La villa di S. Anastasio, ubicata in antico su una collina terrazzata al X miglio della via Nomentana (corrispondente attualmente al km 14.700 dell’omonima via, presso il n. civico 1376, località S. Anastasio o S. Alessandro), fu rinvenuta casualmente nel 1978 durante lavori edilizi; fu scavata parzialmentenello stesso anno e poi nel 1980 e 1983, ed in seguito ricoperta; parte fu distrutta dalla nuova costruzione. Molto grande, il complesso aveva un settore residenziale e uno produttivo (testimoniato dalla presenza di un torcular); la planimetria edita è incompleta. L’impianto si data a fine I secolo a.C., inizi del successivo (opus reticulatum); nuovi interventi si ebbero nel II secolo d.C. (in opera laterizia, listata e vittata). Rimase in uso fino al IV secolo. la pianta edificio è tratta da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 27.1, p. 85.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Suburbio, via Nomentana, villa di S. Anastasio, ambiente 2, tessellato. Del pavimento è nota solo la tecnica di composizione: tesselato. Venne coperto in un momento successivo e non determinabile da una seconda pavimentazione nella medesima tecnica, di cui nulla è noto. Nell’edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.
De Franceschini, M. 2005, in Le ville dell’agro romano, Roma, pp. 85-6..Staffa, A. 1990, Via Nomentana, km 14.00, località S. Alessandro (Circ. V), in Bullattino della Commissione Archeologica di Roma, pp. 210-2..
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Suburbio, via Nomentana, villa di S. Anastasio, ambiente produttivo, cementizio a base fittile, in TESS – scheda 15263 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15263), 2013