scheda

Luna 6, fase I, vano 3, tessellato a grandi tessere di cotto
Luni – Ortonovo ( SP )


LUNA 6, DOMUS OCCIDENTALE. A meno di 0.30m sotto la Piazza E2 a S del Foro dell’antica Luni si individuarono i resti della cd. Domus Occidentale (cfr. ubicazione, da DURANTE 2003, fig. 1 p. 143: n. 15, in rosso), emersi fra il 1970 e il 1974 nel corso dei restauri della pavimentazione marmorea della piazza claudio-neroniana (vd. infra). Prima dell’esproprio di almeno parte della domus (50-70 d.C.) l’edificio presenta due fasi di vita, dall’epoca tardorepubblicana all’età giulio-claudia (cfr. planimetria resti, da BUENO 2012, scheda LUNA 6, fase II, 40 d.C. Rielaborazione grafica P. Da Pieve), ma la lettura della stratigrafia è tuttora alquanto incerta.
FASE I (I sec. a.C.). La planimetria della fase originaria non è nota: al periodo tardorepubblicano sono attribuiti alcuni vani (1-3), successivamente inglobati nell’impianto giulio-claudio. Tutti gli ambienti hanno restituito rivestimenti pavimentali, in tessellato bicromo geometrico (1), in “cocciopesto” decorato (2) e in cubetti di cotto (3). Verosimilmente pertinente a questa fase è anche un ampio lacerto di “battuto di piccoli ciottoli e minute scaglie di pietra e laterizio affogati in malta biancastra” (ROSSIGNANI 1977, p. 11), obliterato dal canale di scolo e dal pozzo dell’atrio 4 di fase II e coevo a un altro canale di scolo; con le dovute cautele, in questa sede il lacerto viene attribuito a uno spazio aperto ricalcato dall’atrio 4. Si segnala il rinvenimento di un vespaio di ciottoli in corrispondenza del vano 5 di fase II, forse riferibile alla preparazione di un pavimento asportato per la realizzazione del rivestimento in “graniglia” nel secondo quarto del I sec. d.C.
FASE II (40 d.C.). Dalla fine dell’età tiberiana la domus viene ristrutturata con la realizzazione dell’atrio tuscanico 4, accessibile dal cardine massimo (non rilevato in pianta). Gli ambienti più antichi vengono quindi a rivestire funzione di oecus (3), ala (2) e sala di soggiorno o cubicolo (1); sul lato O dell’atrio si apre un ampio tablino (5), mentre a S una soglia monolitica in pietra grigia del Corno, in asse con il vano 1, indica la presenza di un altro ambiente, non scavato. Per questa fase sono noti due rivestimenti in “graniglia di marmo e crustae marmoree policrome” (4-5).
Si segnalano, infine, alcuni elementi fittili a losanga rinvenuti negli strati di riempimento della domus e pertinenti a un piano pavimentale perduto (GAMBARO, GERVASINI, LANDI 2001, p. 88, nota 23).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Luna 6, fase I, vano 1, tessellato a meandri e svastiche a doppio giro e doppie T
Il rivestimento in tessellato, strappato nell’agosto 1971, si conserva per un tratto di 3×1.40m, ma in origine era forse esteso all’intero ambiente. Si tratta di un tappeto a fondo bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, con pannello (centrale?), forse rettangolare, raccordato al resto della superficie da una linea tripla bianca a ordito diritto e inquadrato da una fascia monocroma nera (9 file di tessere). Nel pannello si staglia, su fondo bianco a ordito diritto, uno stralcio di una composizione ortogonale di meandri e di svastiche a doppio giro e doppie T. Foto da ROSSIGNANI 1973, tav. 20/11.

Luna 6, fase I, vano 2, cementizio litico a reticolato romboidale e soglia a mosaico e a meandro di svastiche e quadrati
Il rivestimento, descritto in letteratura come “cocciopesto” o come “mosaico”, è un cementizio a base marmorea, a fondo bianco, composto da malta e inclusi marmorei bianchi. Il tappeto principale è ornato da un reticolato romboidale in tessere nere, probabilmente a linee dentate (DM 201c) o forse a linee punteggiate (DM 201b). La soglia verso l’atrio è ornata da una fascia musiva nera (9 o 10 file di tessere) esterna e da una fascia in tessere nere su cementizio bianco, disposte a formare un motivo a meandro di svastiche a giro semplice e quadrati scarsamente leggibile; i quadrati risultano caricati da una crocetta di quattro tessere nere più una centrale bianca o rossa. Foto da ROSSIGNANI 1977, tav. 18/4.

Luna 6, fase I?, vano 4, cementizio a base mista
Del rivestimento, in “battuto di piccoli ciottoli e minute scaglie di pietra e laterizio affogati in malta biancastra”, è stato rinvenuto un ampio lacerto (2.30×3.25m) obliterato dal pozzo e dal canale di scolo della fase II. Si tratta verosimilmente di un cementizio a base mista, forse riferibile alla fase tardorepubblicana della domus. Foto da ROSSIGNANI 1977, tav. 20/1.

