Casa nota come di Popidius Priscus, Casa dei marmi e Domus pertusa, situata nell’Insula 2 della Regio VII, con ingresso al n. 20 e postico al n. 40. Essa fu portata alla luce nel 1863 e nel 1865.
FASE 1 (fine II-I sec. a.C.): domus con impianto regolare ad atrio "b" e peristilio "u". Si accede dal vano d’ingresso "a" all’atrio con impluvio "b", in asse col tablino "o". Ai lati dell’atrio si aprono numerosi di ambienti, tra i quali una serie di cubicoli "e" (PO-XXa-c), "f", (PO-XX), "g" (PO-XX) ed "l" (PO-XX), con pavimenti in cementizio. Seguono le due alae speculari "m" (PO-XX) ed "n" (PO-XX), con decorazione pavimentale in tessellato geometrico bicromo. Al centro è il tablino "o", ripartito in due vani: il vano "o1" presenta una pavimentazione in tessellato con pseudo-emblema a cancello (PO-XXa-b), il vano "o2" in tessellato con clessidre (PO-XX). Ai lati del tablino "o" e aperti lungo il lato settentrionale del peristilio "u" sono i triclini "s" (PO-XX), e "t" (PO-XXa-d), pavimentati in tessellato con pseudo-emblema in opus sectile. Il peristilio "u", con orientamento ortogonale a quello della pars antica della casa, presenta un pavimento in cementizio con crocette nei portici, con reticolato di rombi negli intercolumni (PO-XXa-b). Sul fondo si apre l’oecus "z2", con funzione tricliniare, dotato di pavimento in cementizio a base litica con crocette nere (PO-XX).
FASE 2 (I sec. d.C.): la casa viene restaurata e rinnovata nell’apparato decorativo, come testimoniato dai resti di pitture in IV Stile. La denominazione di "Domus pertusa" è dovuta ad un graffito in caratteri greci lasciato su di una parete dell’ingresso dai Pompeiani, tornati a recuperarvi suppellettili e materiali edili dopo il 79 d.C. In quell’anno infatti la casa era ancora in restauro e grandi quantità di lastre e blocchi di marmo per rifare pavimenti e rivestimenti parietali erano depositati nel peristilio "u", dove le rinvennero gli scavatori borbonici. (La pianta dell’edificio allegata è tratta da Sampaolo 1996, fig. p. 615)
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Rivestimento in tessellato il cui campo a fondo bianco a ordito di filari obliqui, bordato da una fascia marginale monocroma bianca a ordito di filari obliqui, seguita da una linea doppia bianca, una fascia monocroma nera, una linea doppia bianca, è decorato da un punteggiato regolare di crocette bicrome.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, ala "n", tessellato
Rivestimento in tessellato di cui rimane parte della fascia marginale, monocroma bianca a ordito di filari obliqui.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, cubicolo "e", cementizio con cornice in tessellato
Rivestimento in cementizio a base litica a tre unità decorative (a-c). L’anticamera (a) è caratterizzata da un campo in cementizio a base litica, inquadrato da una fascia monocroma di tessere nere, bordata da entrambi i lati da una linea doppia di tessere bianche . Lo scendiletto (b) presenta un campo rettangolare in cementizio a base litica, inquadrato da una fascia monocroma di tessere nere, bordata da entrambi i lati da una linea doppia di tessere bianche , caricato al centro da un rettangolo campito da tessere nere e delineato da tessere bianche. L’alcova (c), in cementizio a base litica, è priva di decorazione.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, cubicolo "f", cementizio con scaglie policrome sparse
Rivestimento in cementizio a base mista con scaglie sia fittili sia calcaree e inserti litici policromi sparsi (bianco, nero, verde).
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, cubicolo "g", cementizio con scaglie policrome sparse
Rivestimento in cementizio a base mista con scaglie sia fittili sia calcaree e inserti litici policromi sparsi (bianco, nero, verde, rosso).
