L’edificio, ubicato al IV miglio della via Tiberina (corrispondente attualmente al km 7 della via omonima, nella Tenuta di Procoio Nuovo, da cui prende nome), fu individuato nel 1997 e scavato l’anno successivo. La villa è dotata di parte residenziale e produttiva; si riconoscono tre fasi edilizie:
I fase) II-I secolo a.C. – impianto della villa: a questa fase sono sicuramente attribuibili l’atrio con impluvium (2 in pianta), che conserva un lacerto della pavimentazione originale in cementizio con inserti, e alcuni ambienti produttivi (3 e 4 in pianta: quest’ultimo conserva parzialmente la pavimentazione in opus spicatum). Tecnica edilizia: opus quadratum. II fase) II secolo d.C. – ampliamento del settore meridionale della villa: realizzazione di un impianto termale (solo parzialmente scavato) e di una corte, presumibilmente porticata (16 in pianta), circondata da ambienti, alcuni dei quali (13, 14, 15 in pianta) hanno restituito frammenti di mosaci e marmi che testimoniano la presenza originale di sistemi decorativi e dunque un uso residenziale. Tecnica edilizia: opera laterizia e listata. III fase) II-III secolo d.C. – restauri: redazione di una nuova pavimentazione in tessellato bicromo per l’atrio (2 in pianta). La villa rimane in uso fino ad epoca tarda: l’abbandono non può essere datato prima del IV secolo d.C. (pianta località ed edificio da DE FRANCESCHINI 2005 in bibliografia).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Suburbio, via Tiberina, villa di Procoio Nuovo, Atrio, cementizio a base fittile con inserti Pavimento in cementizio a base fittile, monocromo, decorato da inserti di tessere musive. Il bordo è decorato da un meandro a svastica che determina quadrati (DM 38a); il campo, definito da una fila di tessere a distanza regolare tra loro, è punteggiato da crocette di quattro tessere bianche attorno ad una nera (DM 108a). Su base stilistica il rivestimento è databile alla fine del II – I secolo a.C. Venne coperto da una nuova pavimentazione in tessellato nella terza fase edilizia della villa, datata a fine II- III secolo d.C.
Suburbio, via Tiberina, villa di Procoio Nuovo, Atrio, tessellato bicromo a motivi geometrici. Tessellato bicromo a decori geometrici, redatto abbastanza accuratamente e con tessere medio-grandi, a quanto si può giudicare dalle foto disponibili. Si articola in un bordo a fascia monocroma che delimita il perimetro del campo e lo divide in scomparti decorati da differenti motivi geometrici: uno presenta una composizione ortogonale di cuori affusolati e cerchi caricati da pelte in colore contrastante, generanti quadrati ed esagoni concavi; l’altro presenta una composizione ortogonale di croci di campane curvilinee intorno ad un quadrato centrale, tangenti, formanti quadrati concavi più grandi e fusi (var. di DM 159g e 159i). La pavimentazione, databile a fine II- inizio III secolo d.C. su base archeologica (III fase della villa) e stilistica, oblitera l’originale in cementizio con inserti.
Ambiente produttivo (4 in pianta) a pianta rettangolare: una vasca rettangolare scavata nel tufo affiancata da due blocchi del medesimo materiale permettono di riconoscere nel vano la presenza di un torcularium, presso il quale sono stati rinvenuti resti di dolia interrati. La tecnica costruttiva e un lacerto conservato della pavimentazione originale, in opus spicatum con bordo in cubi di cotto, permettono di datare l’ambiente alla prima fase edilizia del complesso ( fine II-I secolo a.C.).
Lunghezza: 9 m – Larghezza: 5 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1997 – Ente responsabile: SAR
Suburbio, via Tiberina, villa di Procoio Nuovo, ambiente produttivo, opus spicatum
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Lacerto di pavimento in opus spicatum: mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce. Si conserva parzialmente un bordo realizzato da cubi di cotto. Nell’edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))
De Franceschini, M. 2005, in Le ville dell’agro romano, Roma, pp. 1-3..Messineo, G. 1998, “Via Tiberina Km 7. Tenuta di Procoio Nuovo. Villa Romana”, , in Bullettino della Commissione Archeologica di Roma, Roma, pp. 355-9..
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Suburbio, via Tiberina, villa di Procoio Nuovo, ambiente produttivo, opus spicatum, in TESS – scheda 15140 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15140), 2013