scheda

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, calidarium (B), tessellato policromo geometrico
Roma ( RM)


La villa nota come "di Quarto di Montebello" è situata al IX miglio della via Flaminia, a circa 200 m di distanza dalla consolare; fu scoperta e scavata nel marzo del 1892 e poi reinterrata. Si ignora attualmente l’esatta ubicazione: all’epoca si trovava nella tenuta di Prima Porta di proprietà Piacentini (lo scavo fu curato dal proprietario). L’edificio, costruito su terrazze, comprendeva un settore residenziale, munito di un piccolo impianto termale, e uno produttivo; edificato in età augustea, tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del successivo (I FASE- opus reticulatum), fu ampliato e modificato nel II secolo (II FASE – opus mixtum) ed ancora nel III e IV secolo (III FASE – "come dimostrano i diversi metodi di opera murale" non specificati: MARCHETTI 1892, in bibliografia, p. 112). Si ignora l’epoca di abbandono. Il complesso doveva essere piuttosto lussuoso, perchè i sette ambienti indagati conservavano raffinati mosaici bicromi e policromi (alcuni dei quali vennero distaccati e venduti dal proprietario); dalle scarse notizie pubblicate si ricava la presenza in origine di sistemi decorativi parietali in intonaco e stucco policromo, rinvenuti in frammenti; inoltre, frammenti di lastrine marmoree policrome, di vetro e bronzo (MARCHETTI 1892, p. 115) , potevano essere parte di rivestimenti parietali in sectile e/o interrasile. La pianta dell’edificio è tratta da MARCHETTI 1892, fig. 1, p. 112.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, ambiente (A), tessellato
Tessellato policromo a decoro geometrico: “a scomparti geometrici, formati con pietruzze bianche, rosse e nere, a disegno imitante la stuoia” (DM 140e ?). Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione” (passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Si ignora l’attuale luogo di conservazione. Recenti ricerche condotte presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma hanno portato all’attenzione degli studiosi un fascicolo riguardante il Museo Nazionale Romano, contenente una serie di documenti, datati fra il dicembre 1908 e il luglio1909, relativi alla vendita di quattro mosaici, documentati da acquarelli (di oggi resta solo una fotografia). Uno di questi, descritto come «mosaico con zona bianca e con meandri all’ingiro» (una doppia cornice con fascia a segmenti di greca tipo DM 33 e onde correnti DM 101a) e campo ornato «con fasce gialle e verdi di vivacissimo coloreintrecciate a guisa di stuoia» (DM 140e) sembra trovare corrispondenza nella descrizione fornita dal Marchetti per il tessellato scoperto all’interno dell’ambiente (A).

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, ambiente (C), tessellato bicromo figurato (Bacco)
Tessellato bicromo a decoro figurato: “mosaico a fondo bianco, e con ornati di color nero, decorato con grande rosone al centro di un quadrato ripartito a disegno di curve intrecciate a spirale. Nel mezzo è una figurina di Bacco, coronato di edera e con tirso nella sinistra. All’intorno sono dei meandri a vilucchi racchiudenti quattro genietti alati, ed uccelli; ai quattro angoli sono dei crateri da cui si dipartono gli ornati anzidetti”;non si ha notizia del bordo (passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione”; si ignora l’attuale luogo e stato di conservazione. Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, ambiente (D), tessellato bicromo geometrico
Tessellato bicromo a decoro geometrico (cassettonato): “con scomparti geometrici ad intarsio con fascioni bianchi e semplici riquadri neri a guisa di lacunari” (var. di DM 128c). Non si ha notizia dl bordo. Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione” (Passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, ambiente di rappresentanza (F), tessellato policromo vegetale e figurato (gorgoneion)
Tessellato policromo con decoro vegetale e figurato su fondo bianco. Il bordo è articolato in una doppia cornice: l’esterna presenta girali vegetali neri con foglie verdi che partono da volute angolari e si incrociano al centro di ogni lato, l’interna una treccia a calice bianca su fondo nero bordata da fascia bianca e nera. Il campo ha girali vegetali che partono da quattro fiori a calice, posti al centro di ogni lato, sui quali sono posati altrettanti uccelli (un merlo, una gazza, una pernice e una tortora); al centro un emblema con gorgoneion incorniciato da un nastro policromo che forma un ottagono mistilineo. Al momento della scoperta il pavimento era “in buonissimo stato di conservazione” (MARCHETTI 1892, p. 113); nel 1897 fu acquistato sul mercato antiquario romano da Mr. J.L. Gardner che lo fece tagliare e spedire a Boston, dove fu rimontato tra il 1900 e il 1902 nel cortile del Gardner Museum sulla Fenway. La cronologia si basa su dati stilistici ed epigrafici (bolli laterizi).