Luna 6, fase II, atrio 4, cementizio litico con inserti marmorei policromi
Il rivestimento è descritto come “graniglia di piccole scaglie di marmo affogate in malta biancastra con grandi crustae in marmi policromi di forma irregolare su file parallele, intercalate da filari sfalsati di crustae più piccole” (ROSSIGNANI 1977, p. 10) o “graniglia in pietrisco di piccola granulometria con legante di malta, spesso 5-10cm. Il motivo decorativo è costituito dal sovrapporsi di due maglie a modulo quadrangolare di 40cm, una definita da piccole tessere quadrangolari di marmo bianco (2cm) e l’altra da scutulae informi di marmi colorati (5-6cm), in modo che ogni elementi stia al centro del quadrato formato da quattro elementi di diverso tipo” (scheda pavimento US15, sondaggio 2001). Si tratta di un cementizio marmoreo con inserti marmorei policromi (bardiglio, giallo numidico e Teos), assenti lungo la fascia perimetrale (0.40m). Il pavimento è simile a quello del vano 5 (vd. infra), ma i filari di inserti risultano leggermente sfalsati. Foto Archivio SBALig, Luni, Domus Occidentale, sondaggio giugno 2001, dia28.

Luna 6, fase II, tablino 5, cementizio litico con inserti marmorei policromi
Il rivestimento, visibile per una fascia di 4.2x1m, è descritto come “graniglia di piccole scaglie di marmo affogate in malta biancastra con grandi crustae in marmi policromi di forma irregolare su file parallele, intercalate da filari sfalsati di crustae più piccole” (ROSSIGNANI 1977, p. 10) o “graniglia in pietrisco di piccola granulometria con legante di malta, spesso 5-10cm. Il motivo decorativo è costituito dal sovrapporsi di due maglie a modulo quadrangolare di 40cm, una definita da piccole tessere quadrangolari di marmo bianco (2cm) e l’altra da scutulae informi di marmi colorati (5-6cm), in modo che ogni elementi stia al centro del quadrato formato da quattro elementi di diverso tipo” (scheda pavimento US14, sondaggio 2001). Si tratta di un cementizio marmoreo con inserti marmorei policromi (bardiglio, giallo numidico e Teos), assenti lungo la fascia perimetrale (0.40m). Il pavimento è simile a quello dell’atrio 4, ma i filari di inserti risultano leggermente sfalsati. Foto Archivio SBALig, Luni, Domus Occidentale, sondaggio giugno 2001, dia35 (veduta da E: in primo piano il pavimento dell’atrio 4).


Vano 3, fase I (I sec. a.C.). Ampio ambiente rettangolare (>21mq) pavimentato in cubetti fittili.
Fase II (40 d.C.). Il vano assume funzione di rappresentanza (oecus?), affiancato dal tablino 5 e forse comunicante con l’atrio 4.

Lunghezza: >6 m – Larghezza: 3.50 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1972; 2001 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria

Luna 6, fase I, vano 3, tessellato a grandi tessere di cotto

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Rivestimento pavimentale in cubetti fittili approssimativamente quadrangolari (5x5cm ca.), disposti in filari quasi regolari, a ordito diritto. I cubetti sono ottenuti da laterizi di grandi dimensioni tagliati. La tipologia pavimentale è riconducibile a un tessellato a grandi tessere di laterizio. Foto Archivio SBALig, Luni, Domus Occidentale, sondaggio giugno 2001, dia46.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))

 
 

Referenza fotografica: immagine su concessione del MiBACT (© Archivio Soprintendenza Archeologia della Liguria, Luni, Domus Occ., sondaggio 06/2011, dia 46, autore Viarengo&Tiscornia), con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Luni, Area Archeologica e Sistema Museale)

Luni, Area Archeologica e Sistema Museale (Riferimento: SBALig) Via Luni 37 – Ortonovo SP)

Durante, A.M. 2001, Urbanistica lunense. Note di aggiornamento, in Città antica di Luna. Lavori in corso, Genova, pp. 14, 15.
Facchinetti, G. 2004, Casi di esproprio di aree private per uso pubblico a Luni e in centri romani dell’Italia settentrionale nel corso del I secolo d.C., in Quaderni del Centro Studi Lunensi, Luni, p. 11.
Gambaro, L./ Gervasini, L./ Landi, S. 2001, Un edificio di epoca presillana al Varignano Vecchio, in Giornale Storico della Lunigiana e del Territorio Lucense, La Spezia, p. 88.
Gervasini, L./ Landi, S. 2014, Luni (Ortonovo, SP), edilizia privata. Pavimenti noti e meno noti di due domus di età tardo repubblicana, in Atti del XIX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Isernia, 13-16 marzo 2013), Tivoli, p. 435.
Rossignani, M. P. 1977, Saggio della piazza E2, in Scavi di Luni. Relazione delle campagne di scavo 1972-1973-1974, Roma, p. 10.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Luna 6, fase I, vano 3, tessellato a grandi tessere di cotto, in TESS – scheda 14780 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14780), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14780


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