Casa dello Scheletro (III, 3): la domus ercolanese, così chiamata per il rinvenimento di uno scheletro al suo interno, si apre al n. 3 del cardo III, accanto alla Casa dell’Albergo. L’edificio è costituito da tre lotti di abitazioni unificati in età sannitica e doveva essere provvisto di un piano superiore, come comprova l’esistenza di finestre ancora visibili all’epoca dei primi scavi. Successivi restauri sono documentati tra la tarda età repubblicana e la prima età augustea ed in epoca giulio-claudia. La casa assunse le forme con cui ci è giunta a seguito dei rifacimenti effettuati dopo il terremoto del 62 d.C. Il piano inferiore è composto da una trentina di ambienti gravitanti attorno l’atrio, accessibile dalle fauces (1) e seguito dal tablino (7). A N si sviluppa un ampio triclinio (6) aperto su una nicchia con decorazione musiva. Il corridoio e consente l’accesso a stanze da letto/soggiorno (8, 9) e all’oecus (10) che, come il triclinio, si affaccia su un ninfeo con larario decorato a mosaico. A S si aprono ulteriori ambienti, tra cui si segnalano l’anticamera (17) da cui si accede a vani da letto o soggiorno (18, 19), che ricevono luce da un cortile (20). La casa ha restituito raffinate decorazioni pittoriche ed eleganti rivestimenti musivi parietali, tra cui quello del ninfeo su cui si affaccia il triclinio 6, in parte conservato al Museo Nazionale di Napoli e qui sostituito da calchi, e del larario su cui prospetta l’oecus 10. I pavimenti sono principalmente in opus sectile ed in semplice tessellato bianco bordato da fasce in colore contrastante, eccezion fatta per le fauces dove il campo è impreziosito da un punteggiato di inserti (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 143).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), ambiente 19, tessellato bianco con fasce in colore contrastante Tessellato a fondo bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere definito da una fascia nera alternata a dieci filari di tessere bianche, seguiti internamente da due fasce di tre filari di tessere nere separate da quattro filari di tessere bianche e seguite da tre filari di tessere bianche. Il pavimento è databile nell’ambito del IV stile.
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), ambiente 8, opus sectile in redazione mista Opus sectile con motivi differenziati suddivisibili in tre distinte unità decorative. La soglia è in opus sectile a rettangoli in giallo antico (cm 38,5×15) profilati con listelli di portasanta (spessore: cm 4) e caricati da un rombo in africano (lato: cm 20,5). L’ambiente è rivestito da un opus sectile a modulo quadrato (cm 29,5) a motivi semplici (Q2, Q, QOS8Q) in ardesia, giallo antico, portasanta, bardiglio, pavonazzetto, alabastro "a pecorella", africano. La nicchia con letto è rivestita da un opus sectile con file di rettangoli (cm 29,5×14,5) in parte listellati (spess. listelli: cm 0,8-1) alternati a file di triangoli isosceli (cm 22×7,5) diritti e rovesci, redatto in ardesia e palombino. Il sectile della soglia è stato realizzato nell’ambito del IV stile; la parte che invece riveste l’ambiente è forse il risultato di un reimpiego non particolarmente accurato o di un incorretto restauro moderno, mentre il sectile della nicchia "può essere solo il residuo di una fase precedente oppure un reimpiego dei materiali ad essa pertinenti".
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), ambiente 9, tessellato bianco bordato da fasce in colore contrastante Tessellato bordato da una fascia nera alternata ad una fascia bianca e ad una linea doppia nera. Il campo, che non si è conservato, doveva essere bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. Del pavimento si conservano unicamente due frammenti presso le pareti per un’ampiezza massima rispettivamente di m 1×0,30 e di m 0,76×60. Il manufatto è inquadrabile nell’ambito di un rifacimento databile al IV stile.
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), fauces, soglia musiva bianca e tessellato nero con punteggiato di inserti triangolari La soglia è in semplice tessellato bianco a ordito diritto. Il pavimento dell’ambiente è inquadrato da una fascia nera seguita da due linee triple di tessere bianche separate da una linea tripla nera. Il campo, a fondo nero, è decorato da un punteggiato regolare di inserti di forma triangolare in palombino, bardiglio e giallo antico, disposti su tre filari. Gli inserti triangolari (base: cm 16,5-19,5; altezza: cm 6,5) sono probabilmente materiali di risulta di alcuni pavimenti in sectile presenti nella casa. Il pavimento è stato attribuito ad un rifacimento inquadrabile nel tardo III stile.
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), oecus 10, opus sectile a isodomo listellato ed a modulo quadrato-reticolare Pavimento in opus sectile scomponibile in due settori. Lo spazio absidale è rivestito da un sectile non marmoreo a modulo medio e medio-piccolo, con file di rettangoli (cm 29,5×14,5) di ardesia in parte listellati (listelli bianchi spessi cm 1 ca.) alternate a file di triangoli isosceli diritti e rovesci (cm 22×7,5). Il pavimento dell’ambiente è in opus sectile in materiali misti a modulo medio con schema quadrato-reticolare con quadrato inscritto diagonalmente nel quadrato maggiore (Q2/R/Q). Il modulo è di cm 44; i rettangoli misurano cm 29,5×14,5; i quadrati interni da cm 20,5 e i quadrati angolari da cm 14,5. I rettangoli e i quadrati interni sono in ardesia, i quadrati angolari in giallo antico e portasanta, i triangoli e quadrati angolari in palombino.
