Tra 1995 e1997 grazie ad alcuni scavi effettuati nella pieve di S. Stefano, al di sotto della chiesa romanica, sono state riconosciute diverse strutture concernenti una villa romana (FASI 1-3), definitivamente obliterata verso la metà del V sec. d.C. da un mausoleo, trasformato poi in oratorio cristiano (vedi scheda relativa). La fondazione dell’edificio è riferibile al I sec. d.C., in base all’analisi dei reperti ceramici e dei pavimenti decorati, con una continuità di vita fino alla fine del IV sec. d.C. Essa è situata ad Est della strada romana (via Risorgimento), orientamento N-S/E-W, con il lato orientale prospiciente il lago.
FASE 1 (I sec. d.C.): nel I sec. d.C. viene impiantata una villa con più di dieci ambienti e che deve svilupparsi su più livelli prospicienti il lago, con orientamento N-S. Il più grande ambiente (amb. A), forse un triclinio, con due tipi diversi di pavimentazione in cementizio: una con bordo in tessellato e un’altra con punteggiato di crocette. Esso è affiancato a Nord dal corridoio L e a Sud dal vano B, anch’esso pavimentato in cementizio. Verso Nord seguono, con lo stesso orientamento, l’ambiente D, con pavimento in cementizio a base fittile rubricato, e l’ambiente E, pavimentato anch’esso in cementizio con inclusi neri. Altri lacerti di pavimenti cementizi decorato testimoniano la presenza di altri vani verso Ovest, dove si suppone la presenza di un peristilio: ambienti C, F e G (con inclusi neri). Nell’angolo NW dell’area di scavo la presenza di due muri paralleli è stata interpretata come ingresso (amb. I).
FASE 2 (III-IV sec. d.C.): tra III e IV sec. d.C. si assiste a diversi interventi di trasformazione della villa. Il vano A viene suddiviso in due vani, che mantengono in uso la precedente pavimentazione. Nell’ambiente D viene stesa una nuova pavimentazione in cementizio a base fittile di scarsa qualità. Nell’ambiente H il vecchio pavimento viene rappezzato e successivamente ricoperto da un nuovo cementizio a base fittile.
FASE 3 (fine IV e V sec. d.C.): si osserva una generale degrado con adattamento ambienti della villa che vengono destinati a più abitazioni povere. Dopo il progressivo abbandono della villa, a metà del V sec. d.C. viene impiantato un mausoleo, poi trasformato in oratorio cristiano (si veda la scheda relativa).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Villa di S. Stefano, amb. A1, cementizio con punteggiato di crocette e bordo in tessellato Rivestimento in cementizio a base litica bianca con inserti litici neri sparsi e fitti il cui campo è decorato da un punteggiato regolare di crocette in tessere musive bianche e nere (quattro tessere bianche intorno a una tessera nera). Alcuni frammenti sono stati reimpiegati nei pavimenti delle strutture successive (Garlt-XX3, si veda scheda relativa "Oratorio cristiano").
Villa di S. Stefano, amb. A2, cementizio con inserti lapidei e bordo in tessellato Rivestimento in cementizio a base litica bianca con inserti litici neri sparsi e fitti con bordo in tessellato bianco e nero costituito da una fascia monocroma nera tra due fasce monocrome bianche, delineate da una fila doppia di tessere nere a sfumare nel cementizio.
Ambiente D: ambiente a pianta quadrangolare con orientamento N-S, avete funzione indeterminata e appartenente ad una villa (FASE 1). Esso è adiacente verso Nord all’ambiente E ed è limitato a Ovest da un muro in opera incerta realizzato in blocchi di calcare e di arenaria lavorati a spacco legati da malta sabbiosa di colore giallastro. Il pavimento è costituito da un cementizio a base litica con inserti fittili, rubricato.
Lunghezza: 3.95 m – Larghezza: >2.47 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Villa di S. Stefano, amb. D, cementizio con inserti fittili rubricato
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in cementizio realizzato con frammenti laterizi gettati su uno strato di malta. Sulla superficie si sono conservati alcuni tratti della rubricatura. Stato di conservazione non documentato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure Lunghezza: 3.95 m; Larghezza: >2.47 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli di fiume di dimensioni abbastanza cospicue, coperto da uno strato di malta con inclusi minuti (frammenti litici e laterizi) e da u sottile strato di malta più depurata, che forma il piano di calpestio. Spessore: 20 cm
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.95 m – Larghezza: >2.47 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con inserti litici o litoidi)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 103a – inserti su cementizio
Referenza fotografica: da BROGIOLO, BELLOSI, VIGO DORATIOTTO 2002, fig. 8.
Baggio, M./ Toso, S. 2002, I pavimenti a mosaico, in Testimonianze archeologiche a S. Stefano di Garlate, Lecco, p. 147, fig. 16.Brogiolo, G. P./ Bellosi, G./ Vigo Doratiotto, L. 2002, Lo scavo e la sequenza in dettaglio, in Testimonianze archeologiche a S. Stefano di Garlate, Lecco, p. 37, figg. 7-8.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, Villa di S. Stefano, amb. D, cementizio con inserti fittili rubricato, in TESS – scheda 15243 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15243), 2013