Domus rinvenuta nel 1919 in via Luzzatti durante gli sterri eseguiti per la costruzione di un garage; lo scavo fu solo parzialmente documentato dagli schizzi di E. Gatti. Le strutture erano realizzate in opera mista; nello scavo, non sappiamo se in opera, si rinvenne un bollo delle figlinae Ponticulanae databile agli anni 212-217 d.C. Il settore della domus portato alla luce si articolava in numerosi ambienti, otto dei quali conservavano i rivestimenti pavimentali in tessellato, per lo più datati su base stilistica tra fine II e fine III secolo. Due dei mosaici vennero distaccati e confluirono nelle collezioni del Museo Nazionale Romano, gli altri sono andati dispersi. La planimetria è tratta da Chini, Grandi Carletti 2001, in bibliografia.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente B, tessellato bicromo geometrico Mosaico "a grossi tasselli" bicromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una composizione reticolata di fusi e di cerchi tangenti (i cerchi nei punti di incrocio) in colori contrasanti, qui caricati da un quadrato a lati concavi, formante ottagoni concavi irregolari (DM 150a). Ne rimane uno schizzo; su base stilistica può essere datato al III secolo d.C.
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente C, tessellato bicromo Tessellato bicromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una composizione ortogonale di cerchi tangenti, formanti quadrati concavi in colore contrastante (DM 231a); i cerchi qui sono caricati da quadrati concavi neri posti orizzontalmente che creano fusi tangenti sui lati. Il pavimento è noto da uno schizzo, dal quale si può forse dedurre la presenza di un bordo a fascia monocroma (DM 1y). Su base stilistica può essere datato al III secolo d.C.
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente D, tessellato bicromo geometrico Mosaico a "grosse tessere" bicromo a decoro geomerico, il cui soggetto è un composizione ortogonale di cerchi e ottagoni dai lati concaviche generano su ogni lato bipenni; i cerchi sono caricati da quattro fusi, in colore a contrasto, con effetto di fiori quadripetali (DM ???). Il tessellato è noto da uno schizzo, da cui non può dedursi l’ventuale presenza del bordo. Su basi stilistiche il pavimento si può datare al III secolo d.C.
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente E, tessellato bicromo vegetale (racemi) e figurato (tigre in corsa) Il mosaico bicromo, redatto con tessere di grandi dimensioni (lato cm 1.5) venne distaccato parzialmente (superficie di m 2.98 x 3.01) e consegnato il 28.12.1919 al Museo Nazionale Romano, nei cui magazzini è attualmente conservato (n. inv. 108517). Presentava originariamente un bordo geometrico, il cui soggetto è una coppia di file contrapposte di pelte giustapposte tangenti in colori contrastanti (DM 57d), e un campo dove racemi vegetali che si dipartono dai quattro angoli formano medaglioni curvilinei lungo i bordi e centralmente un ottagono dai lati curvilinei, dove, sullo sfondo di alcuni girali, sta una tigre in corsa. Il tessellato è noto da uno schizzo; su basi stilistiche può essere datato tra la fine del II e la prima metà del III secolo d.C,
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente F, tessellato bicromo geometrico Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fsce monocrome alternate e un campo il cui soggetto è una composizione ortogonale su fondo nero di cerchi, caricati da elementi floreali, e losanghe; gli spazi di risulta hanno forma di coppie di triangoli (DM ???). Una soglia musiva divide questo pavimento da quello dell’ambiente E. I mosaici sono noti solo da uno schizzo; su base stilistica possono essere datati a fine II-III secolo d.C.
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente G, tessellato bicromo geometrico Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fasce monocrome alternate (Dm 1y) e un campo il cui soffetto è una composizione di pelte contigue ed opposte, gli intervalli caricati da una coppia di petali fusiformi (var. di Dm 249e). Il mosaico è noto da uno schizzo; su base stilistica è databile al III secolo d.C.
Regio V, domus di via Luzzatti, cementizio con inserti Pavimento in cementizio a base fittile punteggiato da tessere musive bianche e nere e frammenti di lastre marmoree; manca della documentazione grafica e/o fotografica. L’editrice (Chini 2001, in bibliografia, p. 369) ne propone una datazione su base stilistica in età tardorepubblicana-augustea.
Regio V, via Luttazzi, ambiente A, tessellato bicromo geometrico Lacerto di mosaico "a grossi tasselli" bicromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una composizione reticolata di losanghe e quadrati concavi sulla diagonale (questi ultimi nei punti di incrocio), qui caricati centralmente da un rombo, con quadrati sulla diagonale iscritti negli scomparti (DM 152a), descritto dall’editrice come una composizione di "ottagoni irregolari dai lati alternativamente rettilinei e curvilinei, caricati da un rombo interno e tangenti per i vertici con effetto di una rete di petali fusiformi e quadrati" (Chini 2001, in bibliografia, p. 369). Ne è noto un piccolo schizzo. Su base stilistica può essere datato al III secolo d.C.
Ambiente a pianta rettangolare (H), che presentava un pavimento in tessellato bicrmo a decoro vegetale e figurato (tigre).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Specifiche di rinvenimento Data: 1919 – Ente responsabile: SAR
Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente H, tessellato bicromo vegetale e figurato
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a decoro geometrico nel bordo e vegetale e figurato nel campo; il bordo è articolato in una fascia monocroma nera, una linea tripla di tessere nere ed una doppia di tessere bianche ad ordito diritto. Il campo presenta una composizione di quattro grandi ottagoni dai lati concavi e quadrati dai lati concavi che creano spazi di risulta polilobati e un emblema centrale quadrangolare. Gli ottagoni sono campiti da volatili associati a piante diverse le une dalle altre (spighe, ulivo, canne palustri, un’essenza non identificabile), probabilmente ad indicare le stagioni; i quadrati sono campiti da fiori di quattro petali con bottoni centrali; gli spazi di risulta presentano elementi vegetali; cespi si dipartono anche dagli angoli del campo. L’emblema centrale presenta una pantera suun terreno rupestre, appena accennato, e un grande kantharos su piedistallo, da cui zamilla dell’acqua, elementi riconducibili al mondo dionisiaco. Su base stilistica il mosaico è attribuibile al III secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Chini, P./ Grandi Carletti, M. 2001, Roma: i mosaici di via Luzzatti, in Atti del VII Colloquio dell’Associazione italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000), Ravenna, pp, 371-3, figg. 7-8-9.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio V, domus di via Luzzatti, ambiente H, tessellato bicromo vegetale e figurato, in TESS – scheda 17210 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17210), 2012