Saggi di scavo condotti fra 1983 e 1985 in loc. Casale Ghella (all’altezza del km 11,000 della via Cassia), in prossimità dell’incrocio con la via di Grottarossa, hanno messo in evidenza i resti di una villa dotata di parte residenziale (con annesso impianto termale), di un settore produttivo (con due torcularia e una fornace per la produzione di laterizi) e di un’area funeraria con mausoleo. Le strutture portate alla luce sono riconducibili a tre successive fasi costruttive e decorative. Quella più antica (I sec. a.C.), articolata intorno all’atrio 34, è caratterizzata da muri in opera incerta-quasi reticolata con ammorsature in laterizio (vani 37-38 e 41-42) e da altri resti murari privi di paramento, ai quali si associano pavimenti in cementizio a base fittile, a commesso di laterizi e in tessellato con inserti litici. Ad una fase intermedia (I-II sec. d.C.), che vede l’ampliamento dell’impianto originario, appartengono numerosi muri individuati nel settore N e NE del complesso e i due mosaici policromi scoperti nei vani 13 e 19. Nel corso dell’ultima fase (III sec. d.C.) vennero infine posti in opera nuovi pavimenti e costruito il mausoleo (di cui resta solo il nucleo cementizio). Il sito mostra tracce di frequentazione fino alla tarda antichità: i dati relativi allo scavo, noti solo da report preliminari, non sono mai stati editi integralmente (cfr. DE FRANCESCHINI 2005, pp. 63-66, con pianta edificio a fig. 16.1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Suburbio, villa in loc. Casale Ghella, atrio 14, tessellato con inserti Tessellato con inserti, documentato da alcuni frammenti rinvenuti al sopra della volta della cisterna sottostante l’atrio. Un tratto, forse pertinente alla parte centrale dell’ambiente, era a crustae rettangolari policrome su fondo monocromo nero; un altro tratto, forse relativo alla pavimentazione dell’ambulacro, presentava fondo monocromo con tessere "a stuoia" punteggiato di inserti litici. Entrambi i pavimenti risultano coperti da un successivo pavimento a lastre irregolari di marmo. Immsgine rivestimento da MESSINEO, VIGNA 1987-88, fig. 235.
Suburbio, villa in loc. Casale Ghella, vano 13, tessellato bicromo geometrico Tessellato bicromo a motivi geometrici. Dalla documentazione edita si osserva soltanto il campo, decorato da una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli formanti quadrati e stelle a quattro punte, in colori contrastanti (DM 186d). Tessere di piccole dimensioni, di colore azzurro (per gli esagoni e i quadrati) e bianco. Il pavimento è assegnato dalla De Franceschini ora alla II, ora alla III fase del complesso, con una preferenza per il termine cronologico più avanzato, per l’uso delle tessere azzurre, ritenuto "di epoca più tarda" (DE FRANCESCHINI 2005, p. 64, nota 20).
Vano 20, a pianta quadrangolare, collocato fra il cortile 21, il vano 19 e l’atrio 14. L’ambiente, sulle cui pareti sono stati rinvenuti resti di decorazione pittorica con motivi vegetali (DE FRANCESCHINI 2005, p. 64), era pavimentato con un lastricato marmoreo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1983-1985 – Ente responsabile: SS BAR
Suburbio, villa in loc. Casale Ghella, vano 20, lastricato marmoreo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimento a lastre irregolari di marmo bianco. Noto solo da descrizione, manca nell’edito la documentazione fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici