Una serie di esplorazioni archeologiche e di rinvenimenti fortuiti ha interessato la frazione di Gorzano nel corso del XIX secolo. In prossimità dell’oratorio di Sant’Andrea, all’interno del deposito archeologico della terramara di Gorzano (età del bronzo), sono dislocati anche i resti romani, riconducibili ad un impianto produttivo dotato di fornace (ma non si esclude che l’impianto possa riferirsi alla pars rustica di una villa). Oltre a un pozzo dentro il quale sono stati rintracciati numerosi materiali e alla fornace, è stata scoperta una vasca utilizzata per la produzione del vino o dell’olio: tale vasca presentava due pavimenti sovrapposti, quello più antico in spicatum e quello più recente ad esagonette, quest’ultimo interrotto da un bacino circolare lapideo (all’interno del quale sono stati trovati numerosi dolii frammentari). Non si può comunque proporre un puntaule inquadramento cronologico per la vasca. (la pianta della vasca è tratta da Insediamenti rurali in Emilia Romagna, Marche, fig. 11).
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
Vasca a pianta quadrangolare, con pareti in mattoni; la vasca è dotata di due pavimenti sovrapposti, uno più antico in spicatum e uno più recente ad esagonette. Quest’ultimo presentava al centro un bacino lapideo, all’interno del quale sono stati rintracciati alcuni dolii frammentari (tra cui uno con iscrizione, come si nota nel disegno allegato).
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
1989, in Insediamenti rurali in Emilia Romagna, Marche, Cinisello Balsamo, p. 14, fig. 11. 2009, in Atlante dei beni archeologici della provincia di Modena. Collina e alta pianura, Firenze, p. 258.