Casa dell’Atrio a Mosaico (IV, 1-2): la domus si apre al n. 2 del cardo IV, seguito dalle fauces, fiancheggiate da un vano di funzione non determinata (2) e da una cucina (3). L’atrio (4), di tipo tuscanico, conserva il tessellato a decorazione geometrica e l’impluvio al centro, rivestito di marmo, e si apre sul tablino o oecus aegyptius, diviso in tre navate mediante pilastri. Il secondo settore abitativo, accessibile superando un dislivello di ca. m 0,80, è imperniato attorno al grande giardino-viridario con criptoportico e vasca rettangolare al centro. A SE si aprono una serie di ambienti (6-11), tra cui si segnala un’elegante esedra centrale (9). A SO la domus si affaccia sul litorale mediante una terrazza (22) definita da una loggia colonnata (21) e fiancheggiata da due diaetae (23-24). Tra la terrazza e il viridario si aprono lussuose sale (12-14, 17-18) tra cui spicca un ampio oecus-triclinio (12). Le differenti fase edilizie della casa non sono state ancora determinate nello specifico; ad ogni modo il primo nucleo, corrispondente al settore dell’atrio, dovrebbe risalire ad età sannitica; successivamente, nella tarda età repubblicana, si assiste alla risistemazione del tablino e del settore gravitante attorno al giardino; in età augustea, infine, sembra inquadrabile il settore proteso a SO, pur se la presenza di pavimentazioni databili ancora nell’ambito del II stile suggerisce anche per il lato aperto verso il mare una datazione in epoca pre-augustea. Ulteriori riqualificazioni risalgono alla prima epoca flavia, documentate dalle raffinate decorazioni pittoriche in IV stile, ancora visibili ad esempio nell’esedra 9 e nell’ambiente 14. La domus ha restituito pregevoli pavimenti redatti in differenti tecniche: sono documentati rivestimenti in cementizio con inserti, tessellati a decorazione prevalentemente geometrica o geometrico-vegetalizzata e sectilia pavimenta (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 181).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), ambiente 13, tessellato bianco con fasce in colore contrastante Tessellato bordato da una fascia bianca a ordito obliquo seguita da due fasce di quattro filari di tessere nere, separate da cinque filari di tessere bianche e racchiuse, su ambo i lati, da tre filari di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è in tessellato bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. Il pavimento risale all’avanzato IV stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), ambiente 15-16, cementizio a base litica con cornice lineare in tessellato Cementizio a base litica campito da tessere irregolari bianche, frammenti litici e laterizi, definito da una cornice perimetrale in tessellato costituita da una linea tripla di tessere bianche racchiusa, su ambo i lati, da tre filari di tessere nere seguite da un filare di tessere bianche. La fascia si raccorda al cementizio mediante una fila di tessere bianche di dimensioni variabili, di forma per lo più quadrangolare, rettangolare e talvolta del tutto irregolare. Il pavimento è stato attribuito al pieno II stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), ambiente 17, tessellato bianco bordato da fasce in colore contrastante La soglia di accesso al loggiato (21) è in tessellato bianco decorata da "un riquadro rettangolare disegnato da due file di tessere nere entro il quale sono delineate due coppie di trapezi uniti per la base minore (a formare una sorta di rocchetto); lo spazio di risulta tra i due "rocchetti" ha forma di losanga trasversale al centro e di mezza losanga alle estremità". Il pavimento dell’ambiente è in tessellato bordato da una fascia bianca a ordito obliquo seguita internamente da cinque filari di tessere nere racchiuse su entrambi i lati da tre filari di tessere bianche, a ordito diritto. Il campo è in mosaico bianco a ordito obliquo. Il mosaico risale ad un rifacimento di tardo IV stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), ambiente 6, tessellato bianco con fasce in colore contrastante Tessellato bordato da una cornice nera a ordito obliquo seguita da tre filari di tessere nere a ordito diritto, da due fasce di cinque filari di tessere bianche separate da due fasce di quattro filari di tessere nere alternate a una linea tripla bianca. Il campo è bianco con disposizione obliqua dei filari di tessere. Il pavimento è frutto di un rifacimento dell’avanzato IV stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), atrio 4, tessellato bicromo con scacchiera di rettangoli Tessellato bordato da fasce in colore contrastante e campito da una scacchiera di rettangoli, in colore contrastante. Al centro la decorazione è interrotta da un impluvio rivestito da lastre di marmo bianco (m 3×4), bordato da una cornice musiva composta da fasce alternativamente bianche e nere e, lungo i lati E ed O, da tralci vegetali stilizzati che si dipartono da un cespo di acanto, disposto lateralmente. Il tessellato è frutto di un rifacimento databile nel tardo IV stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), criptoportico, cementizio