La cd. villa di Lucio Vero si trova tra il IV e il V miglio della via Cassia in località Acqua Traversa all’interno del comprensorio di Villa Manzoni, composto da un edificio residenziale moderno degli anni ’20 del XX secolo (attuale Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan) e da un parco di circa 8 ettari. Gli scavi sembrano confermare le fonti letterarie, che attribuiscono all’imperatore, coreggente tra il 161 e il 169 d.C., la costruzione di una lussuosa dimora lungo la via Cassia: le strutture rimesse in luce possono infatti essere senz’altro essere ritenute pertinenti ad un imponente complesso residenziale che, unificando strutture di periodi precedenti, ebbe il suo maggior sviluppo tra la metà del II e la metà del III sec. d.C. La villa fu oggetto di scavi fin dal 1585, ma soprattutto nella seconda metà del XVIII e per tutto ill XIX sec. (su commissione dei proprietari, prima i Borghese e poi i Torlonia): al 1879 risale la scoperta dei celebri pannelli di decorazione parietale in opus sectile vitreo (B. BACCHELLI, M. BARBERA, R. PASQUALUCCI, L. SAGUI’, Nuove scoperte sulla provenienza dei pannelli in opus sectile vitreo della Collezione Gorga, in AISCOM II, pp. 447-466). Un primo dettagliato resoconto delle emergenze archeologiche, pubblicato poco prima dei lavori per la costruzione del moderno edificio, si deve al lavoro di Giuseppe Lugli (LUGLI 1923) e di Edoardo Gatti. I primi saggi di scavo risalgono invece ad epoche ben più recenti: la prima campagna ha avuto luogo fra 1986 e 1988, la seconda fra 2005 e 2009. Le ricerche archeologiche hanno permesso di stabilire che la villa si impiantò in età tardo repubblicana (inizi I sec. a.C.), con modifiche ed ampliamenti almeno fino alla metà del III sec. d.C. Alla fase più antica, caratterizzata da strutture in opera incerta, appartengono alcuni muri di sostruzione e una rete di cisterne e cunicoli ipogei (nucleo C in pianta); ad un periodo successivo (fase II, I sec. d.C.) sono riconducibili altre opere idrauliche (cisterna B e vasca D), delle quali resta soltanto il nucleo cementizio. All’ultima fase (fase III, metà II-metà III sec. d.C.), caratterizzate da strutture murarie in laterizio, appartengono il muro di contenimento A, alcuni ambienti visti dal Lugli (pavimentati con mosaici geometrici) durante lo scavo per le fondazioni della Villa Manzoni e altri ambienti, scoperti nel corso delle indagini più recenti, anche questi con rivestimenti in opus sectile e tessellato bicromo. La pianta è tratta da DE FRANCESCHINI 2005, p. 69, fig. 19.1.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, ambiente 16, opus sectile Pavimento in opus sectile, conservato quasi esclusivamente a livello di impronte, caratterizzate dall’abbondantissima presenza di fette di anfora. La composizione è centrata su uno pseudoemblema (lato m 4.40) campito da una composizione di ottagoni e quadrati listellati (lato cm 34). Una fascia di marmo bianco (largh. cm 8) incornicia il pannello centrale e lo separa dal resto della stesura, composta da 16 formelle quadrate a grande modulo (m 1.45-1.50 di lato, ca. 5 piedi romani), listellate, ciascuna delle quali recante, al centro, l’impronta di un disco (diam. cm 70) non tangente. La disposizione e l’abbondanza delle fette di anfora, pur non permettendo la ricostruzione dettagliata dello schema decorativo dei moduli, ne attesta la notevole complessità. La disposizione degli elementi fittili è variabile, indicando la compresenza, nel pavimento, di formelle con motivi differenti. Il rinvenimento di lastrine vitree sia nel terreno di scavo, sia nel disfacimento della preparazione pavimentale, fa pensare ad un sectile composto con elementi misti (marmo e vetro).
Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, ambiente 22, tessellato geometrico Tessellato bicromo geometrico,a tessere nere su fondo bianco; non è sicuro che il pavimento sia lo stesso già visto e descritto dal Lugli negli anni ’20 (LUGLI 1923, p. 61: “il pavimento raffigurava, con tessere nere su fondo bianco, tanti rosoni a quattro foglie del diam. di cm 60 disposti su file parallele”) e documentato da un disegno del Gatti (DE FRANCESCHINI 2005, p. 71, fig. 19.4) e riscoperto nel corso degli scavi più recenti (le dimensioni non sembrano essere compatibili). IIl pavimento era costituito da un’ampia fascia perimetrale (largh. m 3) decorata con una composizione ortogonale di quadrati adiacenti (modulo cm 47) formati da quattro rettangoli uguali attorno ad un quadrato (DM 95a), delineati da una doppia fila di tessere nere. Campo decorato con una composizione ortogonale di quadrilobi eccedenti tangenti (DM 155a), qui con la variante del quadrato concavo sulle diagonali inscritto nel quadrato centrale. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, ambiente 23, opus sectile Pavimento in opus sectile, conservato quasi esclusivamente a livello di impronte (su una superficie massima di m 4.30 x 9), riconducibili a formelle quadrate di tipo Q3p (quadrati iscritti diagonalmente e ortogonalmente nel quadrato di base, con punte di lancia ai vertici), modulo cm 60. I pochi elementi di marmo conservati in situ indicano l’utilizzo di greco scritto e marmo bianco per i quadrati esterni, rosso antico e africano per le punte di lancia. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, corridoio 28, tessellato geometrico Tessellato bicromo geometrico,a tessere nere su fondo bianco, già visto e descritto dal Lugli negli anni ’20 (“rombi formati da linee nere di cm. 39 x 24”: LUGLI 1923, p. 61), identificabile con un reticolato romboidale (DM 201a). Il campo decorativo è bordato da una fascia di tessere nere (DM 1y).
Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, corridoio 32, tessellato figurato Tessellato bicromo, a tessere nere su fondo bianco; nel campo decorativo, delimitato da una cornice a doppia fascia di tessere nere (DM 1y), si sviluppa da NO a SE un’articolata composizione figurata. La prima scena, su due registri, si svolge alla presenza di un agonotheta vestito di tunica e toga, con corona e ramo di palma per il vincitore: nella parte inferiore, lacunosa, è una scena di lotta; in quella superiore, alla sinistra del giudice di gara, si trova un discobolo, stante, nudo, con cirrus e disco nella mano destra. A seguire verso ovest sono altri due atleti stanti, entrambi nudi. Sulla destra dell’agonotheta è una trapeza con la triade capitolina; ai piedi del tavolo si trovano i simboli della vittoria sportiva. Oltre la trapeza sono rappresentati due gruppi di personaggi: il primo segue la rappresentazione di un’erma di Hermes giovanile con copricapo alato e kantharos baccellato e continua la narrazione delle gare sportive: un secondo giudice di gara proclama vincitore un pugile con la mano destra fasciata; in secondo piano si trova l’atleta sconfitto, seduto di profilo. Il secondo gruppo mostra una sequenza di competizioni artistiche: oltre la trapeza, in posizione opposta a quella degli atleti, sono rappresentati un retore dal viso barbato, due suonatori di flauto doppio e un attore comico teatrale. Le figure sono alternate ad oggetti circolari interpretate come corone stilizzate. Questo gruppo di figure si completa con un poeta (con rotolo nella mano destra), un altro personaggio in tunica e la toga contabulata (tipo di abbigliamento diffuso tra III e IV secolo) e, infine, un uomo seduto su uno sgabello a cui fa da sfondo un elemento architettonico, a simulare una una scenografia teatrale.
Vano 21 (pianta tratta da CASERTA 2009, fig. 2), situato al confine con l’area del giardino della villa e a nord del grande corridoio scavato dal Lugli (LUGLI 1923, p. 61), che vide sia l’ambiente, sia la pavimentazione in tessellato.
Lunghezza: 7.40 m – Larghezza: 5.55 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1926, 1986-88 – Ente responsabile: SS BAR
Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, ambiente 21, tessellato geometrico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bicromo geometrico,a tessere nere su fondo bianco, già visto e descritto dal Lugli negli anni ’20 (LUGLI 1923, p. 61: “mosaico a linee serpeggianti, completate nel pieno con una foglia peltata”), documentato ), documentato da un disegno del Gatti (DE FRANCESCHINI 2005, p. 71, fig. 19.4) e riscoperto nel corso degli scavi più recenti. Campo delimitato da una fascia di tessere nere (DM 1y), larga cm 6, decorato con una composizione di onde di pelte contigue ed opposte (DM 249e).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Strato preparatorio piuttosto sottile, realizzato con malta magra e terrosa, mista a numerosi frammenti di intonaco pertinenti a precedenti fasi decorative.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 249e – composizione di onde di pelte contigue ed opposte
Referenza fotografica: immagine tratta da CASERTA 2009, p. 470, fig. 4 (il pavimento è contrassegnato dalla lettera "a").
Caserta, E. 2006, Mosaici e pavimenti in opus sectile nella villa di Lucio Vero sulla via Cassia a Roma. Indagini archeologiche negli anni 2005-2009, in Lazio e Sabina 3. Terzo incontro di studi sul Lazio e sulla Sabina, Atti del Convegno (Roma, 18 – 20 novembre 2004) , Roma, p. 470, fig. 4.De Franceschini, M. 2005, in Le ville dell’agro romano, Roma, p. 71, fig. 19.4.Lugli, G. 1923, Note topografiche intorno alle antiche ville suburbane. La villa di Lucio Vero al V miglio della via Clodia, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, p. 61.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Suburbio, via Cassia, Villa di Lucio Vero, ambiente 21, tessellato geometrico, in TESS – scheda 18378 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18378), 2015