La villa del fosso di Montegiardino era ubicata nel fondovalle dell’omonimo canale presso la via Collatina. Fu scoperta casualmente nel 1934 e subito scavata; il sito è stato poi reinterrato e nulla è visibile. La villa fu costruita in opus reticolatum tra la fine del I secolo a.C. e l’ inizio del successivo e restaurata, con la messa in opera di nuovi sistemi decorativi, nel II secolo d.C. Si ignora l’epoca di abbandono. Il complesso comprendeva una parte produttiva (si sono identificati un torcularium e delle vasche) ed una residenziale, attestata dai ricchi rivestimenti. La pianta edificio è tratta da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 48.1, p. 136.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente a pianta rettangolare di grandi dimensioni (5 in pianta) che conservava il pavimento in tessellato policromo; si ignora la destinazione d’uso, ma le dimensioni del vano e la ricchezza del rivestimento, datato su base stilistica al II secolo d.C. e quindi attribuibile alla II fase del complesso, depone per un utilizzo come spazio di soggiorno o rappresentanza.
Lunghezza: 13 m – Larghezza: 7.5 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1934 – Ente responsabile: SAR
Suburbio, via Collatina, villa del fosso di Montegiardino, ambiente di soggiorno, tessellato policromo geometrico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Tessellato policromo (i colori non sono noti) a decoro geometrico, articolato in bordo, con fasce monocrome alternate che inquadrano un motivo a treccia a due capi bianca su fondo nero, e campo decorato da un reticolato di fasce caricate da quadrifogli bianchi su fondo nero, tangenti sulla diagonale che creano cassettoni quadrati di risulta (var. di DM 131f?); questi sono campiti alternativamente da fiori a sei petali neri iscritti in cerchi bianchi, quadrati concentrici, quadrati a stuoia (nodi di Salomone intrecciati a quadrati con spigoli arrotondati). Del pavimento esiste solo documentazione grafica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 70d – treccia a due capi, in colore contrastante
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 136a – Reticolato di fasce caricate da quadrifogli sulla diagonale tangenti.
Referenza fotografica: Da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 48.2.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Suburbio, via Collatina, villa del fosso di Montegiardino, ambiente di soggiorno, tessellato policromo geometrico, in TESS – scheda 15671 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15671), 2014