La Domus del Labirinto, esplorata da Mirabella Roberti alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, è stata nuovamente oggetto d’indagine tra 2001 e 2008. Essa si trova in un’area adibita alla fine del II sec. a.C. a discarica e successivamente interessata, intorno alla metà del I sec. a.C., dalla costruzione di almeno due edifici residenziali. Essi presentano l’orientamento NE/SO, tipico del vicus. Al primo complesso appartengono tre ambienti (A, D, E) separati da un corridoio, mentre del secondo edificio (Domus del Focolare) si è potuto indagare solo un cortile con un pozzo e un focolare. Tali edifici sono stati demoliti, forse a seguito di un incendio, tra la fine del I sec. a.C. e l’inizio del I sec. d.C., nella piena età augustea. La Domus del Labirinto, insieme a quella delle Esagonelle, ricalca in parte gli ambienti precedenti, ed è cronologicamente inquadrabile tra l’età tiberiana e la metà del III sec. d.C. (FASI 1-2). La Domus si sviluppa lungo una vasto fronte a S, sul quale si affaccia un esteso complesso di altri edifici, certamente in una posizione privilegiata all’interno della città.
FASE 1 (età tiberiano-claudia): nell’area precedentemente occupata da altre struture, livellata e spianata, vengono innalzate due case, la Domus del Labirinto e la Domus delle Esagonelle, separate da uno spazio aperto. La Domus del Labirinto si sviluppa in senso longitudinale, con orientamento NE/SO, in cui si susseguono da N a S il settore propriamente residenziale, con i due triclini ("triclinio ovest" e "triclinio est"), di cui si conservano solo i pavimenti in cementizio decorato, e forse una doppia coppia di cubicula ("cubiculum ovest" e "cubiculum est"), anch’essi con pavimenti in cementizio decorato, ed alcuni ambienti di servizio, uno dei quali (ambiente D, a sud dei triclini) con pavimento a cubetti laterizi, affiancati a O e a E da aree aperte.
FASE 2 (fine I/inizio II-metà III sec. d.C.): la Domus del Labirinto declina in coincidenza con la creazione di una nuova struttura, probabilmente una casa-bottega. Tra fine III e inizio IV sec. d.C. si verificano alcune attività di spoglio delle strutture murarie, che definisce il completo e definitivo abbandono delle strutture di età imperiale. (La pianta dell’edificio allegata è rielaborata da http://www.progettocalvatone.unimi.it/images/domuslabirinto.jpg)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus del Labirinto, amb. D, cubetti fittili Rivestimento in tessellato a grandi tessere di laterizio di forma cubica e colore rosso e giallo, disposti in fitta ed ordinata sequenza, giustapposti a formare file regolari. Il frammento conservato misura 2×1.30 m.
Domus del Labirinto, cubicolo est, cementizio a base marmorea con punteggiato di tessere e lastrina marmorea Rivestimento in cementizio a base marmorea (piccole scaglie di marmo bianco-azzurrognolo e malta bianca) con punteggiato regolare di tessere nere/blu disposte di punta per un totale di 15×15 file, ad una distanza di circa 15 cm tra loro. Quasi al centro della superficie è posta una lastrina rettangolare in marmo luculleo (cd. africano verde), delle dimensioni pari a 24×14.8 cm.
Domus del Labirinto, cubicolo ovest, cementizio Rivestimento in cementizio a base marmorea (piccole scaglie di marmo bianco-azzurrognolo e malta bianca) con punteggiato regolare di tessere nere/blu disposte di punta per un totale di 14×14 file conservate, ad una distanza di circa 15-17 cm tra loro. Quasi al centro della superficie è posta una lastrina rettangolare rubata dopo il ritrovamento del 1959, il cui alloggio misura 31×22 cm.
Domus del Labirinto, triclinio ovest, cementizio a base litica con punteggiato di lastrine marmoree Rivestimento a T+U in cementizio a base litica di malta bianca ben lisciata con inserti marmorei. Mentre la parte ad U è priva di decorazione (c), la parte a T è suddivisa in due settori: l’anticamera (a) è decorata da un punteggiato regolare di lastrine marmoree poste di punta. Lo spazio conviviale (b) presenta un motivo centralizzato composto da lastrine marmoree. Al centro si trova grossa piastrella quadrata in marmo numidico, a ciascuna estremità della quale si dispone una sequenza composta da una losanga in luculleo e un quadrato, mentre sulle diagonali è una sequenza di lastrine rettangolari in luculleo; il resto della superficie è riempito da lastrine chiare e scure alternate a punteggiato regolare.