e tessellato con inserti, soglia musiva geometrica I bracci NE e NO del criptoportico sono pavimentati da cementizi a base fittile con inserti litici e marmorei, databili nel tardo III stile. Il braccio SE è accessibile da una soglia musiva decorata da una fila di quadrati sulla diagonale, in nero su fondo bianco. Il braccio, analogamente al corridoio SO, è rivestito da un tessellato bordato da fasce in colore contrastante e decorato da un punteggiato di tessere nere impreziosito da un punteggiato irregolare di inserti marmorei di forma irregolare o geometrica. I tessellati sono frutto di un rifacimento operato nell’ambito del IV stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), diaeta 23, opus sectile a quadrati listellati Opus sectile di cui si conservano alcuni lacerti (un tratto centrale di m 1,29×0,70 e frammenti presso le pareti della largh. max di cm 0,7), a modulo quadrato con quadrati listellati. I quadrati (cm 14-14,5/17-17,2) sono in palombino, i listelli (spess. cm 1) in ardesia. Il pavimento è databile nell’ambito del II stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), esedra 9, opus sectile con motivo Q3, a quadrati e ad isodomo listellato Lo spazio centrale dell’esedra è rivestito da un opus sectile con motivo Q3 (modulo: 29,5) con rari Q2. In origine le concordanze cromatiche, che dovevano prevedere l’alternanza di africano e giallo antico con pavonazzetto e portasanta, erano rispettate. Nel corso di un restauro vennero aggiunti bardiglio, cipollino e settebasi. Il pavimento è databile nell’ambito del IV stile. Intorno al sectile e presso i lati della soglia, il sectile è non marmoreo a quadrati listellati (cm 14,5 e 21,5, listelli cm 0,7-1) o a isodomo listellato (cm 21,5×10,5, listelli cm 0,7-1). I rettangoli e i quadrati sono in palombino, i listelli in ardesia. Il pavimento venne redatto nel IV stile reimpiegando una stesura di II stile, proveniente da altri contesti o dallo stesso ambiente.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), soglia musiva con fila di ottagoni tangenti e tessellato con reticolato di trecce La soglia (m 1,40×0,40), bordata da una fascia nera seguita internamente da tre filari di tessere bianche e da due di tessere nere, è campita da una fila di ottagoni tangenti formati da 4 clessidre, in colore contrastante. Il tessellato delle fauces, bordato da una fascia nera a ordito obliquo seguita da cinque filari di tessere bianche, è decorato da un reticolato di trecce a due capi. Gli scomparti quadrati sono caricati alternativamente da motivi geometrici e geometrico-vegetalizzati. Il pavimento è relativo ad un rifacimento inquadrabile tra il tardo III stile e il IV stile.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), tablino 5, cementizio con inserti (navate NE e SO) ed opus sectile a schema unitario La navata NE dell’ambiente è rivestita da un cementizio a base fittile con inserti irregolari (cm 3-5) in palombino e marmo bianco. Visibili tracce di rubricatura. Il pavimento risale alla fase di I sec. a.C. e presenta restauri effettuati verso la metà del secolo successivo. La navata SO è rivestita da un cementizio a base fittile con inserti irregolari (cm 3-7,5) in marmo bianco, giallo antico, africano, bardiglio, pavonazzetto, portasanta. La zona centrale del tablino è rivestita da un opus sectile in materiali misti a schema unitario, probabilmente centralizzato. Presenti cinque motivi (A-E in immagine rivestimento): Q3, Q2, esagoni semplici, cornici con rombi o con rettangoli, lastricati irregolari. Il centro non si è conservato. Sono impiegati africano, giallo antico, pavonazzetto, portasanta, bigio, palombino, bardiglio, palombino e ardesia. Sia il sectile che il cementizio della navata SO sono stati realizzati nell’ambito della seconda metà del I sec. d.C.
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), terrazza 21, tessellato con punteggiato regolare di inserti Tessellato bordato da una fascia nera seguita da cinque filari di tessere bianche. Il campo, a fondo nero, è decorato da un punteggiato regolare di inserti rombici (lato cm 10,5), esagonali (lato cm 13) e, in misura minore, quadrati. Gli inserti sono così alternati: "in un primo tratto, verso SE, si susseguono solo rombi di palombino, disposti assialmente; in un tratto intermedio i rombi di giallo antico, cipollino, bardiglio, portasanta e palombino, sono alternativamente in posizione assiale e trasversale; nell’ultimo tratto, verso NO, sono inserite file di esagoni di palombino (sopradicamente sostituite da quadrati o rombi)". Il pavimento è databile nell’ambito dell’avanzato III stile.
Triclinio (12): ampio oecus-triclinio fiancheggiato da ambienti di lusso (13-14, 17-18) ed aperti sul peristilio. L’accesso al braccio S criptoportico è sottolineato da una soglia musiva con motivi vegetalizzati, mentre il pavimento dell’ambiente è in opus sectile con motivi semplici e a quadrati ed isodomi listellati. Sia il sectile che il tessellato sono stati attribuiti ad un rifacimento operato nell’ambito del tardo IV stile.
