schedavico dell’Ariete (fase I), ambiente 3, cementizio con inserti Teramo ( TE ) Nel 1989, in occasione dei lavori di rifacimento della rete idrica dell’Acquedotto del Ruzzo, una serie di saggi di scavo condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo portò al rinvenimento di tre ambienti con strutture murarie in opera incerta di ciottoli calcarei tagliati a metà. I livelli pavimentali scoperti erano collocati a una profondità variabile da cm 125 a 90. Il settore più antico è individuabile nell’ambiente n. 3, con pavimento in cementizio; il piano pavimentale risulta tagliato dal muro che separa il vano n. 3 dal n. 2, pertanto gli ambienti nn. 1 e 2 sono relativi a una fase di ampliamento del complesso, che porta al rifacimento dei rivestimenti con pavimenti a commesso di laterizi. L’impianto originario è riferibile alla tarda età repubblicana (fine II-prima metà I sec. a.C.), mentre le opere di ristrutturazione sono ascrivibili alla prima età imperiale. Tracce di incendio e materiali ceramici databili al V-VI sec. ritrovati sul pavimento degli ambienti nn. 1 e 2 dimostrano la lunga continuità di vita del complesso. Mancano la planimetria e la documentazione fotografica.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Ambiente (n. 3) a pianta verosimilmente quadrangolare, la cui esistenza è documentata da un muro in opera incerta di ciottoli calcarei che taglia il piano pavimentale separando il vano n. 3 dal vano n. 2. L’ambiente, che fa riferimento alla fase edilizia più antica del complesso, è attestato inoltre da un pavimento in cementizio a base fittile con inserti lapidei bianchi disposti secondo una trama regolare. Non si conosce la posizione dell’ambiente nell’ambito del complesso, mancano la planimetria e la documentazione fotografica.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1989/06-10 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo Vico dell’Ariete (fase I), ambiente 3, cementizio con inserti Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: bicromo? Cementizio a base fittile, secondo la descrizione decorato con inserti lapidei bianchi che formano un motivo decorativo con trama regolare lungo assi longitudinali e trasversali a intervallo di mezzo piede. La superficie pavimentale potrebbe essere decorata con un punteggiato di inserti (DM 103a) oppure di dadi (DM 103e), ma non è possibile una precisa identificazione del motivo, data l’assenza della documentazione fotografica. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti lapidei) Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 103a – inserti su cementizio | | | DM 103e – punteggiato di dadi, su signino | | |
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato Il pavimento non è visibile.
Guidobaldi, M. P. 1995, in La romanizzazione dell’ager Praetutianus (secoli III-I a.C.), Perugia, pp. 233-234.Mancini, M. C. 2010, Pavimentazioni e decorazioni musive italico-romane di Interamnia Praetuttiorum, in Quaderni di Archeologia d’Abruzzo. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, Firenze, p. 81.Salcuni, A. 2012, in Pitture parietali e pavimenti decorati di epoca romana in Abruzzo, Bonn, p. 95.Staffa, A.R. 1990, Teramo: nuovi dati per la ricostruzione dell’assetto antico della città, in Xenia Antiqua, pp. 21-22.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: ZIppilli, Chiara | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia STRINGA BIBLIOGRAFICA: ZIppilli, Chiara, vico dell’Ariete (fase I), ambiente 3, cementizio con inserti, in TESS – scheda 18434 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18434), 2015INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18434
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