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, ambiente di rappresentanza (G), tessellato
Tessellato policromo a decoro geometrico e figurato; conservava parzialmente il bordo, geometrico: “rettangoli combinati regolarmente a forma di un bugnato”, (DM 95a?). Il campo, “in buonissimo stato di conservazione” (passi virgolettati da MARCHETTI 1892, pp. 113-4), è decorato da quattro ottagoni, campiti da rosette di foglie verdi, petali rossi ed elementi quadrilobati verdi, alternati ad elementi a “L” campiti da treccia a tre capi su fondo nero; negli spazi di risulta losanghe campite da elementi geometrici. Centralmente sta uno pseudoemblema quadrato, realizzato da tessere in pasta vitrea; è bordato da treccia a due capi, fascia monocroma bianca e linea dentellata. Il campo, figurato, presenta una scena egittizzante: sulla sinistra è un uomo stante, che impugna un sistro; davanti a lui una figura seduta, con phiale nella destra; tra i due una cista da cui esce un serpente; negli angoli in alto oscilla, centralmente una tavoletta votiva. Il pavimento fu acquistato sul mercato antiquario romano da un privato e donato nel 1945 al Metropolitan Museum of Art di New York, dove attualmente se ne conserva un frammento (n. inv. 45.16.2).

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, ambiente non documentato (E), tessellato bicromo gemetrico
Tessellato bicromo a decoro geometrico e forse vegetale o geometrico-vegetalizzato: “mosaico di fondo bianco e leggeri ornati e meandri in nero”. Non si ha notizia del bordo. Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione” (Passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Si ignora l’attuale stato e luogo di conservazione; non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.


Ambiente B. Vano a pianta rettangolare, di dimensioni ignote, che la presenza di resti di tubuli alle pareti e suspensurae sul pavimento fa interpretare come un ambiente termale riscaldato, presumibilmente il calidarium. Conservava il pavimento in tessellato policromo a decoro geometrico. Le piccole dimensioni del settore termale farebbero datare il vano alla I FASE della villa, in età augustea, senza escludere ulteriori fasi decorative.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1892 – Ente responsabile: SAR

Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, calidarium (B), tessellato policromo geometrico

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Tessellato policromo a decoro geometrico: “con disegno di grandi ottagoni intrecciati negli angoli”. Non abbiamo notizie del bordo. Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione (MARCHETTI 1892, p. 113). Recenti ricerche condotte presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma hanno portato all’attenzione degli studiosi un fascicolo riguardante il Museo Nazionale Romano, contenente una serie di documenti, datati fra il dicembre 1908 e il luglio1909, relativi alla vendita di quattro mosaici, documentati da acquarelli (di oggi resta solo una fotografia). Uno di questi, descritto come un mosaico «a fondo giallo con decorazione geometrica in nero, e bella testa di Medusa al centro», nella foto risulta essere più precisamente una composizione ortogonale di ottagoni irregolari intersecantisi e adiacenti sui lati maggiori, a rete di svastiche (DM 171d), bordata da una cornice a denti di sega DM 10a e interrotta al centro da un pannello rettangolare con arabeschi vegetali che disegnano un ottagono a lati concavi con gorgoneion centrale. Per questo tessellato sembra praticabile l’ipotesi di un’identificazione con il pavimento visto dal Marchetti nell’ambiente (B).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 10d – denti di lupo, policroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 171d – composizione ortogonale di ottagoni irregolari intersecantisi e adiacenti sui lati minori, a rete di svastiche

 
 

Referenza fotografica: immagine da ESPOSITO, OLEVANO 2010, fig. 4.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato

Angelelli, C. 2017, Le ville del suburbio di Roma tra età repubblicana e tarda antichità. Integrazioni e aggiornamenti attraverso l’analisi dei contesti pavimentali, in Amoenitas. Rivista internazionale di studi miscellanei sulla villa romana antica, Roma-Pisa, pp. 17-18, fig. 4.
De Franceschini, M. 2005, in Le ville dell’agro romano, Roma, p. 13.
Esposito, M./ Olevano, F. 2010, Disegni di grandi pavimenti musivi offerti in vendita a Roma all’inizio del XX secolo, in Atti del XV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aquileia, 4-7 febbraio 2009), Tivoli, pp. 446-447, fig. 3.
Marchetti, D. 1892, Via Flaminia , in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, p. 113.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Angelelli, Claudia/ Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca | AGGIORNAMENTO: 2017 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelellli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia/ Laurenzi, Elsa, Suburbio, via Flaminia, villa di Quarto di Montebello, calidarium (B), tessellato policromo geometrico, in TESS – scheda 15207 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15207), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15207


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