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: 06-1929/08-1939
Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), triclinio 12, soglia musiva e opus sectile con motivi semplici e listellati
Rivestimento con scansione: a T+U
La soglia di collegamento al braccio meridionale del criptoportico (m 1,50×0,17) è in tessellato con raffigurazione di un tralcio vegetale stilizzato in colore contrastante. Lo spazio conviviale del triclinio è pavimentato da un sectile a modulo quadrato (cm 29,5-30) con motivi semplici in redazione mista (Q e QOrQ). I materiali impiegati sono il giallo antico, l’africano, il portasanta, il bardiglio, il cipollino, l’alabastro. Lo spazio destinato ai letti tricliniari è in sectile in materiali misti con quadrati (cm 20-5/29,5) e rettangoli (cm 40-55×29,5) listellati (spess. listelli cm 2-3). I quadrati e i rettangoli sono in ardesia, con listelli in marmo bianco o giallo antico. L’insieme pavimentale viene fatto risalire al tardo IV stile, ma quest’ultimo tratto presenta con ogni probabilità reimpieghi di stesure di epoca precedente.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
La soglia di collegamento al braccio meridionale del criptoportico (m 1,50×0,17) è in tessellato con raffigurazione di un tralcio vegetale stilizzato in colore contrastante. Lo spazio conviviale del triclinio è pavimentato da un sectile a modulo quadrato (cm 29,5-30) con motivi semplici in redazione mista (Q e QOrQ). I materiali impiegati sono il giallo antico, l’africano, il portasanta, il bardiglio, il cipollino, l’alabastro. Lo spazio destinato ai letti tricliniari è in sectile in materiali misti con quadrati (cm 20-5/29,5) e rettangoli (cm 40-55×29,5) listellati (spess. listelli cm 2-3). I quadrati e i rettangoli sono in ardesia, con listelli in marmo bianco o giallo antico. L’insieme pavimentale viene fatto risalire al tardo IV stile, ma quest’ultimo tratto presenta con ogni probabilità reimpieghi di stesure di epoca precedente.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: cm 1. cm
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. CVI, 173.
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
La soglia di collegamento al braccio meridionale del criptoportico (m 1,50×0,17) è in tessellato con raffigurazione di un tralcio vegetale stilizzato in colore contrastante. Lo spazio conviviale del triclinio è pavimentato da un sectile a modulo quadrato (cm 29,5-30) con motivi semplici in redazione mista (Q e QOrQ). I materiali impiegati sono il giallo antico, l’africano, il portasanta, il bardiglio, il cipollino, l’alabastro. Lo spazio destinato ai letti tricliniari è in sectile in materiali misti con quadrati (cm 20-5/29,5) e rettangoli (cm 40-55×29,5) listellati (spess. listelli cm 2-3). I quadrati e i rettangoli sono in ardesia, con listelli in marmo bianco o giallo antico. L’insieme pavimentale viene fatto risalire al tardo IV stile, ma quest’ultimo tratto presenta con ogni probabilità reimpieghi di stesure di epoca precedente.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base mista)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
*a quadrati listellati (L/Q)
*a isodomo listellato
Referenza fotografica: Da GUIDOBALDI ET ALII 2014, tav. CVI, 173.
Parte dell’ambiente: spazio conviviale Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
La soglia di collegamento al braccio meridionale del criptoportico (m 1,50×0,17) è in tessellato con raffigurazione di un tralcio vegetale stilizzato in colore contrastante. Lo spazio conviviale del triclinio è pavimentato da un sectile a modulo quadrato (cm 29,5-30) con motivi semplici in redazione mista (Q e QOrQ). I materiali impiegati sono il giallo antico, l’africano, il portasanta, il bardiglio, il cipollino, l’alabastro. Lo spazio destinato ai letti tricliniari è in sectile in materiali misti con quadrati (cm 20-5/29,5) e rettangoli (cm 40-55×29,5) listellati (spess. listelli cm 2-3). I quadrati e i rettangoli sono in ardesia, con listelli in marmo bianco o giallo antico. L’insieme pavimentale viene fatto risalire al tardo IV stile, ma quest’ultimo tratto presenta con ogni probabilità reimpieghi di stesure di epoca precedente.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano) La soglia musiva si conserva per un’ampio tratto in buono stato. Il sectile dello spazio centrale si conserva per circa la metà rispetto alla superficie originaria e presenta fratture e scagliature delle lastre. Il sectile dello spazio tricliniare si conserva quasi per intero. Anche in questo caso le formelle mostrano fratture e scagliature. Restauri antichi: Il pavimento dello spazio tricliniare è probabilmente frutto del reimpiego di stesure preesistenti, databili verosimilmente nell’ambito del III stile. Restauri moderni: La soglia musiva è stata restaurata e reintegrata in epoca moderna. Alcune lacune del sectile sono state risarcite con malta. Condizione giuridica: proprietà Stato
Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Casa dell’Atrio a Mosaico (IV,1-2), triclinio 12, soglia musiva e opus sectile con motivi semplici e listellati, in TESS – scheda 18332 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18332), 2016