fila di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti rettangoli, triangoli e piccoli quadrati sulla diagonale, ribattuti da un quadratino concentrico nero. Le forme sono profilate da una linea doppia bianca.
La seconda unità decorativa (b) è caratterizzata da un campo in tessellato bianco a ordito di filari obliqui con pseudo-emblema quadrato al centro, delineato da due linee triple bianche alternate a due linee doppie nere, decorato da un una composizione ad alveare di quadrati e triangoli equilateri adiacenti, delineati, con effetto di dodecagoni intersecantisi. Gli esagoni sono campiti al centro da una crocetta con petali a squadra. Una linea doppia di tessere bianche segue il contorno delle figure.
Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23-26, triclinio "o", T+U con soglia Rivestimento a T+U, corrispondenti alla soglia (a), alla parte tricliniare U (b) e alla parte conviviale T (c). La soglia (a) è caratterizzata da un pannello rettangolare a fondo nero, ribattuto da un rettangolo, campito da spine corte in colore contrastante. La parte tricliniare U (b) è costituita da un tessellato monocromo bianco, bordato da una fascia marginale bianca a filari dritti seguita, verso l’interno, da una fascia con treccia a due capi bianca delineata da tessere nere, affiancata ai lati da una linea tripla bianca e una linea doppia nera. La parte conviviale T (c) è costituita da un emblema rettangolare in opus sectile a piccolo modulo a scacchiera di marmi policromi (Q2), bordato da una cornice in tessellato bicromo, delineata da una linea doppia nera, decorata a girali d’edera nascenti da kantharoi angolari; segue verso l’interno una linea doppia punteggiata, verso l’esterno due linee triple bianche, alternate a una linea doppia nera.
Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23.26, atrio "b", tessellato con inserti Rivestimento in tessellato geometrico bicromo il cui campo, racchiuso in una larga fascia a fondo nero con punteggiato regolare di inserti policromi, è bordato da una fascia a treccia a tre capi bianca su fondo nero, delineata da entrambi i lati da una fascia monocroma bianca. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali, delineati attorno ad un quadrato, campito da un quadrato nero concentrico; agli angoli la composizione è interrotta da almeno tre quadrati disposti a squadra, quello in corrispondenza dell’angolo campito da un fiorone di otto petali fusiformi, alternativamente di dimensioni maggiori e minori (questi bicromi), al quale si sovrappone una croce greca bianca con apici patenti, gli altri due quadrati sono internamente delineati da una linea nera e caricati al centro da un quadrato nero su fondo bianco.
Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23.26, fauces "a", tessellato con cane accovacciato Rivestimento in tessellato bicromo geometrico e figurato, con dettagli in tessere rosse, a due unità decorative corrispondenti al vano (a) e alla soglia (b). La prima unità decorativa (a) è caratterizzata da un campo, bordato da una linea tripla bianca, decorato da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari obliqui interrotto nella metà sudorientale (a destra per chi guarda) dalla figura di un cane nero, accovacciato, la cui silhouette è delineata da una linea doppia bianca, mentre la sagoma delle zampe e del muso, rivolto a sinistra, è messa in evidenza da una linea singola bianca. L’occhio e il ventre sono invece marcati con tessere rosse.
La seconda unità decorativa (b), separata visivamente dalla prima da una linea doppia nera, è caratterizzata da un campo a fondo bianco, a ordito di filari dritti, variato al centro da una fila di squadre di tre tessere nere, non contigue, dritte e capovolte.
Ala "e": ambiente a pianta rettangolare, aperto nell’angolo settentrionale dell’atrio "b" con funzione di ala di una domus (FASE 1), speculare all’ala "h" (PO-XX) ma più profonda di questa. Durante i rifacimenti di età augustea (FASE 2), nel muro settentrionale del vano viene creata l’apertura di una porta comunicante con la casa V 1,23. L’ala conserva pitture di III Stile, alla quale è associata una pavimentazione conservatasi esclusivamente nel tratto corrispondente alla soglia in tessellato bicromo con decorazione geometrico-vegetale (PO-XXa-b). (La pianta dell’ambiente allegata è tratta da De Vos 1991, fig. p. 574)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1844, 1875-1876
Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23-26, ala "e", tessellato bicromo con palmette e fiori di loto
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Rivestimento in tessellato bicromo a due unità decorative, corrispondenti alla soglia (a) e allo spazio interno (b). La soglia (a) presenta un campo di forma rettangolare stretto ed allungato, bordato sui lati lunghi da una fascia monocroma nera a ordito di filari obliqui, linea tripla nera, linea doppia bianca, linea doppia nera. È decorato al centro due pelte delineate, dritte e affrontate ad un quadrato a lati concavi, ribattuto al centro da una crocetta nera con apici a squadra, sovrapposto a due aste che si incrociano; gli angoli del quadrato, liberi dalle pelte, terminano in due volute. La composizione continua sul piano orizzontale, in maniera speculare rispetto al centro, con palmette circoscritte e loti stilizzati. Lo spazio interno (b) è conservato in minima parte, in prossimità della decorazione della soglia. Si tratta verosimilmente di un tessellato a fondo bianco a ordito di filari obliqui.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: orientata Cromia: bicromo
Unità decorativa corrispondente alla soglia, caratterizzata da un campo in tessellato bicromo, di forma rettangolare stretto ed allungato, bordato sui lati lunghi, dall’esterno verso l’interno, da una fascia monocroma nera a ordito di filari obliqui, linea tripla nera, linea doppia bianca, linea doppia nera. Il campo presenta al centro due pelte delineate, dritte e affrontate ad un quadrato a lati concavi, ribattuto al centro da una crocetta nera con apici a squadra, sovrapposto a due aste che si incrociano; gli angoli del quadrato, liberi dalle pelte, terminano in due volute. La composizione continua sul piano orizzontale, in maniera speculare rispetto al centro, con palmette circoscritte e loti stilizzati. La piastrella che interrompe il disegno in corrispondenza del margine sinistro per chi guarda è, forse, un restauro posteriore al sisma del 62 d.C. La tessitura delle tessere segue le sagome dei motivi decorativi impiegati.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Pompei, scavi) Restauri antichi: La piastrella che interrompe il disegno in corrispondenza del margine sinistro per chi guarda è, forse, un restauro posteriore al sisma del 62 d.C. La tessitura delle tessere segue le sagome dei motivi decorativi impiegati.
, Casa di L. Caecilius Iucundus, Regio V I, 23-26, ala "e", tessellato bicromo con palmette e fiori di loto, in TESS – scheda 13921 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=13921), 2013