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, peristilio “u”, cementizio con crocette e rombi
Rivestimento in cementizio a base fittile a due unità decorative (a-b). Lo spazio del portico (a) è decorato da un punteggiato di crocette bianche. Lo spazio degli intercolumni (b) presenta una decorazione a reticolato romboidale disegnato da linee semplici dentate bianche.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, tablino "o1", tessellato con motivo a cancello
Rivestimento in tessellato geometrico policromo a due unità decorative (a-b). La soglia (a), non conservata, è caratterizzata da "un motivo a scacchiera". Il vano (b) presenta un campo a pseudo-emblema, bordato da una fascia marginale monocroma bianca a ordito di filari obliqui, una linea doppia bianca, una fascia monocroma nera, una linea doppia bianca. Il campo è decorato da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari obliqui al centro del quale si trova uno pseudo-emblema quadrato, inquadrato da una linea doppia bianca, una fascia monocroma nera, una linea doppia bianca, una linea doppia nera, una linea spezzata formante triangoli e una linea doppia nera, campito da un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie e di linee semplici dentate, policroma, formante triangoli a colori alternati.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, triclinio "s", tessellato con pseudo-emblema
Rivestimento in tessellato geometrico policromo il cui campo a pseudo-emblema, bordato da due fasce monocrome nere, è decorato da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari obliqui interrotto al centro da uno pseudo-emblema policromo costituito da "triangoli in una cornice a fasce oblique verdi e rosse bordate di bianco" (Sampaolo 1996), non più conservato.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, triclinio "s", tessellato con pseudo-emblema
Rivestimento in cementizio a base litica con punteggiato di crocette nere.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, triclinio "t", tessellato con pseudo-emblema in op. sect.
Rivestimento in tecnica mista (tess. e op. sect.) a 4 unità decorative (a-d). L’anticamera (a) presenta un tessellato monocromo bianco a ordito di filari obliqui, bordato da una linea tripla bianca, una linea tripla nera, seguita da una linea tripla bianca. La fascia partizionale (b) è caratterizzata da un campo rettangolare, delineato da una linea tripla bianca, una linea tripla nera, seguita da una linea tripla bianca, una greca delineata di singole tessere bianche su fondo nero, campito da una linea formata da un astragalo nero su fondo bianco a filari dritti. Lo spazio tricliniare (c) è costituito da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari obliqui, bordato da una linea tripla bianca, una linea tripla nera, seguita da una linea tripla bianca. Lo spazio conviviale (d) è decorato da uno pseudo-emblema in opus sectile marmoreo policromo a scacchiera di quadrati sulla diagonale, bordato da una fascia in tessellato con treccia a due capi bicroma.
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40,tablino "o2", tessellato con scacchiera
Rivestimento in tessellato geometrico bicromo il cui campo è decorato da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti con effetto di reticolato. I quadrati di risulta sono caricati da una crocetta bicroma al centro.
Cubicolo "l": ambiente a pianta rettangolare, con orientamento Nord-Ovest/Sud-Est, appartenente ad una domus (FASE 1). Esso si affaccia al centro del lato occidentale dell’atrio "b" ed ha funzione di cubicolo. È speculare al cubicolo "g" (PO-XX) e intercomunicante con l’ala "n" (PO-XX). La decorazione pavimentale è in cementizio a base mista con scaglie sia fittili sia calcaree e inserti litici policromi sparsi. In base all’analisi stilistica è stato datato alla fine del II sec. a.C. (Sampaolo 1996). Si conservano tracce di pittura in II Stile. (La pianta dell’edificio allegata è tratta da Sampaolo 1996, fig. p. 615)
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1863; 1865
Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, cubicolo "l", cementizio con scaglie policrome sparse
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Rivestimento in cementizio a base mista con scaglie sia fittili sia calcaree e inserti litici policromi sparsi (bianco, nero, giallo).
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base mista con inserti litici o litoidi)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 103a – inserti su cementizio |
| REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
, Casa di Popidius Priscus, Regio VII 2,20-40, cubicolo "l", cementizio con scaglie policrome sparse, in TESS – scheda 14309 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14309), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14309