Ad ovest della via di Pratola, tra il centro abitato di Corfinio e la chiesetta della Madonna delle Grazie, si sono conservati resti di un tempio, forse dedicato ad Ercole. L’edificio presenta un podio rettangolare formato da quattro spessi muri, contenenti un riempimento di terra. I muri sono costituiti da un nucleo di malta e pietre, rivestiti da un paramento in opera incerta, sui quali poggiano i muri perimetrali della struttura superiore del tempio. Quest’ultima è divisa in due secondo l’asse della lunghezza, a 10.80 m dalla facciata anteriore del podio, e a 11.95 m da quella posteriore. La metà posteriore è inoltre divisa in tre parti, secondo l’asse della lunghezza. Poco si conserva delle murature della struttura superiore. La parte posteriore presenta un ambiente centrale, la cella (A), la cui pavimentazione è in tessellato musivo. La pianta edificio è tratta da VAN WONTERGHEM 194, p. 128.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente a pianta rettangolare con accesso sul lato breve nord. In corrispondenza dell’ingresso si trova un nucleo cementizio con paramento irregolare (B), lungo 5.05 m e largo 0.90 m, probabilmente relativo alla fondazione della soglia, e saldato al muro anteriore della cella. Lo stipite destro, l’unico conservato, è in opera quadrata (blocchi di 0.40 x 0.23 x 0.10). La pavimentazione è in tessellato musivo, mentre a destra e a sinistra della cella vi sono due vani rettangolari (cisterne?) il cui fondo si trova m 2 al disotto della quota pavimentale della cella (D-E). Questi vani presentavano probabilmente una copertura a volta, come si vede nel vano occidentale D, dove se ne è conservato un frammento. Le pareti e la volta dei vani hanno un paramento in opera incerta, rivestito di malta. Nel muro laterale della cella si trovava probabilmente un ingresso (F) che collegava questo ambiente con quello D, largo 1.30 m. L’ingresso al vano E, invece, era probabilmente situato sulla parete opposta della cella, ma qui il muro antico è stato in gran parte distrutto da un pozzo più recente (G). Sulla fronte non si conserva nessuna traccia di una scalinata. La cella era pavimentata in tessellato.
Lunghezza: 9.65 m – Larghezza: 8.05 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1963-1964 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
Tempio ad ovest della via di Pratola, tessellato monocromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Tessellato monocromo di filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), inquadrato da una semplice cornice perimetrale di tessere nere (DM 1y).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: immagine da SALCUNI 2012, fig. 215.
Salcuni, A. 2012, in Pitture parietali e pavimenti decorati di epoca romana in Abruzzo, Bonn, p. 107, fig. 215.Van Wonterghem, F. 1984, in Forma Italiae. Regio IV – Volumen I. Superaequum Corfinium Sulmo, Firenze, p. 128.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Zelante, Ilaria | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Zelante, Ilaria, tempio ad ovest della via di Pratola, tessellato monocromo, in TESS – scheda 18499 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18499), 2015