scheda

Fornace Vecchia, vano D, pavimento in mattoni sesquipedali
Budrione ( MO )


Nel 1986 in seguito allo scasso praticato per la posa di un tubo del metanodotto a Budrione sono stati intaccati i resti di un edificio di età romana; nell’anno successivo l’indagine archeologica ha permesso di accertare la presenza di una villa rustica romana. L’impianto più antico della villa è attestato dai due ambienti vicini D e F, pavimentati in primo in mattoni, il secondo in cementizio. La presenza di ceramiche fini da mensa (databili a partire dalla fine del II sec.a.C.) permette di accertare la natura residenziale dei due ambienti. Nel corso del I sec.d.C. tale edificio fu ampliato mediante la giustapposizione di altri ambienti (alcuni solo individuati e non scavati) a meridione: i vani A-B-C sono allineati in maniera parattica e presentano pavimenti in semplice terra battuta (A-B) oppure in cementizio (C). Il vano B aveva probabilmente funzione di disimpegno, mentre il vano A sembra essere una cella vinaria, vista la presenza di tre dolia defossa. Il vano C in un momento successivo è frazionato in due ambienti (venendo così a creare il vano E) mediante un muro di tramezzo. Ad un periodo di abbandono (compreso forse tra pieno II e III secolo), fa seguito una fase di parziale rioccupazione dell’area, con riadattamento delle strutture (IV/V secolo). (la pianta dell’edificio è tratta da Atlante dei beni archeologici della provincia di Modena. vol. 1 Pianura, p. 165, fig. 104).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Fornace Vecchia, vano C, cementizio senza inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile senza inserti, messo in luce per una parte della superficie originaria.

Fornace Vecchia, vano E, cementizio senza inserti
Rivestimento in cementizio a base fittile senza inserti, messo in luce per una parte della superficie originaria.


L’ambiente D è un piccolo vano scavato solo in parte posto nel settore settentrionale dell’area indagata. Il vano, pavimentato in mattoni, è previsto fin dalla prima fase edilizia e la sua destinazione residenziale è documentata dalla presenza di ceramiche fini da mensa.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1987 – Ente responsabile: SA ER

Fornace Vecchia, vano D, pavimento in mattoni sesquipedali

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Rivestimento a commessi di laterizi con mattoni sesquipedali disposti di piatto, rintracciato per un’ampia parte della superficie originaria.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

 
 

Referenza fotografica: Atlante Beni Archeologici, Pianura, fig. 105
2003, in Atlante dei beni archeologici della provincia di Modena. Pianura, Firenze, pp. 164-165, fig. 105.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Fornace Vecchia, vano D, pavimento in mattoni sesquipedali, in TESS – scheda 14647 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14647), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14647


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