Nel 1883, in prossimità della cattedrale di S. Lorenzo a Tivoli, fu rinvenuto il complesso della Mensa Ponderaria. Dell’edificio è visibile la parete sud-orientale, con paramenti in opera incerta (a, c) foderate da lastre marmoree, parzialmente conservate, ed in opera reticolata (b, presumibilmente un’aggiunta più tarda). Le pareti a e c originariamente formavano una sorta di nicchia, al cui interno furono rinvenute due mense ponderarie, di fronte alle quali insistono due basi di muratura quadrate foderate di giallo antico, destinate a sorreggere le statue di M. Lartidius e di Varena Maior. Proseguendo verso ovest si apre una seconda nicchia rettangolare limitata dalle murature c e d; quest’ultima, in opera reticolata, analogamente alle murature a e c termina sulla fronte con un pilastro rivestito in marmo. Una terza nicchia destinata ad ospitare i banchi per le misure è delimitata dai muri i, m e n, quest’ultimo in opera incerta. Davanti al muro m, rivestito da lastre di cipollino e di giallo antico, si conserva una porzione di rivestimento pavimentale in opus sectile a piccolo modulo con motivi semplici (QxQ), limitato da una soglia in travertino, presso il quale è parzialmente visibile l’impronta di una struttura semicircolare in laterizio (pianta edificio tratta da Giuliani 1970, fig. 21).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente parzialmente conservato, originariamente facente parte della Mensa Ponderaria. Della struttura è visibile la parete sud-orientale, realizzata con paramenti in opera incerta (a, c) foderata da lastre marmoree, parzialmente conservata, ed in opera reticolata (b, presumibilmente un’aggiunta più tarda). Le pareti a e c formavano in origine una sorta di nicchia, al cui interno furono rinvenute due mense ponderarie, di fronte alle quali insistono due basi di muratura quadrate foderate di giallo antico, destinate a sorreggere le statue di M. Lartidius e di Varena Maior. Proseguendo verso ovest si apre una seconda nicchia rettangolare limitata dalle murature c e d; quest’ultima, in opera reticolata, analogamente alle murature a e c, termina sulla fronte con un pilastro rivestito in marmo. Una terza nicchia destinata ad ospitare i banchi per le misure è delimitata dai muri i, m e n, quest’ultimo in opera incerta. Davanti al muro m, rivestito da lastre di cipollino e di giallo antico, si conserva un tratto pavimentale in opus sectile a piccolo modulo con motivi semplici (QxQ), limitato da una soglia in travertino, presso il quale è parzialmente visibile l’impronta di una struttura semicircolare in laterizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1883
Piazza del Duomo, Mensa Ponderaria, opus sectile a piccolo modulo con motivo a scacchiera (QxQ)
Parte dell’ambiente: nicchia Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tratto di pavimentazione (m 3,20 x 0,50) in sectile a piccolo modulo costituito da formelle di ardesia e di palombino (cm 15) disposte a scacchiera in quattro file di ventidue piastrelle.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base non marmorea) Dimensioni Metriche Tessere: Lato formelle: cm 15. cm
Giuliani, C.F. 1970, in Forma Italiae, Regio I, Volumen VII, Tibur, Pars I, Roma, p. 64, fig. 21.Trevisan, S. 1995, I pavimenti in opus sectile del complesso della Mensa Ponderaria di Tivoli., in Atti del II Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, pp. 469-470, figg. 1-2.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, piazza del Duomo, Mensa Ponderaria, opus sectile a piccolo modulo con motivo a scacchiera (QxQ), in TESS – scheda 16072 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16072), 2014