scheda

Valbiano, vasca A, pavimento in opus spicatum
Valbiano – Sarsina ( FC )


Nel 1992 scavi in località Valbiano, Cà di Camilla, pochi km a meridione di Sarsina, hanno messo in luce i resti di un edificio a connotazione prevalentemente artigianale, ma con una parte adibita ad abitazione privata, collegato, per mezzo di muri di terrazzamento, a una piccola necropoli articolata in diversi nuclei di sepolture. L’edificio, in una prima fase costruttiva, è costituito da due corpi di fabbrica contrapposti; i due blocchi denotano la loro funzione, infatti quello occidentale è a destinazione residenziale, mentre quello orientale mostra una più spiccata vocazione artigianale. Nel sottore Est si collocano alcune vasche di dimensioni differenti e disposte su più livelli, affiancate da ambienti non pavimentati; tra questi si segnalano le vasche A e B, dotate di pavimenti a commessi di laterizi. Il settore occidentale in questa fase è caratterizzato da una serie di ambienti allineati, di dimensioni molto simili (V, T, U, I, L), tutti a vocazione residenziale e pavimentati in cementizio senza inserti (tranne il vano U, pavimentato in lastre di arenaria). La seconda fase edilizia vede un ampliamento del complesso e un potenziamento dell’area artigianale, a scapito di quella residenziale: oltre alla realizzazione di nuove murature sul lato settentrionale, volte alla chiusura del complesso, si nota la rimodellazione di alcuni ambienti (Q1, H, O, G, vasca O con pavimento a commessi di laterizi), la realizzazione ex novo di altri ambienti (Z) e vasche (L, Q2). Nel settore orientale i rimaneggiamenti non sono consistenti, ma comuqnue l’impianto è potenziato (A, B, C, R, vasca C con pavimento a commessi di laterizi). Un’area cortilizia molto ampia e di forma grosso modo triangolare occupa l’area più occidentale dello scavo, al cui interno dovevavo svolgersi attività artigianali vista la presenza di focolari, di un piccolo ambiente pavimentato in mattoni e di una grande vasca. In bibliografia si riferisce che quasi tutte le vasche sono pavimentate in cotto, tuttavia, oltre a quelle di cui sono dipsonbili le immagini (A, B, C, O) non si specifica quali altre presentino piani pavimentali e di che tipo (opus spicatum, cubetti, ecc.). Si è ipotizzato che l’attività svolta nell’impianto fosse connessa alla lavorazione della lana, e in particolari alle attività di lavaggio e tintura dei tessuti. La prima fase va probabilmente ascritta al I sec.d.C., mentre la seconda al II secolo pieno (considerata la forte presenza di ceramica medioadriatica); la presenza di notevoli tracce di incendio sia su molti dei piani pavimentali sia nei resti carbonizzati di legno (che documentano le tecniche adottate per le coperture e per le pareti) testimoniano l’evento traumatico che ha condotto alla fine dell’impianto e all’abbandono dell’area, verificatosi probabilmente tra IV e V secolo. (la localizzazione dell’area è tratta da Curina 2004, fig. 7; la pianta dell’edificio è tratta da Curina 2004, fig. 8).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Valbiano, area cortilizia, pavimento in mattoni
Rivestimento a commessi di laterizi con mattoni, rintracciato per una parte della superficie originaria.

Valbiano, vano I, cementizio senza inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile senza inserti, rintracciato per una parte della superficie originaria.

Valbiano, vano L, cementizio senza inserti

Valbiano, vano T, cementizio senza inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile senza inserti, rintracciato per una parte della superficie originaria.

Valbiano, vano V, cementizio senza inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile senza inserti, rintracciato per una parte della superficie originaria.

Valbiano, vasca B, pavimento in opus spicatum e mattoncini
Rivestimento a commessi di laterizi, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento mostra una parte a spina di pesce e una parte con file di mattoncini (non perfettamente regolari).

Valbiano, vasca C. pavimento in opus spicatum
Rivestimento a commessi di laterizi con mattoncini disposti a spina di pesce, rintracciato per un’ampia parte della superficie originaria.

Valbiano, vasca O, pavimento a cubetti di cotto
Rivestimento a commessi di laterizi con grandi cubetti di cotto, rintracciato per un’ampia parte della superficie originaria.


La vasca A è una vasca rettangolare pavimentata a commessi di laterizi documentata fin dalla prima fase del complesso, che nella seconda fase subisce rimaneggiamenti che non ne stravolgono la dimensione planimetrica e la funzione.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1992 – Ente responsabile: SA ER

Valbiano, vasca A, pavimento in opus spicatum

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: monocromo

Rivestimento a commessi di laterizi con mattoncini disposti a spina di pesce, rintracciato per un’ampia parte della superficie originaria.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
* a "spina di pesce" (opus spicatum)

 
 

Referenza fotografica: Curina 2004 fig. 10
Curina, R. 2004, L’insediamento rustico-produttivo di Valbiano: lo scavo archeologico, in Bagno di Romagna nell’antichità: le terme, l’insediamento, il territorio, Firenze, p. 24, fig. 10.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Valbiano, vasca A, pavimento in opus spicatum, in TESS – scheda 14535 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14535), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14535


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