Scavi condotti negli anni ’90 hanno permesso di individuare strutture di epoca romana all’interno della chiesa di S. Gaetano e nell’adiacente via Stella, poste nel settore nord-occidentale del centro storico della città di Sulmona. L’impianto è di età imperiale, risalente ad una seconda fase urbanistica di generale ricostruzione e riqualificazione del centro stesso, avutasi in seguito al terremoto verificatosi nella metà del II secolo. In particolare, dall’organizzazione planimetrica, dai resti degli elevati murari e dalla pavimentazione, sono emerse tracce di una periodizzazione articolata in più fasi, relative alla costruzione (ambienti E-F), alla ristrutturazione nel senso di un ampliamento (ambienti A-B-C-D), ai restauri e ad una diversa destinazione d’uso, precedente alla fase di organica sistemazione delle strutture ancora in vista con la costruzione dell’edificio di culto, probabilmente già a partire dalla fine IV secolo d.C., resta l’abside decorata pittoricamente con un motivo a velario. Le strutture superstiti mostrano, per la parte portata in luce, sette ambienti separati da murature in opera incerta relative alla fase di impianto e in opera laterizia pertinenti al successivo intervento di ampliamento. Sei vani sono pavimentati in opus tessellatum, mentre un grande ambiente conserva il rivestimento pavimentale in opus sectile. Pianta edificio da R. TUTERI, Un filo di Arianna. Percorsi del Museo Archeologico di Sulmona tra pannelli e schede, Atri 2011, p. 27 (rilievo S. Notarmuzi).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
S. Maria di Pietraluna, ambiente A, tessellato bicromo Tessellato bicromo a motivi geometrici. Il campo decorativo è incorniciato da una fascia monocroma (DM 1y) di tessere nere, la quale va ad allinearsi ad un reticolato di fasce monocrome, con scomparti caricati da un quadrato (DM 134a); il modulo degli scomparti è pari a due piedi romani (29,6 cm l’uno). Il campo degli scomparti è riempito in maniera alternata da una rosetta a sei petali inscritta in un cerchio, e da un quadrato centrale nero dai cui vertici si dipartono quattro triangoli, tangenti i lati del quadrato per gli angoli. Il tessellato è raccordato alla parete da una fascetta di elementi fittili.
S. Maria di Pietraluna, ambiente B, tessellato bicromo Tessellato bicromo a motivi geometrici. Il campo decorativo, delimitato da una fascia monocroma (DM 1y) di tessere nere, è ornato da una composizione reticolata di fusi tangenti, con effetto di quadrifogli (DM 131b).
S. Maria di Pietraluna, ambiente D, opus sectile Pavimento in opus sectile, articolato su due livelli raccordati da un gradino realizzato in lastre di cipollino. La stesura è bordata da una fascia perimetrale (formata da lastre rettangolari larghe 50 cm) conservata solo sui lati meridionale (con gradino), orientale e settentrionale. Il campo è rivestito con formelle a modulo quadrato con motivi semplici, con quadrato di base, ottagono, rettangoli e quadrato centrale (QOrQ). Le lastrine presentano a volte tracce di giunzioni, ma le connessioni tra le formelle risultano essere molto curate. I marmi impiegati sono pavonazzetto, portasanta, cipollino, "lumachella".
S. Maria di Pietraluna, ambiente E, tessellato bicromo Tessellato bicromo a motivi geometrici, noto solo da descrizione: "reticolo con una precisa partitura geometrica del tappeto con combinazioni di quadrati e rettangoli" (TUTERI 1995, p. 76), forse identificabile con il motivo DM 142a. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
S. Maria di Pietraluna, ambiente F, tessellato monocromo La pavimentazione presenta un campo omogeneo in tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli (DM 105a) di colore bianco, con una fascia monocroma (DM 1y) di tessere nere larga 5 cm. Risulta risarcito in una lacuna da una lastrina marmorea, simile a quelle impiegate nell’opus sectile dell’ambiente D. Noto solo da descrizione, manca nell’edito la documentazione fotografica.
Ambiente C: situato nella parte centrale della domus. Il vano era pavimentato in tessellato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1992-1993 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
S. Maria di Pietraluna, ambiente C, tessellato bicromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a motivi geometrici. Il campo decorativo, delimitato da una linea tripla (DM 1t) di tessere nere, è ornato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), in colore contrastante (DM 231a). Al centro di ogni cerchio sono presenti rosette cruciformi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.5-2 cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.5-2 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 231a – Composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), in colore contrastante
Referenza fotografica: immagine da TUTERI 1995, fig. 6.
Tuteri, R. 1995, Pavimenti antichi a Sulmona: relazione preliminare sulle nuove acquisizioni , in Atti del II Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, pp. 71-84, fig. 6.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Zelante, Ilaria | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Zelante, Ilaria, S. Maria di Pietraluna, ambiente C, tessellato bicromo, in TESS – scheda 18646 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18646), 2015