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), procoeton 17A, tessellato con punteggiato di dadi Tessellato bordato da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita da una linea tripla bianca a ordito diritto, da due fasce di tre filari di tessere nere separate da cinque filari bianchi e da una linea tripla bianca. Il campo è in mosaico bianco con punteggiato di dadi in colore contrastante. Il pavimento va ascritto ad un restauro effettuato nell’ambito del IV stile.
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), procoeton 17B, tessellato con punteggiato di dadi Tessellato bordato da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita da cinque fasce di tre filari di tessere alternativamente bianchi e neri, a ordito diritto. Il campo è in mosaico bianco con punteggiato di dadi in colore contrastante. Il pavimento va ascritto ad un restauro effettuato nell’ambito del IV stile.
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), triclinio 6, tessellato con punteggiato irregolare in colore contrastante Tessellato bordato da una fascia nera seguita da tredici filari di tessere bianche, da due fasce di tre filari di tessere nere, eparate da quattro filari di tessere bianche e seguite da tre filari bianchi. Il campo, a fondo bianco, è ornato da un punteggiato irragolare di tessere nere. Il pavimento è stato attribuito ad un restauro effettuato nell’ambito del IV stile.
Cubicolo 18: cubicolo accessibile dal procoeton 17, aperto sul cortile interno 20. L’ingresso è contrassegnato da un tappetino musivo con disegno geometrico. L’anticamera e l’alcova sono pavimentate da un tessellato bianco bordato da fasce in colore contrastante. L’ambiente risale verosimilmente alla fase di II stile della casa, mentre il tessellato è frutto di unn rifacimento operato nell’ambito del IV stile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: XIX sec; 1927-1929
Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), cubicolo 18, soglia musiva geometrica e tessellato bianco
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
La soglia, conservata per un’ampiezza massima di m 0,70×0,25, è in tessellato bianco campito da una losanga con losanga inscritta verticalmente, in tessere nere. L’anticamera è bordata da una fascia bianca a ordito obliquo seguita da tre linee di tessere nere alternate a tre linee di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è a fondo bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. L’alcova, accessibile da un gradino di marmo, è rivestita in tessellato bianco a ordito obliquo definito da una fascia nera seguita internamente da tre fasce di cinque filari di tessere, alternativamente bianche e nere. Il pavimento è ascrivibile ad un restauro effettuato intorno alla metà del I sec. d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: bicromo
La soglia, conservata per un’ampiezza massima di m 0,70×0,25, è in tessellato bianco campito da una losanga con losanga inscritta verticalmente, in tessere nere. L’anticamera è bordata da una fascia bianca a ordito obliquo seguita da tre linee di tessere nere alternate a tre linee di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è a fondo bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. L’alcova, accessibile da un gradino di marmo, è rivestita in tessellato bianco a ordito obliquo definito da una fascia nera seguita internamente da tre fasce di cinque filari di tessere, alternativamente bianche e nere. Il pavimento è ascrivibile ad un restauro effettuato intorno alla metà del I sec. d.C.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: cm 0,9. cm
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. LXVII, 130.
Parte dell’ambiente: anticamera Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
La soglia, conservata per un’ampiezza massima di m 0,70×0,25, è in tessellato bianco campito da una losanga con losanga inscritta verticalmente, in tessere nere. L’anticamera è bordata da una fascia bianca a ordito obliquo seguita da tre linee di tessere nere alternate a tre linee di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è a fondo bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. L’alcova, accessibile da un gradino di marmo, è rivestita in tessellato bianco a ordito obliquo definito da una fascia nera seguita internamente da tre fasce di cinque filari di tessere, alternativamente bianche e nere. Il pavimento è ascrivibile ad un restauro effettuato intorno alla metà del I sec. d.C.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: cm 0,9. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. LXVII, 130.
Parte dell’ambiente: alcova Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
La soglia, conservata per un’ampiezza massima di m 0,70×0,25, è in tessellato bianco campito da una losanga con losanga inscritta verticalmente, in tessere nere. L’anticamera è bordata da una fascia bianca a ordito obliquo seguita da tre linee di tessere nere alternate a tre linee di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è a fondo bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. L’alcova, accessibile da un gradino di marmo, è rivestita in tessellato bianco a ordito obliquo definito da una fascia nera seguita internamente da tre fasce di cinque filari di tessere, alternativamente bianche e nere. Il pavimento è ascrivibile ad un restauro effettuato intorno alla metà del I sec. d.C.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano) La soglia si conserva solo per ca. il 30% della superficie originaria. Visibile un’ampia lacuna e parziale disgregazione delle tessere nere. Il pavimento dell’anticamera e quello dell’alcova si conservano quasi per intero. Si segnalano lacune e la parziale disgregazione delle tessere nere. Condizione giuridica: proprietà Stato
Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Casa dello Scheletro (III,3), cubicolo 18, soglia musiva geometrica e tessellato bianco, in TESS – scheda 18293 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18293), 2016