schedaSuburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (6), esedra, sectile (impronte) Roma ( RM) La villa di S. Alessandro era ubicata in pianura all’altezza del VIII miglio della via Nomentana (corrispondente attualmente al km 13,000 della via omonima, ad 800 m dalla sede stradale, lungo la via Dante da Maiano che taglia in due il complesso). Individuata dall’Ashby nel 1906, fu parzialmente scavata nel 1988-9. Il complesso fu costruito nel I secolo d.C. (opus reticulatum con ammorsature di tufelli) e abbandonato, a causa di un incendio, nel secolo successivo; comprendeva un settore residenziale, dotato di un settore termale, e uno produttivo. Nella seconda metà del IV secolo il sito fu rioccupato (II FASE) e le strutture furono riutilizzate, a destinazione esclusivamente produttiva; la villa vive fino al V secolo. La pianta edificio è tratta da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 31.1, p. 94.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici Suburbio, vai Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (A), ambiente non documentato, sectile Si conservavano nella malta di allettamento le tracce in negativo della pavimentazione in sectile e numerosi frammenti di lastre (materiale e cromia non sono specificati); non è stato possibile riconoscere il disegno. Ne manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (5), ambiente di rappresentanza, sectile Si conservava al momento dello scavo la preparazione del pavimento in sectile: nella malta di allettamento erano leggibili le tracce in negativo delle lastre quadrate (lato cm 30); si ricostruisce dunque un motivo a modulo semplice. Il pavimento era realizzato da lastre marmoree, delle quali si rinvennero molti frammenti, ma ne rimane ignota la cromia. Manca nell’edito la documentazione fotografica. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (7), ambiente di rappresentanza, sectile Si conservava la preparazione del pavimento: nella malta di allettamento erano visibili le tracce in negativo della pavimentazione in sectile di modulo semplice: "con quadrati che contengono altri quadrati disposti obliquamente" (CARBONARA 1992, pp. 128-9). Cromia e materiale del rivestimento sono ignoti. Manca nell’edito la documentazione fotografica. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (A), ambiente di servizio, cementizio a base fittile Lacerti di cementizio a base fittile (sp. m 0.07); ne manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (A), ambiente di soggiorno, tessellato bicromo a decoro vegetale. Frammenti di tessellato bicromo a decoro vegetale, non meglio noto, con varie tracce di restauri eseguiti in antico; manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (B), ambiente di rappresentanza, sectile Le tracce in negativo della pavimentazione conservate nella malta di allettamento permettono di ricostruire una pavimentazione in opus sectile a modulo semplice (lastre triangolari), di materiale e cromia ignoti. Ne manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (C), ambiente non documentato, pavimento in tecnica mista Della pavimentazione rimane solo il riquadro centrale, probabilmente frutto di un tardo rifacimento, uno "pseudoemblema" bordato da lastre di marmo (la cromia è ignota) e campito da mattoncini da opus spicatum disposti su file parallele; "del piano di malta circostante allo stesso livello non si riconosce alcun indizio utile a definire l’originaria decorazione pavimentale" (CARBONARA 1991, p. 123). Sembra impossibile proporre una cronologia per il rivestimento. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (D),vano di passaggio, tessellato. Pavimento di cui si conservavano scarsi framenti; ne è nota solo la tecnica di esecuzione: tessellato. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica. Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro, corte, lastricato. Lastricato realizzato con materiale di recupero: basoli di pietra lavica, blocchi di travertino (tra i quali una soglia), pietre, frammenti di di due statue togate, datate su base iconografica alla metà del II secolo d.C. (CARBONARA 1991-2, nn. 1-2, p. 144). Nella preparazione del pavimento è stata rinvenuta una moneta di Valentiniano I (364-78 d.C.), che fornisce un terminus post quem per la realizzazione del lastricato, coperto da uno strato di bruciato e di crollo dal quale provengono altre monete che permettono di determinare la datazione dell’abbandono del sito (CARBONARA 1991-2, pp. 142-3). Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro, cucina, pavimento a commessi laterizi. Pavimento parzialmente conservato a commessi laterizi : opus spicatum. Nell’edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica. Ambiente a pianta rettangolare (6 in pianta) situato a Nord di via Dante da Maiano, era parte del settore residenziale della villa; si apriva con due pilastri su un portico che immetteva nell’area scoperta rettangolare sistemata a giardino. La parete N era realizzata in reticolato; nell’angolo SO era inserito un dolio e un altro era lungo il lato Ovest, dove è stata identificata anche una struttura semicircolare interpretata come ninfeo. Queste presenze hanno fatto interpretare il vano come oecus o esedra. Conservava nella malta di allettamento le impronte in negativo della pavimentazione in sectile. Nella II FASE di vita della villa il pavimento originale è obliterato e il piano di calpestio è costituito da uno strato molto compatto di malta e terra, databile alla seconda metà del IV secolo sulla base di rinvenimenti monetali.Lunghezza: 3.40 m – Larghezza: 6.40 m Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1988-89 – Ente responsabile: SAR Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (6), esedra, sectile (impronte) Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: non documentato Si conservava al momento dello scavo la preparazione del pavimento in sectile: nella malta di allettamento erano leggibili le tracce in negativo delle lastre quadrate (lato cm 30); è stato possibile ricostruire un motivo a modulo semplice (quadrati). Sono ignoti il materiale e la cromia delle lastre. Manca nell’edito la documentazione fotografica. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base non determinata) Oggetto conservato: impronte – Conservato in: situ
Carbonara, A./ Messineo, G. 1992, S. Alessandro (circ. IV), in Bullettino della Commissione Archeologica di Roma, p. 128, fig. 119, p. 129.De Franceschini, M. 2005, in Le ville dell’agro romano, Roma, p. 96.
DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Suburbio, via Dante da Maiano, villa di S. Alessandro (6), esedra, sectile (impronte), in TESS – scheda 15268 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15268), 2014INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15268
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