Triclinio est: ambiente a pianta rettangolare appartenente ad una domus (FASE 2), simmetrico al triclinio ovest ed avente funzione tricliniare. Tale destinazione è ricostruibile in base alla scansione del pavimento in cementizio con emblema figurato. Le murature sono totalmente assenti e pertanto non è possibile individuare alcuna traccia dell’originario ingresso, sebbene sia ipotizzabile che esso fosse al centro del lato breve verso SE. (La pianta dell’ambiente allegata è rielaborata da http://www.progettocalvatone.unimi.it/images/tricliniocubicula.jpg)
Lunghezza: 5.80 m – Larghezza: 3.65 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1959, 2001-2008 – Ente responsabile: Università degli Studi di Milano
Domus del Labirinto, triclinio est, cementizio con emblema in tessellato con Labirinto di Creta e Minotauro morente
Rivestimento con scansione: a T+U
Rivestimento in tecnica mista con parte tricliniare (a) costituita da un cementizio a base litica con punteggiato regolare di tessere nere poste di punta. La zona della mensa (b) è decorata da un tessellato bicromo per la parte disegnata a labirinto e policromo per lo spazio figurato al centro con la scena del Minotauro morente.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure Lunghezza: 5.80 m; Larghezza: 3.65 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Frammenti di laterizi di dimensioni medio-piccole, di colore arancio e rosa, disposti di coltello in verticale o in obliquo. Strato di malta bianca con minuti frammenti laterizi e scaglie litiche bianche di dimensioni medio-piccole. Strato superiore composto da tessere in marmo bianco a cristalli fini, di forma cubica o parallelepipeda, mescolate disordinatamente a piccole scaglie di pietra bianca e legate da malta bianca. SOTTO L’EMBLEMA: strato molto tenace di malta bianco-grigiastra con superficie liscia, su cui è un fine strato di malta rosa; al centro uno scasso rettangolare corrisponde probabilmente alla mattonella si cui era collocato l’emblema policromo.
Unità decorative
Parte dell’ambiente: spazio conviviale Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema Cromia: policromo
Tessellato con la rappresentazione del Labirinto di Creta reso in bicromia secondo uno schema a meandro e a serpentina, dove i muri interni sono resi con una linea tripla nera, mentre lo spazio intramurale è reso da 4 file di tessere bianche; esse sono copletate all’esterno da merlature a T, al centro delle quali per ciascun lato si apre una porta, in particolare quella posta all’ingresso del labirinto è di maggiori dimensioni e articolazione. Gli angoli del riquadro sono contrassegnati da torri. Al centro è un emblema policromo a tessere minute con la scena del Minotauro morente.
Specifiche tecniche Lunghezza: 1.40 m – Larghezza: 1.34 m Identificazione della Decorazione: figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 322-326 – motivo del Labirinto
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Figura di
Minotauro
morente
Referenza fotografica: da web: http://www.progettocalvatone.unimi.it/images/labirinto.jpg (= VOLONTE 2013, tav. 7.1).
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Cementizio a base litica con punteggiato regolare di tessere nere disposte di punta a distanza di circa 15 cm.
Specifiche tecniche Lunghezza: 5.80 m – Larghezza: 3.65 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)
Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: 2.5 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
var. DM 103e – punteggiato regolare di tessere su cementizio
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Calvatone – area di Costa di S. Andrea) Oggetto conservato: emblema – Conservato in: museo/antiquarium (Antiquarium Platina) Restauri moderni: Ricomposizione e integrazioni mimetiche delle lacune. Completamento del pannello a disegno e colore.
Calvatone – area di Costa di S. Andrea (Riferimento: Cecchini, Nicoletta) – Calvatone
Slavazzi, F. 2013, I pavimenti del settore di rappresentanza, in Calvatone-Bedriacum. I nuovi scavi dell’area della Domus del Labirinto (2001-2006). N. 24/3 della collana POSTUMIA. Rivista quadrimestrale dell’Associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti, Mantova, pp. 170-172, tavv. 7.1-7.2.Volonté, M. 2013, Il mosaico del Labirinto, in Calvatone-Bedriacum. I nuovi scavi dell’area della Domus del Labirinto (2001-2006). N. 24/3 della collana POSTUMIA. Rivista quadrimestrale dell’Associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti, Mantova, pp. 176-179, fig. 83, tav. 7.1.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, Domus del Labirinto, triclinio est, cementizio con emblema in tessellato con Labirinto di Creta e Minotauro morente, in TESS – scheda 17235 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17235), 2014