Edificio a carattere abitativo del quale alcuni resti sono stati individuati durante gli scavi effettuati tra 2008 e 2009 ai piedi dell’alta roccia del "Paradiso", sede dell’antica cava romana di pietra ollare. In età imperiale, su un precedente edificio di I sec. a.C., viene costruito il nuovo impianto. Il complesso, simile alla tipologia della "maison carées" tipica dell’area celtica d’oltralpe, presenta una pianta caratterizzata da un’area scoperta (amb. L), pavimentata con un lastricato di pietra locale, sulla quale si affacciano diversi ambienti di forma rettangolare (amb. A-I). Due vani, A e F, presentano il pavimento in legno, mentre il vano G e la zona abitativa che si sviluppa verso Est conservano pavimentazioni in cementizio a base fittile. Per l’edificio è stato proposto di interpretarlo quale postazione di carico e scarico delle merci annessa ad una parte residenziale. L’abbandono delle strutture va collocato attorno al IV o V sec. d.C. (La pianta dell’edificio allegata è tratta da Mariotti 2011, fig. 217)
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente L: area scoperta sulla quale si affacciano lungo il lato Est alcuni ambienti (amb. E, A, H), appartenente ad un complesso con parte residenziale, datato in età imperiale. Il pavimento è in lastricato con lastre realizzate in pietra locale. (La pianta dell’ambiente allegata è tratta da Mariotti 2011, fig. 217)
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2008-2009 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Piazza Castello, area esterna L, lastricato litico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Rivestimento costituito da un lastricato litico in pietra locale. Stato di conservazione non documentato.
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: dati archeologici
Mariotti, V. 2011, Chiavenna (SO). Piazza Castello, angolo via Picchi , in Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia 2008-2009 , Milano, p. 211.